(in risposta anche agli interrogativi di Dario)
Blocco a nord-ovest del continente nord-americano e ad est in un'oscillazione semistazionaria.
In pratica con la saccatura del
VP intrappolata e "risucchiata" verso il comparto artico americano, ad opera dell'
HP dinamico delle Aleutine, in trasferimento sulle Montagne Rocciose, e come risposta una risalita su Terranova e nuova discesa sulla Groenlandia.
Con una configurazione del genere, tipo stazionario, molto comune nelle peggiori stagioni autunnali ed invernali in Europa, l'Europa stessa, soprattutto quella meridionale, resta al di fuori dell'influenza del
VP, e vive, quindi, di eventi locali, risultanti da depressioni mediterranee e risalite subtropicali (a riempire il "vuoto di potere", lasciato dal
VP, di cui parlavo precedentemente..
Invece, se, come ai bei tempi, la configurazione americana é di tipo transitorio, con propagazione, cioé, delle onde verso ovest, allora si ha una profiqua alternanza, anche sul nostro continente, di correnti perturbate con ondulazione variabile (infatti conserviamo ancora tutti l'idea che ad un'ondata di freddo in america corrisponda una successiva ondata fredda in Europa).
Lo stesso tipo di configurazione stazionaria é responsabile, in inverno, delle risalite dell'
HP dinamico atlantico... che, con l'indebolimento del
VP, riesce, comunque, a puntare verso l'Atlantico Settentrionale e a produrre una discesa di correnti fredde oceaniche sull'Europa (ma raramente di ondate vere e proprie causate dall'avvicinamento del
VP).
Purtroppo, peró, la persistenza e la forza del blocco (a tenaglia) americano, anche nelle stagioni invernali scorse, produce un accentramento del
VP verso il comparto americano, e con esso le nostre possibilitá di fredde incursioni orientali sul nostro continente (il vero inverno, insomma).
Infatti é proprio la debolezza del
VP sull'est europeo (con rare e veloci incursioni), a non permettere la creazione del mare di aria fredda, ingrediente fondamentale per l'
HP termico.
L'onda stazionaria di cui sopra, con l'indebolimento stagionale del
VP, produce frequenti allungamenti del
VP con asse principale (dell'ellisse) dall'artico americano verso la parte diametralmente opposta, cioé verso la Siberia asiatica, ma con nucleo principale sempre sul comparto artico americano, con scarsa influenza, quindi, da un punto di vista termico, anche sulla stagione invernale della Siberia asiatica ... con ancor piú scarse possibilitá per Europa e Siberia occidentale, mentre la parte NE dell'artico americano (groenlandia in primis) viene premiata dalla
HP termica al suolo, favorita da questa configurazione.
Causa principale, questa, dell'aumento delle temperature in sede siberiana occidentale... previsto dalle stagionali anche per il prossimo inverno...
Sempre a causa del medesimo meccanismo vengono altresí inibite le
HP scandinave, veri e propri motori per far affluire l'aria fredda siberiana verso ovest.
Insomma, non ci resta che sperare che la "dittatura" americana finisca al piú presto e che l'Europa imponga un proprio dominio sul
VP! (sembra un discorso di politica estera ... speriamo che ECELON me la mandi buona

)
