Per la seconda parte direi che la tua scelta del parco sensori è molto oculata, interessanti i SIlicon Labs, li conosco e so che sono ottimi sensori, nonostante lo strapotere Sensirion in questo settore sarà interessante vederli all'opera, i loro datasheet sono moltoincoraggianti ;)
concordo su tutta la prima parte, il problema non sta tanto nel sensore in se, la costante di tempo di un sensore è nota e perfettamente misurabile, pertanto, da questo lato, conoscendone il valore ci si potrebbe comunque permettere di usufruire di frequenza di campionamento ravvicinate, il problema sta nello schermo.
Nessun costruttore al mondo può vantare di fornire la costante di tempo di uno schermo di radiazione solare, in quanto essa non ha valore fisso, ma è la risultante di un insieme di differenti parametri, e al variare, seppur minimo, di uno di questi parametri, conseguentemente varia la costante di tempo dello schermo
due schermi diversi, con medesimi sensori calibrati, in una giornata con vento 0, radiazione a 1000w/mq e, in un mondo ideale, con identica protezione dalla radiazione solare (in tutte le forme in cui si presenta), avranno curva di temperatura sovrapponibile solo nel caso in cui abbiamo la stessa costante di tempo.
se il giorno dopo le condizioni sono identiche, ma vi è una minima ventilazione, diciamo di 1 m/s, le curve non saranno più sovrapponibili, la lieve ventilazione influirà in maniera diversa sulle due schermature variandone la costante di tempo.
Mauro
Non solo la silicon labs , ma anche alcuni sensori della Texas instruments ;) Il circuito stampato definitivo si sta delineando già, l'unica cosa che ancora ci sto lavorando è un modo per avere un calcolo per misurare la radiazione solare. Ci sarà pure un monitoraggio del livello della batteria in modo accurato con IC dedicato.
Comunque sì, il problema come dici sta nello schermo, nella misura della temperatura dell'aria reali le cose si fanno molto più complicate, oltre a essere quasi un utopia per quanto si ci possa avvicinarsi, di sicuro non è una buona pratica aumentare il tempo di campionamento per farlo, anche se molto tempo fa pensavo diversamente. In ogni caso in campo meteorologico o in climatologia, non bisogna essere precisi al massimo, ma di sicuro ci vuole un sistema abbastanza preciso e anche diciamo usato sempre come riferimento, il che non è stato possibile perché nel passato le cose erano diverse
Molto bene Eugenio,
tienimi aggiornato, sto riducendo le mie collaborazioni con le aziende ma, nel contempo,sto severamente aumentando la qualità di queste partnership, e ciò significa poter aver disponibili determinati tipi di prodotti
Tornando al discorso non è che in meteorologia o in climatologia non si possa essere accurati, o precisi, solo non è necessario un eccessivo spreco di risorse tecniche, alla fine totalmente inutili
Diverso il discorso nei contesti che ho già citato o laddove sia necessario analizzare in profondità le prestazioni di un sistema di rilevamento, pensiamo ad una comparison di schermi solari eseguita da un istituto metrologico, li il discorso si fa differente, anche se estremamente complicato per quanto ho già detto.
Proprio in questo periodo parte uno studio a livello europeo, e non solo, volto a rivedere totalmente questi aspetti, la loro definizione, le modalità di approccio, i protocolli operativi, spostare l'attenzione della caratterizzazione dei sensori primari in aria e non più in liquido etc etc, cosa in cui temo sarò coinvolto ;)
Ad oggi è così, fino all'ipotetica data in cui sistemi laser, ultrasuoni, doppler e compagnia saranno maturi ;)
Mauro