Lentamente, anche nell'informazione italiana, qualcosa inizia a muoversi:
Surriscaldamento globale, la grande truffa Mail rubate svelano il complotto climatico
25/11/2009
La notizia, confermata, ha dell’incredibile. Mail rubate, i nomi dei più grossi climatologi mondiali messi in dubbio, dati falsati e molto altro. Una spy story in piena regola. Con il difetto di essere vera, e di non lasciare tranquilli. Il fattaccio viene riportato, in Italia, dal giornalista del Foglio Piero Vietti. Si tratta di una storiaccia: la notte dello scorso 20 novembre un hacker si intrufola nella banca dati del Cru (Centro di ricerca sul clima) dell’Università inglese dell’East Anglia. Poche ore dopo, a migliaia di chilometri di distanza (Russia) compaiono su un database migliaia di dati e di e-mail che gli scienziati del Cru si sarebbero scambiati dal 1996 ad oggi. Mail che attesterebbero – ed è qui l’inghippo – come il global warming, il surriscaldamento globale, sia una gigantesca panzana.
Tutto questo a quindici giorni dal Vertice di Copenaghen, ovvero quella riunione di leader di Stato che dovrebbe decidere la riduzione delle emissioni di Co2 nel globo. Le mail degli scienziati, rese pubbliche, contengono dichiarazioni del tipo: “Ho appena utilizzato il trucchetto di Mann per nascondere il declino delle temperature dal 1981”. Declino delle temperature? Trucchetto? Giustamente ogni buon lettore ripensa alle notizie degli ultimi anni, alle strazianti copertine con orsi polari galleggianti su iceberg minuscoli e in via di scioglimento o ai pinguini stecchiti sotto il sole cocente dell’Artico. E si domanda: com’è la faccenda? La faccenda potrebbe essere come effettivamente descritta da Vietti, e cioè: il surriscaldamento globale è il frutto di una manipolazione scientifica.
La notizia desta scalpore: si scatenano i blog di tutto il mondo. Tra questi, Real Climate, un blog che raccoglie anche le firme di alcuni degli scienziati coinvolti. Qualcuno scrive che – a leggere le mail - non viene fuori nessun complotto mondiale sul voler spingere opinione pubblica e politica verso una teoria del riscaldamento globale. Anzi, ci sarebbero scienziati che si mostrano scettici sulla lettura di alcuni dati e spesso le discussioni in merito sono accese. Il che, fa intuire come il mondo accademico, rispetto alla teoria dei cambiamenti climatici, sia piuttosto dinamico e non univoco.
Eppure tra le e-mail rubate si possono leggere frasi del tipo: “Il fatto è che non possiamo spiegare l’assenza di riscaldamento in questo momento storico” (K.T.) o, ancora: “Sappiamo tutti che in questo dibattito il problema non è affatto ciò che è vero o falso”. È ancora P.J. a scrivere "Non voglio vedere nessuno di questi studi nel report dell'Ipcc. K. e io li terremo fuori in un modo o nell'altro, anche se dovessimo arrivare a ridefinire che cos'è un peer-review" mentre un programmatore suggerisce "non inserite nel grafico dati successivi al 1960, saranno aggiustati artificialmente".
Gli scienziati del Cru non smentiscono, ma suggeriscono piuttosto che qualcuno possa aver "manipolato" le mail appena prima di renderle pubbliche.
Politica e movimento di capitali
Qualcuno, invece, come Guido Guidi – maggiore dell’aereonautica militare e volto delle previsioni meteo dei Tg della Rai - non pensa sia così. E sul blog Climate Monitor così scrive rivolgendosi agli scienziati sostenitori del global warming: <<Mancherebbero, secondo loro, quelle prove inoppugnabili di complotti globali pro AGW, di manipolazione dei dati o di occultamento degli stessi che l’agguerrita minoranza del mondo scientifico per nulla convinta della teoria AGW continua ad ipotizzare da anni […] sono chiacchiere, svelano ciò che molti sapevano già, cioè che quello della scienza del clima è un territorio altamente politicizzato, inquinato dall’ideologia e governato da quattro gatti>>. E tutti gli altri, viene da chiedersi leggendo Guidi? La risposta è semplice: se non stanno al gioco, <<incontrano serie difficoltà ad entrare nel giro che conta, a pubblicare i propri lavori, ad ottenere in fin dei conti le credenziali necessarie per rappresentare ad esempio il proprio paese nelle assise scientifiche internazionali >>.
Perché questa storia del surriscaldamento globale muove soldi, tanti soldi.
Lo spiega ancora lo schietto Guidi, che già in tempi non sospetti (giugno 2008), scriveva: <<Gli organi politici fanno politica e, al giorno d’oggi, la politica è soprattutto economica. Il riscaldamento globale e le minacce di catastrofe stanno alimentando una bolla speculativa al cui cospetto la new economy degli anni Novanta impallidisce. Il mercato del carbon trading, lo scambio di quote di emissione, o se si preferisce la bolletta dell’inquinamento, avviato dalla ratifica del protocollo di Kyoto vale già molti miliardi di dollari e ne varrà molti di più nel prossimo futuro. A questo si aggiunge la recente corsa, inevitabile ma in netto ritardo, alla ricerca sulle fonti di energia rinnovabili. […] Ma intanto si muovono grandi quantità di capitali>>.
Gli scienziati del Cru e le organizzazioni ambientaliste
Un altro punto dolente che emerge da tutta questa vicenda è lo strano intreccio di relazioni tra alcuni membri del Cru e certe organizzazioni ambientaliste. Lo racconta bene, ancora una volta, Vietti, che scrive di come sarebbe pervenuta a Greenpeace – appena prima della ratifica del Protocollo di Kyoto – una richiesta di pronunciamento sulla “causa” e di un’altra domanda “fatta dal Wwf australiano perché il Centro di ricerca alzasse la percentuale del rischio di occorrenza di siccità ed eventi estremi in Australia, così che il Wwf potesse fare un big public splash, un gran bel botto”.
Intanto l'Onu si aspetta "obiettivi precisi" in termini di riduzione dei gas serra e "chiarezza" sugli aiuti ai paesi poveri dalla Conferenza internazionale sul clima che si terrà a Copenaghen a partire dal 7 dicembre. A parlare, oggi, è il caponegoziatore delle Nazioni Unite, Yvo De Boer, di stanza a Bruxelles dove ha incontrato i ministri dell'Ambiente dei Ventisette riuniti in un Consiglio straordinario. Parole, le sue, che non possono non tenere conto di quanto emerso in questi giorni dalle mail sottratte ai catastrofisti climatici del Cru.
E in attesa dei primi risultati delle analisi degli esperti sul famoso "codice" che, secondo le prime indiscrezioni farebbero impallidire pure i contenuti delle email, eccovi un estratto di un interessantissimo articolo pubblicato da Mezzasalma su Climatemonitor.it :
da "La scienza è corrotta (e c’è la prova scientifica)". SCRITTO DA PAOLO MEZZASALMA IL 26 - NOVEMBRE - 2009
Ovvio che la scienza di cui si parla è quella del clima. Svolgiamo il tema come si conviene nel processo scientifico, seguendo lo standard. Il tutto comincia con alcune semplici osservazioni:
alcuni autori di articoli su argomenti climatici vedono rifiutarsi il lavoro da parte di alcune riviste internazionali.
Ne scaturisce allora l’ipotesi che un piccolo gruppo di persone, che sono allineate alla teoria dominante ben descritta dai vari rapporti dell’IPCC, riesca ad influenzare la scelta su quali lavori siano degni di essere pubblicati sulle riveste da loro stessi adoperate e in qualche modo controllate.
Nonostante i numerosi casi già segnalati nel passato e che sarebbero bastati a dimostrare la fondatezza dell’ipotesi appena formulata, oggi, che conosciamo i pensieri e le azioni del gruppo dominante, la dimostrazione scientifica della corruzione della scienza climatica è stata rivelata al mondo.
Demetris Koutsoyiannis, professore d’idrologia all’università di Atene, esperto di modelli idrologici, di sistemi caotici e di applicazioni degli studi climatici ai modelli idrologici, descrive la sua esperienza in un intervento appassionante ed appassionato. La sua decennale carriera è piena di pubblicazioni di alto valore scientifico, riconosciute dal mondo accademico internazionale.
Negli ultimi anni, però, si accorge che alcuni lavori legati al clima non riuscivano a raggiungere lo stato di “imprimatur” sulle maggiori riviste del settore.Gli stessi lavori trovavano poi un caldo accoglimento su riviste non esclusivamente dedicate al clima e diventavano presto i suoi lavori più citati dai colleghi.
Capì, cosi, che un dogma era imperante: “Il cambiamento climatico è reale, le conseguenze sono catastrofiche per cui non c’è motivo per opporsi a quelle idee e a quelle persone che in maniera ardua si adoperano per salvare dalla catastrofe il pianeta e tutti noi”.
Un argomento a favore di tale tesi è che: “Il fine dell’IPCC è buono per l’umanità e per l’ambiente e che ridurre l’emissione dei gas serra sarà benefico, a prescindere dalla validità dei modelli dell’IPCC”.
Ci si dimentica così che “la scienza è un processo per il raggiungimento della verità e che l’adesione fedele a tale sistema non ammette altre finalità. La storia ha già dimostrato che tali distrazioni possono essere nocive per la scienza”.
Come non essere d’accordo?
Qualcuno ha ancora dubbi su qual è lo scopo ultimo ed unico della scienza?
In caso di perplessità, scriviamolo a caratteri cubitali: la CONOSCENZA!
Le e-mail dell’Università della East Anglia, sottratte o divulgate che siano state, sono la verifica dell’ipotesi formulata all’inizio.
... (QUI, poi, vengono riportati alcuni "estratti scottanti "dalle email incriminate che abbiamo visualizzato nei giorni scorsi)....
L’ipotesi è, dunque e senza alcuna remora, validata!
Ecco la conseguenza di questa verità scientifica appena dimostrata.
“La segretezza (del sistema di peer review degli articoli) è corruttibile e corruttiva.
Quelle persone della East Anglia, e i loro collaboratori, che hanno scritto queste cose, si sentivano al sicuro dietro tale segretezza.”
Koutsoyiannis si augura che adesso, alla luce dei fatti nuovi, “si consideri come la segretezza e l’anonimato siano non produttivi e visti come pratiche distruttive per la scienza. Infatti possiamo adesso capire come la trasparenza forzi ad essere più produttivi e propositivi nella ricerca della verità, particolarmente nella scienza.”
Poi la si butta subito sul pettegolezzo... come se non si stesse parlando di cose importanti o di scienziati, come se clima e meteo fossero delle emerite... biiiip
____________ "La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre" - Albert Einstein
Quello dipende dal fatto che chi ha realizzato il servizio non si è reso del tutto conto della portata dell'evento, per cui si accostano fatti e considerazioni che, in realtà, non hanno troppa attinenza con il fatto preincipale. In ogni caso, ritengo importante che almeno un telegiornale ne parli. Certo, non è il più ascoltato...
La stampa, invece, è tutta per Obama che taglierà del 17% le emissioni di CO2 ed altri (irrealizzabili) proclami politici. Dello "scandalo" silenzio di tomba.
Quello dipende dal fatto che chi ha realizzato il servizio non si è reso del tutto conto della portata dell'evento, per cui si accostano fatti e considerazioni che, in realtà, non hanno troppa attinenza con il fatto preincipale. In ogni caso, ritengo importante che almeno un telegiornale ne parli. Certo, non è il più ascoltato...
La stampa, invece, è tutta per Obama che taglierà del 17% le emissioni di CO2 ed altri (irrealizzabili) proclami politici. Dello "scandalo" silenzio di tomba.
Beh, dai: scandalo o non scandalo tagliare le emissioni non può farci che bene!
____________ I can resist everything except temptation - Oscar Wilde
Quello dipende dal fatto che chi ha realizzato il servizio non si è reso del tutto conto della portata dell'evento, per cui si accostano fatti e considerazioni che, in realtà, non hanno troppa attinenza con il fatto preincipale. In ogni caso, ritengo importante che almeno un telegiornale ne parli. Certo, non è il più ascoltato...
La stampa, invece, è tutta per Obama che taglierà del 17% le emissioni di CO2 ed altri (irrealizzabili) proclami politici. Dello "scandalo" silenzio di tomba.
Beh, dai: scandalo o non scandalo tagliare le emissioni non può farci che bene!
Non me ne volere, ma questa è un'affermazione molto superficiale e/o ingenua!
____________ "La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre" - Albert Einstein
Beh, dai: scandalo o non scandalo tagliare le emissioni non può farci che bene!
Non me ne volere, ma questa è un'affermazione molto superficiale e/o ingenua!
Non credo che Melelao abbia voluto fare un'affermazione superficiale. Ora, al di là dello scandalo, che reputo anche io di rilevante importanza, e al di là che le emissioni le tagli Obama o il singolo cittadino, inquinare di meno non deve diventare un "peccato" per poi dimostrare a tutti che il riscaldamento non esiste. Almeno io son convinto che se nel nostro piccolo facessimo tutti un piccolo sforzo al Pianeta non potrà far altro che bene.
Poi possiamo continuare a pensarla come ci pare, restare serristi o antiserristi, ma come si disse qualche tempo fa in un altro topic, la salvaguardia del Pianeta, in tutti i suoi aspetti, non solo quelli volti alle emissioni di CO2, ma al risparmio energetico, all'inquinamento del suolo, e chi più ne ha più ne metta, credo debba comunque restare un interesse di tutti e per tutti.
Non credo che Melelao abbia voluto fare un'affermazione superficiale. Ora, al di là dello scandalo, che reputo anche io di rilevante importanza, e al di là che le emissioni le tagli Obama o il singolo cittadino, inquinare di meno non deve diventare un "peccato" per poi dimostrare a tutti che il riscaldamento non esiste. Almeno io son convinto che se nel nostro piccolo facessimo tutti un piccolo sforzo al Pianeta non potrà far altro che bene.
Poi possiamo continuare a pensarla come ci pare, restare serristi o antiserristi, ma come si disse qualche tempo fa in un altro topic, la salvaguardia del Pianeta, in tutti i suoi aspetti, non solo quelli volti alle emissioni di CO2, ma al risparmio energetico, all'inquinamento del suolo, e chi più ne ha più ne metta, credo debba comunque restare un interesse di tutti e per tutti.
D'accordissimo, per carità!
Sono il primo a volere il pianeta pulito e vivo!
Ma la voce "inquinamento" non corrisponde a "CO2"!!!
E il concetto: riducendo la CO2 riduco l'inquinamento è sbagliato!
Anzi, puntando tutto sulla CO2 (come si sta pensando di fare adesso) essendo impossibile la prima (ridurre la CO2), oltre che probabilmente inutile, diventa impossibile anche la seconda (ridurre l'inquinmento)!
Un mio amico, che lavora in un'industria importante, mi ha detto che stanno investendo per ridurre le emissioni (anzi, per emetterle ma "in forma meno evidente"... e qui si aprirebbe un mondo), perchè così possono accedere a degli incentivi e facilitazioni... ma per l'inquinamento, quello vero, non è cambiato assolutamente niente!!!
Ma credete che dicendo ad un'azienda che deve dimezzare l'emissione di CO2 (sempre che lo faccia veramente), questa prende la CO2 e la mette sotto al materasso? (potesse lo farebbe, come per i rifiuti tossici)
No, chiedendogli di dimezzare le emissioni gli dicono semplicemente: dimezza il tuo consumo... ma il suo consumo (che non sarà mai dimezzato) sarà sempre composto da CO2 e da tutti gli inquinanti gassosi che lo accompagnano! Con l'unica differenza che dimezzando il consumo, dimezzerebbe anche fatturato e dipendenti... mentre in qualche paese estero, non "osservante", ci sarà chi raddoppierà il consumo ed ache i dipendenti... naturalmente sottopagati e sfruttati (sta già accadendo)!!!
La storia di questa maledetta CO2 è semplicmente il classico specchietto per le allodole che fa fare miliardi a chi lo sa sfruttare e che distrae da iniziative più importanti, sia per l'ambiente che per la salute!
Un esempio simile è quello del piombo della vecchia benzina... ci siamo concentrati per eliminare quello... e adesso ci ritroviamo con il benzene, il solito particolato, tante sostanze che inquinano ma... il piombo non c'è più!
Amen... abbiamo risolto tutti i problemi, adesso stiamo tutti bene e abbiamo fatto la ricchezza dei produttori di marmitte catalitiche!
Ecco, per la CO2 è una cosa simile ma all'ennesima potenza!
(almeno il piombo faceva male (meno del benzene)... la CO2 no!). Mah!
PS(la CO2 non è inquinante! La emettiamo anche noi, la "mangiano" le piante e la beviamo noi nell'acqua gassata!)
____________ "La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre" - Albert Einstein
Ecco le prime prese di distanza e defezioni di alcuni dei ricercatori dell'IPCC
Riportato da Claudio Gravina... tradotto da me:
Attenzione, le prime prese di distanza davvero significative. Ecco le parole del Prof. Hulme della University of East Anglia:
[avvicinamento alla prossima conferenza sul clima delle Nazioni Unite a Copenaghen]
"è una cosa da politici, non da politici di scienza ...
...E 'possibile che la scienza del clima sia diventata troppo di parte, troppo centralizzata. Il tribalismo che una parte delle e-mail "foriuscite" dimostra è qualcosa che normalmente si trova nelle organizzazioni sociali di cultura pimitiva; non è bello vederlo applicato nella Scienza. E' anche possibile che quell'innovazione istituzionale che ha rappresentato l'IPCC abbia fatto il suo corso.
Sì, ci sarà un AR5, ma a quale scopo?
L' I.P.C.C. stessa, con la sua tendenza strutturale di politicizzare la scienza del cambiamento climatico, ha forse contribuito a promuovere una forma più autoritaria ed esclusiva di produzione di conoscenza - proprio in un momento in cui la globalizzazione e la cultura cosmopolita interconnessa sta chiedendo alla scienza qualcosa di molto più aperto e inclusivo."
Io posso confermare ciò che è stato scritto in altri posti:
la ricerca in alcuni settori della scienza del clima è stata ed è piena di macchinazioni, cospirazioni, e collusioni, come ogni lettore può interpretare dai files del CRU. Essi rappresentano una realistica, direi anche ingenua, immagine di quello che è stata, negli ultimi anni, la ricerca vera e propria nel settore del clima del millennio scorso.
La discussione scientifica è stata in molti casi dirottata a vantaggio di altri programmi.
Dopo le importanti parole di Hulme, ecco a seguire quelle di Zorita (sembra quasi un equipaggio in fuga dalla nave che affonda - ah, quanto fallaci sono i comportamenti umani!):
Con queste parole non voglio dire che penso che il cambiamento climatico antropogenico sia una bufala.
Al contrario, si tratta di una questione di cui dobbiamo essere ben consapevoli.
Ma sono anche consapevole del fatto che in questa spessa atmosfera, - e non sto parlando di gas a effetto serra ora, - gli editori, i pubblicanti e gli autori di studi alternativi, analisi, interpretazioni, anche sulla base degli stessi dati che abbiamo a nostra disposizione, sono stati vessati e sottilmente ricattati. In questa atmosfera, gli studenti di PhD sono spesso tentati di modificare i propri dati in modo da adattarsi alla 'immagine politicamente corretta'. Alcune, o molte questioni, sul cambiamento climatico non sono ancora ben conosciute. I politici devono essere resi consapevoli dei tentativi di nascondere queste incertezze dietro "una singola immagine unitaria".
Ho avuto il 'piacere' di sperimentare tutto questo nel mio settore di ricerca.
E poi ancora sulle email:
"Penso che non sia non etico per leggerle.
Una volta pubblicate, mi sono setnito autorizzato a leggere come alcuni ricercatori abbiano cercato di influenzare le riviste di pubblicazione scientifica a mandare in fumo la pubblicazione del nostro lavoro sul 'grafico dell'hockey stick' o acnhe per leggere come alcuni autori dell'IPCC abbiano cercato di escludere questo lavoro dal Rapporto IPCC con motivi molto dubbi .
(il lavoro di cui parla sia una relazione in cui si critica l'attendibilità dell'Hockey stick)
____________ "La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre" - Albert Einstein
Non credo che Melelao abbia voluto fare un'affermazione superficiale. Ora, al di là dello scandalo, che reputo anche io di rilevante importanza, e al di là che le emissioni le tagli Obama o il singolo cittadino, inquinare di meno non deve diventare un "peccato" per poi dimostrare a tutti che il riscaldamento non esiste. Almeno io son convinto che se nel nostro piccolo facessimo tutti un piccolo sforzo al Pianeta non potrà far altro che bene.
Poi possiamo continuare a pensarla come ci pare, restare serristi o antiserristi, ma come si disse qualche tempo fa in un altro topic, la salvaguardia del Pianeta, in tutti i suoi aspetti, non solo quelli volti alle emissioni di CO2, ma al risparmio energetico, all'inquinamento del suolo, e chi più ne ha più ne metta, credo debba comunque restare un interesse di tutti e per tutti.
D'accordissimo, per carità!
Sono il primo a volere il pianeta pulito e vivo!
Ma la voce "inquinamento" non corrisponde a "CO2"!!!
E il concetto: riducendo la CO2 riduco l'inquinamento è sbagliato!
Anzi, puntando tutto sulla CO2 (come si sta pensando di fare adesso) essendo impossibile la prima (ridurre la CO2), oltre che probabilmente inutile, diventa impossibile anche la seconda (ridurre l'inquinmento)!
Un mio amico, che lavora in un'industria importante, mi ha detto che stanno investendo per ridurre le emissioni (anzi, per emetterle ma "in forma meno evidente"... e qui si aprirebbe un mondo), perchè così possono accedere a degli incentivi e facilitazioni... ma per l'inquinamento, quello vero, non è cambiato assolutamente niente!!!
Ma credete che dicendo ad un'azienda che deve dimezzare l'emissione di CO2 (sempre che lo faccia veramente), questa prende la CO2 e la mette sotto al materasso? (potesse lo farebbe, come per i rifiuti tossici)
No, chiedendogli di dimezzare le emissioni gli dicono semplicemente: dimezza il tuo consumo... ma il suo consumo (che non sarà mai dimezzato) sarà sempre composto da CO2 e da tutti gli inquinanti gassosi che lo accompagnano! Con l'unica differenza che dimezzando il consumo, dimezzerebbe anche fatturato e dipendenti... mentre in qualche paese estero, non "osservante", ci sarà chi raddoppierà il consumo ed ache i dipendenti... naturalmente sottopagati e sfruttati (sta già accadendo)!!!
La storia di questa maledetta CO2 è semplicmente il classico specchietto per le allodole che fa fare miliardi a chi lo sa sfruttare e che distrae da iniziative più importanti, sia per l'ambiente che per la salute!
Un esempio simile è quello del piombo della vecchia benzina... ci siamo concentrati per eliminare quello... e adesso ci ritroviamo con il benzene, il solito particolato, tante sostanze che inquinano ma... il piombo non c'è più!
Amen... abbiamo risolto tutti i problemi, adesso stiamo tutti bene e abbiamo fatto la ricchezza dei produttori di marmitte catalitiche!
Ecco, per la CO2 è una cosa simile ma all'ennesima potenza!
(almeno il piombo faceva male (meno del benzene)... la CO2 no!). Mah!
PS(la CO2 non è inquinante! La emettiamo anche noi, la "mangiano" le piante e la beviamo noi nell'acqua gassata!)
Guarda che quando dico "ridurre le emissioni" non mi riferisco solo all'anidride carbonica. Lo so che è il sottoprodotto della respirazione, lo so che è alla base della vita. Il problema sono tutti gli altri inquinanti. E' praticamente impossibile ottenere la combustione perfetta (cioè l'emissione di sola CO2 se si brucia del carbone, oppure solo CO2 e acqua se si brucia metano). Questo è essere superficiali?
Comunque qui mi sembra che si stia dando per scontato che l'anidride carbonica non c'entri nulla con il riscaldamento globale (quello c'è almeno?). Certo, sembra che molti scienziati abbiano truccato i loro risultati, ma quelli che non l'hanno fatto? Mica solo l'IPCC studia il clima! Non capisco come facciate ad essere così categorici. Io non riesco ad avere questa certezza assoluta. E chi mi dice che coloro che sotengono la tesi opposta non abbiano a loro volta smanettato con i modelli??? Adesso sono autorizzato a pensare di tutto.
Dici che ridurre le emissioni significa tagliare posti di lavoro o incentivare lo smaltimento illegale dei rifiuti? E' vero, ma solo nel breve periodo ed in assenza di progetti di lungo termine per l'incentivazione all'uso delle fonti alternative. Proviamo ad avere una visione d'insieme. Il sitema delle quote CO2 ele marmitte catalitiche sono delle porcate, sono d'accordo, ma penso che si possa studiare qualche altra soluzione. O no? Ci sarà qualcosa che si può fare??? Perché non incentiviamo l'uso della bici? Io rimango supefatto ogni volta che torno a Foligno. Una città piccola, di pianura, benedetta da un clima mite e pochissimi che usano la bici e che anzi amano strobazzare con i loro maledetti SUV sui vicoli acciottolati del centro storico... Qui bisogna educare la gente! Io so di persone che per fare 300m (dico 300) prendono l'auto!
So che c'è da mettere d'accordo i nostri cari duputati, senatori e (peggio ancora) amministratori locali: gente il cui orizzonte temporale è limitato alle prossime elezioni... So di essere un idealista, ma se uno non ci prova a cambiare non lo farà mai!
Poi non dimentichiamoci che noi abbiamo fondato il nostro benessere a scapito del resto del mondo. Abbiamo sfruttato in modo abietto i paesi in via di sviluppo, disboscato, inquinato senza ritegno. Forse è tempo di assumerci la nostra responsabilità e fare qualcosa per farci perdonare.
____________ I can resist everything except temptation - Oscar Wilde
Sull'IPCC: non solo hanno molte più incertezze di quante non ne abbiano mostrate ai Governi del Mondo (ONU), non solo hanno truccato grafici, manipolato dati, omesso incongruenze e contraddizioni, ma hanno creato un sistema di tipo "mafioso" per eliminare la possibilità che chiunque avesse avuto qualcosa in contrario non potesse farlo.
(non lo dico io, lo dicono loro stessi nelle famose email e lo dicono coloro che hanno subito le conseguenze di questi comportamenti... ed ora anche alcuni interni alla stessa Ipcc).
Poi mi piacerebbe pensare che fosse come ipotizzi tu, ma quelle ricerche antagoniste alla serrofila che sono riuscite ad essere pubblicate (scavalcando le barriere messe in piedi dall'IPCC, spesso, quindi su riviste non direttamente climatiche) hanno fornito tutti i dati e tutti i codici affinché chiunque altro potesse verificarle. Solo l'IPCC, grazie al suo potere si è potuta permettere di pubblicare rapporti di massima importanza e responsabilità, senza che altri potessero verificarli.
E quando questo è accaduto (vedi famoso Hockey Stick) è stato perché avevano fornito il codice per errore! E sappiamo che cosa ne é venuto fuori.
Ora l'hacker, o chi per lui, ci ha dato la possibilità di smascherare altre cose del genere.
____________ "La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre" - Albert Einstein
Non sarà il più grande scandalo della scienza moderna (ci sono pagine anche più buie), ma è comunque una vicenda vergognosa, di bassa lega.
Mi chiedo solo quale sia lo scopo di tutta questa "congiura" tesa a modificare la politica mondiale (nel topic della nuova PEG ne avevamo iniziato a parlare):
a) favorire le vecchie lobbies petrolifere che oggi si stanno riciclando verso il business delle energie alternative?
b) isolare politicamente i paesi in via di sviluppo tacciandoli di essere i soli responsabili dei disastri ecologici?
c) oppure portare alla recessione i paesi occidentali e scardinare gli equilibri politico-economici globali?
d costituire una "dittatura del proletariato scientifico"? una sovversione politica a livello globale?
Sinceramente, le possibilità sarebbero molte? che ne pensate?
Concordo con te che sia scandaloso, ma non il peggiore dell'era moderna. Abbiamo avuto scandali su argomenti scientifici che hanno nascosto per anni la nocività di certi materiali. Un esempio? L'amianto e certi materiali plastici. "Ricerche" che ne esaltavano le qualità ignorando più o meno consapevolmente i rischi indotti. In quei casi ci hanno rimesso la pelle centinaia se non migliaia di persone.
E non parliamo del campo farmacologico, poi, con certe "promozioni" di "miracolosi" farmaci, poi rivelatisi ciofeche di prima grandezza.....
Per i presunti magheggi sui dati climatici di questi centri studi o istituti, ad oggi non mi pare che sia morto nessuno. Pur essendo, nel caso di provato "magheggio", un comportamento eticamente e praticamente gravissimo ed inaccettabile, su questo concordo con Marvel.
Puo' anche essere che gli intenti iniziali siano stati sinceri, nel voler far prendere coscienza all'uomo che l'attuale stile di vita fosse sbagliato: solo il mezzo (l'eventuale "magheggio", ripeto) è inaccettabile. Che poi la pubblicazione di certi studi potesse essere il viatico per corposissimi finanziamenti, e che quindi potrebbe aver indotto certe "degenerazioni di comportamento" questo è un'altra storia, tutta, eventualmente, da verificare.
....
No lo dico io, lo dicono in molti... compreso il noto giornalista del "Telegraph"
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Per ridurre le emissioni di co2 servirà molto più tempo (anzi lo stesso)di quello che occorrerà per terminare petrolio gas e carbone.
state tranquilli.
i serristi fanno chiacchiere come gli antiserristi e come i governi.
Quando queste fonti volgeranno al termine si penserà seriamente a come fare per sopravvivere.
Allora si prenderà in considerazione il nucleare, purtroppo a quello non si potrà sfuggire,speriamo che nel frattempo
lo sia sviluppato a dovere.
E questa notizia per chi ancora crede che dietro all'IPCC e ai Vertici sul Clima ci siano ambientalisti, politici e sienziati armati di buone intenzioni e non soltanto profittatori senza scrupoli:
"Il mercato del Carbonio" (Carbon Trading sulla CO2) potrebbe diventare il doppio del vasto mercato del petrolio entro un decennio... tutto dipenderà da come andrà il Vertice di Copenhagen!"
Il mondo della finanza si sta già strofinando le mani!
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