Responsabile, come vediamo dall'immagine qui sopra, sarà il transito di un fronte freddo proveniente dall'Est europeo, che determinerà un netto calo delle temperature e veloci precipitazioni sulle regioni adriatiche, con nevicate in Appennino e sulle Alpi.
Particolarmente basse saranno le temperature in quota, che nella giornata di Martedì raggiungeranno valori fino a -7°C/-8°C a 1500 m sul versante adriatico e sulla Valpadana.
Ad accentuare la sensazione di freddo, vi saranno i forti venti di Bora e Grecale che insisteranno anche nella giornata di Mercoledì.
Pochi come detto gli effetti al suolo, se non per qualche debole fenomeno sull'arco alpino e sull'Appennino centro meridionale. Da segnalare anche qualche debole pioggia nella giornata di Lunedì sulla pianura padana e sulla Sicilia.
Sarà comunque un passaggio incisivo, ma piuttosto rapido. Mentre Mercoledì avremo ancora strascichi con gelate anche intense, soprattutto nelle zone interne del centro e sulle pianure del nord, dalla giornata di Giovedì avremo un lento rientro verso valori più consoni alla stagione. Condizioni di tempo comunque stabile su tutta la penisola.
A seguire situazione ancora abbastanza incerta, ma questa mattina entrambi i modelli principali iniziano ad intravedere i movimenti tipici della stagione invernale, contraddistinti dai primi scambi meridiani importanti.
Il primo target sembrerebbe essere quello tra il 5 e il 6 Dicembre. Sia il modello americano che quello europeo convergono su una possibile nuova fase fredda, anche piuttosto importante.

Siamo ovviamente ancora lontani e gli scenari al momento sembrerebbero abbastanza isolati se confrontati con le Ensemble dei rispettivi modelli, ma un vortice polare in questo momento molto debole, e un accenno di riscaldamento stratosferico in area siberiana, potrebbero essere segnali che indurrebbero a non valutare ipotesi di questo tipo così remote.
Su questa fase ci aggiorneremo meglio nei prossimi giorni.