Innanzi tutto grazie per gli apprezzamenti, sempre troppo buoni, per me è un piacere
ma l'asse del
VP,grosso modo,come lo individui? Cosa colleghi per tracciarlo?
Ormai, come si dice, c'ho fatto l'occhio; ma se guardi in dinamico la progressione temporale, individuerai facilmente la rotazione della masse, la distribuzione dei pesi, e dove vanno a "cadere" gli allungamenti della massa simil-ellittica.
Dice bene, come sempre, Zerogradi, non andiamo troppo in la, come scrivevo sono meccanismi di rotazione che possono bloccarsi anche all'improvviso.
Il
VP è una massa fredda in rotazione, quando accelera si compatta e "prova" a mantenersi barotropico; nei piani stratosferici gli riesce facile, finché non arrivano forzanti dal piano troposferico, perché il
VPS è più leggero, gira libero da impedimenti orografici, o innescati da vorticità secondarie; è per questo che è più facile prevederne i movimenti anche di lungo termine.
Per il VPT è diverso, deve fare i conti con oceani e continenti, con ghiacci e deserti, con catene montuose e pianure; che deviano i flussi di rotazione, generando vortici e scambi di calore; e come avere a che fare con innumerevoli effetti farfalla, su micro e macro scala; dalle conseguenze che, con l'aumentare della distanza temporale, divengono esponenzialmente imprevedibili.
In questo caso il VPT acquista velocità di rotazione e "tenta" (minor dissipazione di energia meccanica) di mantenerla cercando di approfondirsi centralmente, ma le forzanti in gioco mantengono nella massa un certo grado di eccentricità. Sarà proprio il grado di eccentricità della massa che andrà a stabilirsi, che ne definirà la capacità di mantenere le velocità di rotazione.
Dalle carte si nota bene l'approfondimento delle masse e l'incremento delle velocità zonali, ma si nota anche il mantenimento di buon grado di eccentricità;
Una massa in accelerazione, può subire freni, ma resta comunque una massa che ha (x) velocità e, e anche se smette di accelerare ha comunque conseguente (x) inerzia;
il primo tentativo di ondulazione viene letteralmente "stirato" e distrutto dalla velocità dei flussi che lo incalzano;
riesce solo a generare "strappo", vedremo di che entità, ma può dare breve fase instabile e donare un flesso nel quadro termico intorno all'Epifania. La possibilità si nota bene dal termico;
Il secondo tentativo di freno sembra più convinto, anche perché i precedenti disturbi hanno creato importante allungamento della massa artica, con bel lobo europeo-russo...
L'allungamento può creare separazione dal lobo canadese e creare i presupposti per la verticalizzazione dei flussi...
Sta carta promette tanto, ma è una 240h...
Quindi il primo target per ora, e sottolineo per ora, considerabile come buono per vedere qualcosa di veramente interessante è 9-13 Gennaio.
Sarà una lotta tra velocità zonali e capacità frenanti, se l'asse del
VP si manterrà sui continenti prima o poi dovrà cedere centralmente e portare a dinamiche anche estreme, vista la consistenza delle masse artiche in gioco... Ma c'è anche il rischio di frenate solo parziali e ri-accelerazioni, soprattutto se l'asse del
VP si disporrà nuovamente in maniera sfavorevole, possiamo solo aspettare e vedere, diffidate dei profeti di lungo termine, portatori di sventura o di buone novelle che siano
Scusate se mi sono dilungato, ma il tempo libero e sti quattro fiocchi m'hanno ispirato