#31 Fili Lun 01 Feb, 2010 21:54
Diciamo anche una cosa... che tutti ora diciamo "inutile guardare i modelli" "Inutile affidarsi agli spahi" e poi tra 10 ore staremo tutti a spulciare le carte oltre 180 ore ed a postare gli spaghi qualora lo riterremo necessario.
E' così, non ci si può fare niente...
Abbiamo voluto la bicicletta? Adesso pedaliamo 
so passate 10 ore?
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#32 marvel Lun 01 Feb, 2010 23:22
Sono al lavoro su un modello previsionale che unisca i dati ricavati dall'osservazione del mio gatto, dal mio ginocchio, dai dolori di mia nonna e da una vecchia cicatrice, per adesso è più affidabile dei GM, però voglio verificarlo meglio.
Vi terrò aggiornati 
Se il tuo modello è buono adotto il tuo gatto (quale gatto?), ti frego il ginocchio, chismo tus nonna e ti viviseziono la cicatrice!
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#33 zerogradi Mar 02 Feb, 2010 07:52
Pessimi, negli ultimi giorni cambiano totalmente da una emissione all'altra, vedi oggi.
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#34 marvel Mar 02 Feb, 2010 08:14
Pessimi, negli ultimi giorni cambiano totalmente da una emissione all'altra, vedi oggi.
Avrei dovuto mettere "osceni" al posto di "senza parole"
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#35 Fili Mar 02 Feb, 2010 09:22
Se poi sbagliano anche per questa notte... 
...ma perchè...che vi aspettate per stanotte? 
....appunto!!
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#36 twuister73 Mar 02 Feb, 2010 10:34
Io ho dato la sufficienza (a quanto pare sono l'unico fino ad ora) per il seguente motivo:
I modelli hanno raggiunto a mio avviso una buona affidabilità fino ai 3 giorni, mi riferisco in particolare al Run GFS ufficiale, che ritengo quello migliore ed anche il più seguito.
E' vero che in caso di movimenti anti-zonali o gocce fredde entra in crisi, ma poi corregge quasi sempre il tiro e nei tre giorni è affidabile, o almeno lo è più di altri.
Non dobbiamo neppure crearci troppe aspettative oltre i 3 giorni, anzi sarebbe bene non guardarli nemmeno i modelli oltre tale soglia temporale, perchè dopo si passa dalla previsione alla linea di tendenza, che come tale vede probabilità di realizzo molto ridotte.
Per quanto riguarda le precipitazioni, se non ricordo male, non esiste in realtà un modello previsionale delle precipitazioni, ma solo di determinate grandezze fisiche quali il vapor d'acqua o la convettività.
Salutissimi
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#37 marvel Mar 02 Feb, 2010 12:02
Io ho dato la sufficienza (a quanto pare sono l'unico fino ad ora) per il seguente motivo:
I modelli hanno raggiunto a mio avviso una buona affidabilità fino ai 3 giorni, mi riferisco in particolare al Run GFS ufficiale, che ritengo quello migliore ed anche il più seguito.
E' vero che in caso di movimenti anti-zonali o gocce fredde entra in crisi, ma poi corregge quasi sempre il tiro e nei tre giorni è affidabile, o almeno lo è più di altri.
Non dobbiamo neppure crearci troppe aspettative oltre i 3 giorni, anzi sarebbe bene non guardarli nemmeno i modelli oltre tale soglia temporale, perchè dopo si passa dalla previsione alla linea di tendenza, che come tale vede probabilità di realizzo molto ridotte.
Per quanto riguarda le precipitazioni, se non ricordo male, non esiste in realtà un modello previsionale delle precipitazioni, ma solo di determinate grandezze fisiche quali il vapor d'acqua o la convettività.
Salutissimi
Si ma per fare una previsione a 3 giorni... onestamente non c'è bisogno di tutti sti modelli... il metodo Bernacchiano può bastare e magari farti fare meno figuracce.
Noi di UM nelle previsioni (soprattutto quelle che "contano") normalmente non ci affidiamo ad un solo modello e soprattutto filtriamo con l'esperienza ed il buon senso quanto proposto dai modelli, ma il rischio è che uno si faccia prendere la mano e gli dia troppa retta (come fanno la maggior parte dei meteorologi moderni).
Sul lungo mi capita persino di prenderci di più dei modelli stessi semplicemente andando ad esperienza.
Sul breve e sul medio mi trovo spesso in disaccordo con i modelli, ma non è facile boicottarli a 48-72h... qualcuno ti potrebbe prendere per matto o darti del megalomane... ma credo che correrò il rischio, anche perché non credo sia affatto vero che a 3 giorni siano "perfetti"... anzi.
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#38 twuister73 Mar 02 Feb, 2010 12:28
Si ma per fare una previsione a 3 giorni... onestamente non c'è bisogno di tutti sti modelli... il metodo Bernacchiano può bastare e magari farti fare meno figuracce.
Noi di UM nelle previsioni (soprattutto quelle che "contano") normalmente non ci affidiamo ad un solo modello e soprattutto filtriamo con l'esperienza ed il buon senso quanto proposto dai modelli, ma il rischio è che uno si faccia prendere la mano e gli dia troppa retta (come fanno la maggior parte dei meteorologi moderni).
Sul lungo mi capita persino di prenderci di più dei modelli stessi semplicemente andando ad esperienza.
Sul breve e sul medio mi trovo spesso in disaccordo con i modelli, ma non è facile boicottarli a 48-72h... qualcuno ti potrebbe prendere per matto o darti del megalomane... ma credo che correrò il rischio, anche perché non credo sia affatto vero che a 3 giorni siano "perfetti"... anzi. 
Concordo, il metodo Bernacchiano era/è/resterà sempre il migliore, l'esperienza del meteorologo come sempre può far la differenza, non a caso Caroselli, che ritengo uno dei pochi alla vecchia maniera, spesso va in controtendenza da quanto proposto da Gfs, lui sicuramente è contrario al ritmo frenetico modellistico che ci propone la rete. Comunque non ho detto che a tre giorni siano perfetti, ma affidabili quanto basta per prendere la sufficienza, è il mio voto finale
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#39 marvel Mar 02 Feb, 2010 13:14
Concordo, il metodo Bernacchiano era/è/resterà sempre il migliore, l'esperienza del meteorologo come sempre può far la differenza, non a caso Caroselli, che ritengo uno dei pochi alla vecchia maniera, spesso va in controtendenza da quanto proposto da Gfs, lui sicuramente è contrario al ritmo frenetico modellistico che ci propone la rete. Comunque non ho detto che a tre giorni siano perfetti, ma affidabili quanto basta per prendere la sufficienza, è il mio voto finale 
Su Caroselli... beh, hem, lui segue con altrettanta isteria le NoGaps... che è tutto dire...
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#40 marvel Mar 02 Feb, 2010 15:57
Ieri, parlando con un ricercatore dell'Univ. di PG a proposito di modelli di diffusione degli inquinanti e di modelli meteorologici, mi ha confermato quanto sapevo, cioè che questi ultimi sono fortemente parametrizzati, il che significa che il fattore di influenza umano introdotto mano a mano nel correggere (aggiustare) l'algoritmo teorico (le leggi fisiche, ecc) e per far si che il risultato previsionale (output) si avvicini ai dati, poi realmente osservati, migliora in taluni casi (quelli più ricorrenti) le prestazioni, peggiorandole invece in occasione di situazioni più rare.
Mettiamo che io abbia a disposizione una macchina di cui devo tarare uno "sterzo elettronico" durante uno dei miei classici percorsi quotidiani... utilizzandola al 99% a marcia avanti, di cui un buon 70% in rettilineo (zonale), apporterò le giuste modifiche, ottenendo ottimi risultati in questa situazione già dopo pochi minuti.
Idem nelle curve ampie, sempre a marcia avanti (Rossby poco pronunciate), che rappresenteranno la maggior parte delle curve che normalmente potrò incontrare sulla mia strada durante questo "setting".
Invece le curve a gomito saranno meno numerose (scambi meridiani pronunciati), ed avrò poche occasioni per testare lo sterzo in queste situazioni.
Ma quante retromarce mi capiterà di fare? (gocce retrograde, irruzioni continentali, antizonale)
Decisamente poche.
E quante retromarce farò sterzando?
A parte il fatto che normalmente le strade che percorro quotidianamente sono piuttosto tortuose  , ma l'esempio vuole farvi capire che nei modelli l'algoritmo torico è fortemente parametrizzato, questi parametri possono essere aumentati o diminuiti mano a mano proprio per cercare di raggiungere una sempre migliore corrispondenza tra output teorico e realtà.
Ma per farlo ci vuole innanzi tutto l'esperienza, le occasioni di verifica, e se mancano quelle (e ne servono moltissime), non è possibile farlo, ottenendo pessime prestazioni (durante le curve a gomito o le retromarce il modello rischierà di sbagliare completamente traiettoria). E questo viene fatto per ogni zona del pianeta!
Tra 500-600 anni l'esperienza maturata sugli scambi meridiani e continentali, forse potrà uguagliare quella raggiunta ora sullo zonale!
PS(il modello di flussi di fluidi e reazioni di cura del composto viscoso utilizzato nella mia tesi di laurea, alla fine di una lunghissima serie di esperimenti era altamente parametrizzato, e senza quelle massicce correzioni ai parametri sarei ancora lì a fare esperimenti per cercare di raggiungere la curva teorica in vano!  )
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#41 riccardodoc80 Mar 02 Feb, 2010 16:09
Hai reso bene l'idea Marvel!
Tra 500/600 anni i meteoappassionati non sapranno di cosa parlare.....e sicuramente saranno meno incaxxati!
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#42 twuister73 Mar 02 Feb, 2010 16:50
Ieri, parlando con un ricercatore dell'Univ. di PG a proposito di modelli di diffusione degli inquinanti e di modelli meteorologici, mi ha confermato quanto sapevo, cioè che questi ultimi sono fortemente parametrizzati, il che significa che il fattore di influenza umano introdotto mano a mano nel correggere (aggiustare) l'algoritmo teorico (le leggi fisiche, ecc) e per far si che il risultato previsionale (output) si avvicini ai dati, poi realmente osservati, migliora in taluni casi (quelli più ricorrenti) le prestazioni, peggiorandole invece in occasione di situazioni più rare.
Mettiamo che io abbia a disposizione una macchina di cui devo tarare uno "sterzo elettronico" durante uno dei miei classici percorsi quotidiani... utilizzandola al 99% a marcia avanti, di cui un buon 70% in rettilineo (zonale), apporterò le giuste modifiche, ottenendo ottimi risultati in questa situazione già dopo pochi minuti.
Idem nelle curve ampie, sempre a marcia avanti (Rossby poco pronunciate), che rappresenteranno la maggior parte delle curve che normalmente potrò incontrare sulla mia strada durante questo "setting".
Invece le curve a gomito saranno meno numerose (scambi meridiani pronunciati), ed avrò poche occasioni per testare lo sterzo in queste situazioni.
Ma quante retromarce mi capiterà di fare? (gocce retrograde, irruzioni continentali, antizonale)
Decisamente poche.
E quante retromarce farò sterzando?
A parte il fatto che normalmente le strade che percorro quotidianamente sono piuttosto tortuose  , ma l'esempio vuole farvi capire che nei modelli l'algoritmo torico è fortemente parametrizzato, questi parametri possono essere aumentati o diminuiti mano a mano proprio per cercare di raggiungere una sempre migliore corrispondenza tra output teorico e realtà.
Ma per farlo ci vuole innanzi tutto l'esperienza, le occasioni di verifica, e se mancano quelle (e ne servono moltissime), non è possibile farlo, ottenendo pessime prestazioni (durante le curve a gomito o le retromarce il modello rischierà di sbagliare completamente traiettoria). E questo viene fatto per ogni zona del pianeta!
Tra 500-600 anni l'esperienza maturata sugli scambi meridiani e continentali, forse potrà uguagliare quella raggiunta ora sullo zonale!
PS(il modello di flussi di fluidi e reazioni di cura del composto viscoso utilizzato nella mia tesi di laurea, alla fine di una lunghissima serie di esperimenti era altamente parametrizzato, e senza quelle massicce correzioni ai parametri sarei ancora lì a fare esperimenti per cercare di raggiungere la curva teorica in vano!  )
Davvero istruttivo questo Topic, quindi deduco che nelle situazioni di retromarcia o curve a gomito il run di controllo dovrebbe essere più affidabile di quello ufficiale. In effetti guardando gli spaghi delle 06.00 di oggi il run di controllo sembra molto più freddofilo da domenica, che sia di buon auspicio?
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#43 marvel Mar 02 Feb, 2010 17:17
Davvero istruttivo questo Topic, quindi deduco che nelle situazioni di retromarcia o curve a gomito il run di controllo dovrebbe essere più affidabile di quello ufficiale. In effetti guardando gli spaghi delle 06.00 di oggi il run di controllo sembra molto più freddofilo da domenica, che sia di buon auspicio? 
No, non stavo parlando delle "perturbazioni artificiali" inserite nei dati in input, che sono quelle che fanno distinguere i vari spaghi o clusters che dir si voglia, ma proprio dei parametri inseriti internamente all'algoritmo, al programma... attraverso il quale passa qualsiasi dato immesso, sia che esso sia perturbato o no.
Un po' come, restando in campo automobilistico, i pesetti di piombo che ti agganciano alla ruota quando vai a fare la convergenza..  a quel punto l'auto che ti ritrovi, con quelle modifiche, affronterà qualsiasi strada farai con quel settaggio.
Mentre le perturbazioni rappresentano varie condizioni, leggermente diverse, che potresti trovare nell'impostare la traiettoria all'inizio di una curva con la nostra auto virtuale (simulatore o modello).
In pratica ripeti la curva 23 volte nel simulatore (modello), la prima volta con i dati di aderenza asfalto, velocità di ingresso, peso, ecc. rilevati (dati reali-run di controllo) e vedi dove e come esci dalla curva nel simulatore, poi la rifai altre 22 volte cambiando di poco i dati ambientali, asfalto più o meno aderente, velocità più o meno elevata, ecc. visto che, magari, chi ha fatto tali rilevazioni potrebbe non essere stato molto preciso... vedrai che ne risulteranno 23 traiettorie leggermente o molto diverse...
Tra tutte queste traiettorie ci sarà pure, si spera, quella che si avvicina maggiormente a quella che farà madre natura realmente... quando con l'auto "ufficiale" andrà ad impostare la curva nelle reali condizioni di partenza e con un'auto vera e sulla strada vera, ovvero nella situazione reale e non su di un simulatore con una strada finta e un'auto virtuale... per quanto descritta maggiormente possibile simile alla situazione reale.
Sono stato chiaro?
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Ultima modifica di marvel il Mar 02 Feb, 2010 18:16, modificato 2 volte in totale
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#44 twuister73 Mar 02 Feb, 2010 18:10
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#45 cptnemo Mar 02 Feb, 2010 18:30
Ieri, parlando con un ricercatore dell'Univ. di PG a proposito di modelli di diffusione degli inquinanti e di modelli meteorologici, mi ha confermato quanto sapevo, cioè che questi ultimi sono fortemente parametrizzati, il che significa che il fattore di influenza umano introdotto mano a mano nel correggere (aggiustare) l'algoritmo teorico (le leggi fisiche, ecc) e per far si che il risultato previsionale (output) si avvicini ai dati, poi realmente osservati, migliora in taluni casi (quelli più ricorrenti) le prestazioni, peggiorandole invece in occasione di situazioni più rare.
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Ma per farlo ci vuole innanzi tutto l'esperienza, le occasioni di verifica, e se mancano quelle (e ne servono moltissime), non è possibile farlo, ottenendo pessime prestazioni (durante le curve a gomito o le retromarce il modello rischierà di sbagliare completamente traiettoria). E questo viene fatto per ogni zona del pianeta!
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PS(il modello di flussi di fluidi e reazioni di cura del composto viscoso utilizzato nella mia tesi di laurea, alla fine di una lunghissima serie di esperimenti era altamente parametrizzato, e senza quelle massicce correzioni ai parametri sarei ancora lì a fare esperimenti per cercare di raggiungere la curva teorica in vano!  )
La triste conclusione è che il clima sarà controllato prima di poter essere previsto correttamente ....
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