Nella mattinata ancora oscura e fredda il nostro eroe, il nivofilo incallito, si aggira semi-cieco tra le stanze buie della casa alla ricerca del pulsante di accensione del pc. Non ha ancora realizzato appieno chi egli sia e cosa faccia nella vita, essendo immerso per metà nella brumosa terra di mezzo tra il sonno e la veglia, ma un istinto primordiale, precedente e superiore anche a quelli corporali elementari, lo spinge davanti allo schermo del computer per cercare una speranza che dia un senso alla terribile sciagura in cui è caduto da qualche settimana.
E sì, perché sono oramai molti i giorni che si susseguono tutti uguali, dominati dal potente anticiclone subtropicale: alla mattina deboli gelate, un po' di brina sparsa nei campi e i vetri delle auto ghiacciati. Poi, dopo qualche ora, ecco lo senario da primavera anticipata: gran sole, temperature miti e febbraio trasformato in aprile.
Lì, al buio della sua stanza, mentre attende che il pc si accenda, il nivofilo è preso dalla necessità di pregare qualcuno, e si affida a tutti gli dei e le divinità da lui conosciute, lecite e illecite, religiose e pagane, perché la tensione sale di minuto in minuto. Mentre lo schermo si illumina di tutti i variegati logo dei software installati nel computer, il nostro eroe cade in uno stato di semi-trance, e come delle epifanie o apparizioni pagane pensa di vedere tra le scie luminose delle varie schermate di accensione le mappe dei modelli che gli mostrano scenari da profondo inverno siberiano.
Riacquista il possesso delle sue capacità razionali solo al termine delle procedure di attivazione del suo pc, e allora il dito, tremante, scorre sull'icona del link al sito dei modelli numerico-previsionali. Il primo ad essere sottoposto al suo esame è ovviamente GFS, il più veloce ad essere immesso in rete. Qui, tra preghiere in lingue sconosciute e scongiuri con parti del corpo innominabili, il nivofilo scorre le varie carte meteo. Già a metà di questo atroce lavoro è preso da convulsioni: dal suo monitor non emergono che scenari di alta pressione, di domini anticiclonici e di cupole subtropicali.
Cerca di riprendersi ricordando a se stesso che in fondo si tratta solo di GFS e che non ha ancora consultato ECMWF. Abbandona quindi velocemente la consultazione del modello americano e cerca il link a quello europeo, ma lo attende la solita terribile realtà: ECMWF non è ancora uscito, o ancora peggio, è uscito solo per metà della corsa.
Non c'è tempo, il nivofilo controlla l'orologio: deve andare al lavoro.
Ma quella ECMWF a 120 ore non è male: se l'anticiclone riuscisse a deviare verso est, si formerebbe un blocco in grado di risucchiare aria gelida verso l'Italia. Continua quindi nevroticamente a cliccare su aggiorna, ma il modello di Reading non vuole saperne di mostrare la seconda parte della sua emissione. Ormai il nivofilo è in preda ad un attacco isterico. Si veste velocemente cliccando su aggiorna, beve in un fiato il caffè bollente cliccando su aggiorna, si mette il cappotto cliccando su aggiorna. La disperazione è al suo acme: ECMWF non aggiorna.
Esce di casa in preda ai più atroci pensieri. Cerca negli occhi delle altre persone un segno di speranza, ma sa benissimo che è solo, che è l'unico ad avere questa sorta di malsana mania: nessuno lo può capire. La giornata è appena iniziata, ma per il nostro amico nivofilo si preannuncia lunga e piena di insidie.
Aldo Meschiari

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