Infatti i calcoli modellistici climatici del riscaldamento globale prevedono l'aumento di precipitazioni in Antartide, seguendo la teoria che ad un clima "più mite" debbano corrispondere maggiori precipitazioni.
Nel caso dell'Antartide si sarebbe dovuto registrare, quindi, un aumento di neve caduta negli ultimi anni e/o decenni , rispetto al passato.
Ebbene, niente di tutto ciò è mai accaduto in Antartide.
I carotaggi eseguiti nel Progetto ITASE (International Trans Antarctic Scientific Expedition), a cui partecipa pure l'Italia, hanno verificato che non si sono avute variazioni di questo tipo (dati raccolti per un periodo di un secolo).
Naturalmente questo risultato, oltre a confermare la totale inadeguatezza dei modelli climatici attualmente disponibili, colpisce duramente anche alcuni "dogmi" professati dalla parte del mondo scientifico che sostiene che stiamo entrando in un cambiamento climatico disastroso e senza ritorno.
Una di queste convinzioni (dovrebbero essere chiamate teorie, ma loro le professano come verità, certezze ormai acquisite

Contemporaneamente viene sfatata anche la giustificazione formulata, sempre dalla stessa parte ideologica serrofila, che la "NON CRESCITA", prevista dai modelli, del livello dei mari sia da attribuirsi proprio ad un aumentato accumulo di neve sul Continente Antartico.
Niente di vero, i modelli hanno sbagliato ancora!
Peccato che a Copenhagen si continuerà a parlare e a decidere in base a quello che i modelli hanno erroneamente previsto, e non su quello che sta accadendo realmente.

Andamento delle precipitazioni in Antartide.
Grazie a Guido Guidi, climatemonitor.it