#1 il fosso Sab 24 Feb, 2018 09:51
Ci siamo, ormai il flusso siberiano ha già invaso l'Europa e tra non molto approccerà il NE italiano.
La magnitudo della colata gelida è impressionante, tra le più potenti di sempre per l'Europa e anche per l'Italia.
Mi sono andato a guardare i reanalysis NOAA, basti pensare che valori pari od inferiori a -12°C a 850hpa sulla verticale di Perugia si sono visti solo nel '54,'56,'63,'68,'96,'17; e anche stavolta potrebbero essere ampiamente raggiunti, sarà solo la "breve" durata dell'irruzione a non farle reggere il paragone con le più forti e incisive di sempre.
Detto ciò c'è da ammirare lo splendore del flusso gelido che sta per bussare alle nostre porte...
Rara potenza ed estensione, da notare il ciclone che fa da avanguardia, fu saccatura artico-marittima, che ora viene agganciata e approfondita dai flussi gelidi continentali che sopraggiungono da est, e che entrerà prepotente sul nostro NE.
Il peggioramento giungerà già nelle prime ore notturne per le zone Appenniniche, le prime bufere approcceranno le nostre montagne e la pedemontana da Nord, mentre nel corso del mattino o primo pomeriggio di domenica tutta la regione avrà sperimentato il fronte d'irruzione.
La neve cadrà a tutte le quote, e tutta la regione potrà imbiancarsi, con accumuli disomogenei lontano dalla catena appenninica, ci saranno zone più o meno fortunate, sperando che il tutto possa essere il più democratico possibile;
le possibilità ci sono, ma lo sapremo solo in tempo reale.
Passato il fronte d'irruzione le nevicate continueranno in Appennino e, con frequenza minore su alto Tevere, mentre altrove ci saranno schiarite anche ampie, ma nuclei isolati potranno sfondare a tratti da Est su tutta la regione, vista l'estensione del vortice freddo in quota.
Un nuovo aumento dell'instabilità si potrà avere tra il pomeriggio di Lunedì e Martedì, quando si raggiungeranno i minimi livelli GPT, e oltre al flusso orientale gelido che genererà ASE e stau, in incremento e possibile sfondamento più corposo, potranno far gioco scorrimenti umidi in quota, richiamati dal procedere verso ovest del vortice gelido.
Il probabile "canto del cigno" si avrà nelle ore notturne tra Mercoledì e Giovedi, quando l'aria tiepida mediterranea comincerà a premere da Sud, ma impiegherà tempo per scalzare il cuscino freddo, sia in quota che al suolo, e il fronte caldo potrà per contrasto generare nevicate piuttosto diffuse sulla regione, prima di cedere definitivamente allo scirocco nel corso del pomeriggio di Giovedì.
Buon divertimento e buona fortuna a tutti
____________ Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi.
Friedrich Nietzsche
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#2 il fosso Sab 24 Feb, 2018 09:53
Tra domani e la prima parte di martedì, sarà il momento migliore, situazione perfettamente baroclina per il medio-alto adriatico dalla Romagna all'Abruzzo con nevicate a tappeto dal mare alla montagna, previsti accumuli importanti per le zone collinari anche in prossimità della costa
Potrà esserci un ASE memorabile
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#3 Adriatic92 Sab 24 Feb, 2018 09:59
Meteotitano da sogno... dopo questa posso morire in pace...
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#4 Nico 96 Sab 24 Feb, 2018 10:04
Ci siamo, ormai il flusso siberiano ha già invaso l'Europa e tra non molto approccerà il NE italiano.
La magnitudo della colata gelida è impressionante, tra le più potenti di sempre per l'Europa e anche per l'Italia.
Mi sono andato a guardare i reanalysis NOAA, basti pensare che valori pari od inferiori a -12°C a 850hpa sulla verticale di Perugia si sono visti solo nel '54,'56,'63,'68,'96,'17; e anche stavolta potrebbero essere ampiamente raggiunti, sarà solo la "breve" durata dell'irruzione a non farle reggere il paragone con le più forti e incisive di sempre.
Detto ciò c'è da ammirare lo splendore del flusso gelido che sta per bussare alle nostre porte...
Rara potenza ed estensione, da notare il ciclone che fa da avanguardia, fu saccatura artico-marittima, che ora viene agganciata e approfondita dai flussi gelidi continentali che sopraggiungono da est, e che entrerà prepotente sul nostro NE.
Il peggioramento giungerà già nelle prime ore notturne per le zone Appenniniche, le prime bufere approcceranno le nostre montagne e la pedemontana da Nord, mentre nel corso del mattino o primo pomeriggio di domenica tutta la regione avrà sperimentato il fronte d'irruzione.
La neve cadrà a tutte le quote, e tutta la regione potrà imbiancarsi, con accumuli disomogenei lontano dalla catena appenninica, ci saranno zone più o meno fortunate, sperando che il tutto possa essere il più democratico possibile;
le possibilità ci sono, ma lo sapremo solo in tempo reale.
Passato il fronte d'irruzione le nevicate continueranno in Appennino e, con frequenza minore su alto Tevere, mentre altrove ci saranno schiarite anche ampie, ma nuclei isolati potranno sfondare a tratti da Est su tutta la regione, vista l'estensione del vortice freddo in quota.
Un nuovo aumento dell'instabilità si potrà avere tra il pomeriggio di Lunedì e Martedì, quando si raggiungeranno i minimi livelli GPT, e oltre al flusso orientale gelido che genererà ASE e stau, in incremento e possibile sfondamento più corposo, potranno far gioco scorrimenti umidi in quota, richiamati dal procedere verso ovest del vortice gelido.
Il probabile "canto del cigno" si avrà nelle ore notturne tra Mercoledì e Giovedi, quando l'aria tiepida mediterranea comincerà a premere da Sud, ma impiegherà tempo per scalzare il cuscino freddo, sia in quota che al suolo, e il fronte caldo potrà per contrasto generare nevicate piuttosto diffuse sulla regione, prima di cedere definitivamente allo scirocco nel corso del pomeriggio di Giovedì.
Buon divertimento e buona fortuna a tutti 
Veramente complimenti fosso è sempre un piacere leggere le tue analisi
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#5 Cyborg Sab 24 Feb, 2018 10:29
Niente da aggiungere all'analisi del Fosso. Siamo vicini ad evento con tempi di ritorno lunghissimi, non resta che mettersi in poltrona e osservare.
A corredo aggiungo alcune mappe.
Una colata gelida di una maestosità spaventosa:
Picco del freddo a 850hPa sul Centro Italia:
Precipitazioni previste a grandi linee:
In Adriatico il divertimento è assicurato. Nuclei in arrivo dal mare a go go, non escluderei neanche qualche fulminazione all'inizio. Qui in Umbria, nevicate non omogenee, da seguire in fase di nowcasting.
In bocca al lupo a tutti, godetevi questi almeno 3/4 giorni, perchè per gli amanti del vero freddo saranno da ricordare.
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#6 zeppelin Sab 24 Feb, 2018 10:51
Posto qua un'analisi presa su un altro forum da un nostro conterraneo, tale Scand++ di Perugia, la cui preparazione sulla fisica dell'atmosfera è assolutamente impressionante. Sono contento di aver fatto parte di quelli che ci hanno creduto già da fine gennaio, con il passaggio in fase 6-7-8 della MJO e il successivo stratwarming e relativa propagazione, ma la mia è stata un'analisi di tipo statistico, con un po' di esperienza, mentre ci sono persone come lui, al pari di altri (Toscani per intenderci) e anche di forumisti all'interno di questo forum, come Marvel e come "ilfosso" che per qualche giorno pensavo fosse lui "Scand++", solo per fare qualche esempio, non me ne vogliano altri se non li ho citati, i quali hanno basi di fisica tali da aver spiegato passo per passo tutta la vicenda ed averci preso.
Beh, io spero ci prenda anche stavolta.
"Buon giorno,
siamo alle porte di una fase fredda o molto fredda per la maggior parte d'Italia, in modo particolare per il centro ed il nord.
Pur con poco tempo a disposizione, ho studiato ed analizzato gli output dei modelli, in particolare Reading, nelle ultime 4 uscite fino al target previsionale delle72/96h. Ho notato che ad ogni uscita l'entrata dell'aria fredda viene vista sempre più' decisa e sempre un poco più a sud; ne sono testimonianza, gli spaghi, ad esempio della mia zona, che in 2 giorni, sono passati da una media di -11 a una media intorno ai -14, nel momento piu' freddo. Inoltre, se si considerano localita' a latitudine inferiore, si riscontra un deciso abbassamento del valore medio della t a 850hpa, indice della penetrazione piu' meridionale della colata.
Premesso ciò', ho ragione di pensare che nei prossimi giorni, sempre con target previsionale a72h, potremmo andare incontro ad un' entrata ancor più' meridionale e ficcante nel Mediterraneo, con annessi minimi secondari per gradiente di temperatura acuito dalla colata, i quali creerebbero le condizioni per un rallentamento del movimento ad ovest, il quale invece proseguirebbe con la restante porzione di colata, transitata sopra l'arco Alpino.
A questo punto ci troveremmo una lingua gelida che presenta un baricentro del campo vettoriale di velocita' di trasporto, poco sopra l'arco alpino, con una forza trattenente nel Mediterraneo; ne scaturirebbe un effetto a coppia torcente che potrebbe disporre la linea dei venti geostrofici ad ovest del sistema a componente piu' verticale. Questo accadimento potrebbe creare le condizioni per uno scontro perpendicolare fra getto Atlantico basso, collegato alla LP sul Portogallo, e il muro gelido legato alla colata siberiana. Questa interazione potrebbe far scaturire, per conservazione della vorticita' potenziale dell'aria in risalita, collegata al getto Atlantico basso, lungo i piani isoentropici successivi, prima l'innesco di un rialzo pressorio relativo alta sull'Iberia, e poi un trasferimento di vorticita' atlantica all'originario sistema collegato alla discesa siberiana, piu' graduale piu' basso e con baricentro piu' orientale. Tutto questo potrebbe far scaturire un movimento successivo ovest est del sistema, con richiamo temperato a procedere, ma con l'isoterma degli 0 gradi a 850 hPa, in risalita da SO, a latitudini piu' basse con successiva chiusura del sistema da NO a ripristinare isoterme negative a 850 hPa a breve termine.
Quanto descritto sopra comportrebbe in termini pratici, una contrazione della deriva occidentale della colata, uno spot di vorticita' bassa atlantica in seno alla circolazione depressionaria originata dalla discesa siberiana, ed un abbassamento della linea di convergenza fra le due tipologie d'aria concorrenti; questo potrebbe consentire la conservazione di una colonna d'aria ottimale anche per le regioni centrali e per piu' tempo, con possibilità' di precipitazioni nevose per la maggior parte della traslazione ovest-est del sistema.
Per ora e' solo un'ipotesi, ma alla luce dei miei approfondimenti, potrebbe avere concrete possibilità' di realizzazione; per ora non maggioritaria ma concrete.
Un saluto "
Ultima modifica di zeppelin il Sab 24 Feb, 2018 10:55, modificato 2 volte in totale
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#7 andrea75 Sab 24 Feb, 2018 11:00
Le ultime analisi meritavano una maggior visibilità. Per analisi e previsioni dettagliate, quindi, si continua qui. Per il solito live dei modelli invece c'è l'altro topic.
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#8 menca92 Sab 24 Feb, 2018 11:01
Posto qua un'analisi presa su un altro forum da un nostro conterraneo, tale Scand++ di Perugia, la cui preparazione sulla fisica dell'atmosfera è assolutamente impressionante. Sono contento di aver fatto parte di quelli che ci hanno creduto già da fine gennaio, con il passaggio in fase 6-7-8 della MJO e il successivo stratwarming e relativa propagazione, ma la mia è stata un'analisi di tipo statistico, con un po' di esperienza, mentre ci sono persone come lui, al pari di altri (Toscani per intenderci) e anche di forumisti all'interno di questo forum, come Marvel e come "ilfosso" che per qualche giorno pensavo fosse lui "Scand++", solo per fare qualche esempio, non me ne vogliano altri se non li ho citati, i quali hanno basi di fisica tali da aver spiegato passo per passo tutta la vicenda ed averci preso.
Beh, io spero ci prenda anche stavolta.
"Buon giorno,
siamo alle porte di una fase fredda o molto fredda per la maggior parte d'Italia, in modo particolare per il centro ed il nord.
Pur con poco tempo a disposizione, ho studiato ed analizzato gli output dei modelli, in particolare Reading, nelle ultime 4 uscite fino al target previsionale delle72/96h. Ho notato che ad ogni uscita l'entrata dell'aria fredda viene vista sempre più' decisa e sempre un poco più a sud; ne sono testimonianza, gli spaghi, ad esempio della mia zona, che in 2 giorni, sono passati da una media di -11 a una media intorno ai -14, nel momento piu' freddo. Inoltre, se si considerano localita' a latitudine inferiore, si riscontra un deciso abbassamento del valore medio della t a 850hpa, indice della penetrazione piu' meridionale della colata.
Premesso ciò', ho ragione di pensare che nei prossimi giorni, sempre con target previsionale a72h, potremmo andare incontro ad un' entrata ancor più' meridionale e ficcante nel Mediterraneo, con annessi minimi secondari per gradiente di temperatura acuito dalla colata, i quali creerebbero le condizioni per un rallentamento del movimento ad ovest, il quale invece proseguirebbe con la restante porzione di colata, transitata sopra l'arco Alpino.
A questo punto ci troveremmo una lingua gelida che presenta un baricentro del campo vettoriale di velocita' di trasporto, poco sopra l'arco alpino, con una forza trattenente nel Mediterraneo; ne scaturirebbe un effetto a coppia torcente che potrebbe disporre la linea dei venti geostrofici ad ovest del sistema a componente piu' verticale. Questo accadimento potrebbe creare le condizioni per uno scontro perpendicolare fra getto Atlantico basso, collegato alla LP sul Portogallo, e il muro gelido legato alla colata siberiana. Questa interazione potrebbe far scaturire, per conservazione della vorticita' potenziale dell'aria in risalita, collegata al getto Atlantico basso, lungo i piani isoentropici successivi, prima l'innesco di un rialzo pressorio relativo alta sull'Iberia, e poi un trasferimento di vorticita' atlantica all'originario sistema collegato alla discesa siberiana, piu' graduale piu' basso e con baricentro piu' orientale. Tutto questo potrebbe far scaturire un movimento successivo ovest est del sistema, con richiamo temperato a procedere, ma con l'isoterma degli 0 gradi a 850 hPa, in risalita da SO, a latitudini piu' basse con successiva chiusura del sistema da NO a ripristinare isoterme negative a 850 hPa a breve termine.
Quanto descritto sopra comportrebbe in termini pratici, una contrazione della deriva occidentale della colata, uno spot di vorticita' bassa atlantica in seno alla circolazione depressionaria originata dalla discesa siberiana, ed un abbassamento della linea di convergenza fra le due tipologie d'aria concorrenti; questo potrebbe consentire la conservazione di una colonna d'aria ottimale anche per le regioni centrali e per piu' tempo, con possibilità' di precipitazioni nevose per la maggior parte della traslazione ovest-est del sistema.
Per ora e' solo un'ipotesi, ma alla luce dei miei approfondimenti, potrebbe avere concrete possibilità' di realizzazione; per ora non maggioritaria ma concrete.
Un saluto "
In alcuni passaggi sembra una supercazzola
Molto meno scientificamente, anche io ho in mente qualcosa del genere con meno trascinamento verso ovest della massa fredda. È pur vero che i GM hanno conoscenze fisiche migliori delle mie e dovrebbero essere fatti apposta per modelli zare l'atmosfera ad hoc... Quindi se ieri avevo una speranza del 20% per un passaggio basso atlantico, oggi alla luce dei non cambiamenti dei GM major, cala ad un residuo 10% di speranza
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#9 Fili Sab 24 Feb, 2018 11:04
In alcuni passaggi sembra una supercazzola
ti giuro stavo per scrivere la stessa cosa... tanti "paroloni" per descrivere una dinamica che si potrebbe benissimo esplicare con 5 righe
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#10 zeppelin Sab 24 Feb, 2018 11:08
In alcuni passaggi sembra una supercazzola
ti giuro stavo per scrivere la stessa cosa... tanti "paroloni" per descrivere una dinamica che si potrebbe benissimo esplicare con 5 righe 
Effettivamente a volte sembra una supercazzola prematurata vettoriale come fosse geostrofica!
Però massimo rispetto per la preparazione.
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#11 Cyborg Sab 24 Feb, 2018 11:12
In alcuni passaggi sembra una supercazzola
ti giuro stavo per scrivere la stessa cosa... tanti "paroloni" per descrivere una dinamica che si potrebbe benissimo esplicare con 5 righe 
Gente, questo è uno che ha una preparazione incredibile, ha spiegato tutto in modo esemplare, e il fatto che dal nostro livello riusciamo a seguirlo male (io in primis), non deve essere motivo di presa in giro a lui.
Tra l'altro non sono mai stato un amante dei guru della stratosfera e del long, ma quest'anno sia lui che Cloover hanno descritto questa dinamica in modo precisissimo in tempi non sospetti, e hanno anche indovinato i giorni precisi in cui ci sarebbe stata la virata dei modelli. Davvero complimenti.
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#12 menca92 Sab 24 Feb, 2018 11:17
In alcuni passaggi sembra una supercazzola
ti giuro stavo per scrivere la stessa cosa... tanti "paroloni" per descrivere una dinamica che si potrebbe benissimo esplicare con 5 righe 
Gente, questo è uno che ha una preparazione incredibile, ha spiegato tutto in modo esemplare, e il fatto che dal nostro livello riusciamo a seguirlo male (io in primis), non deve essere motivo di presa in giro a lui.
Tra l'altro non sono mai stato un amante dei guru della stratosfera e del long, ma quest'anno sia lui che Cloover hanno descritto questa dinamica in modo precisissimo in tempi non sospetti, e hanno anche indovinato i giorni precisi in cui ci sarebbe stata la virata dei modelli. Davvero complimenti.
Nono ci mancherebbe! Massimo rispetto da parte mia, la preparazione scientifica si intuisce chiaramente. 2/3 della mia formazione scolastica sono in ambito scientifico, figurati se critico chi la esprime
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#13 Cyborg Sab 24 Feb, 2018 11:18
ASE che entrerà in azione già domani mattina a partire dall'adriatico settentrionale:
Ultima modifica di Cyborg il Sab 24 Feb, 2018 11:19, modificato 1 volta in totale
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#14 Dic96 Sab 24 Feb, 2018 11:31
Meteotitano da sogno... dopo questa posso morire in pace... 
Caspita, qui si rivede l’antico stau dei Martani, molto in voga negli anni ‘90. Sarà un revival? Occhio alla fascia San Gemini/Acquasparta/Massa Martana. E ci metto anche Terni Nord, se vero revival sarà!
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#15 mausnow Sab 24 Feb, 2018 12:45
Una mappa così antizonale me la salvo
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