
Ma non sarà sicuramente l'inizio della fine, anzi, i modelli risultano più o meno allineati sull'insistenza dell'anticiclone azzorriano nel convogliare verso il mediterraneo altri affondi perturbati di origine artico-marittima prima e, forse, più continentale poi.
Notiamo come intorno alle 60h/70h il modello Americano veda una nuova azione meridiana dell'anticiclone azzorriano a cui farà seguito, sul suo bordo orientale, una nuova discesa di aria fredda che andrà praticamente a seguire lo stesso percorso della precedente andandoci a colpire i giorni immediatamente successivi


con nuove piogge e probabile nuova neve sui rilievi montuosi.
Ma ecco che, subito dopo, sembra affacciarsi una nuova ed efficace elevazione Azzorriana che grazie allo svuotamento di vorticità sul settore settentrionale dell'Atlantico e un aumento del geopotenziale nel nord della penisola Scandinava potrebbe portare alla prima forte discesa di aria fredda sull'Europa centrale e perchè no anche sull'Italia. Carte lontane, dinamica labile ma plausibile.



Di sicuro non dovremmo annoiarci, vediamo come evolve. Quest'anno sembra quello giusto per il ritorno in grande stile della wave 2 che tanto ci è mancata.


