Tornando al discorso precedente, non è che in California o Giappone durante i terremoti la gente non muore per il fatto che le case crollano ma loro erano stati precedentemente messi "sull'allerta" dalla protezione civile locale.
La gente non muore semplicemente perchè le case NON crollano, altrimenti vedremmo le città devastate ma il numero dei morti ridotto a poche unità.
Il fatto è che sono proprio gli edifici a resistere, del tutto o in parte, permettendo alla popolazione di evacuare DOPO la scossa e non una settimana prima.
Torno a dire che contro forti terremoti serve solo la prevenzione edilizia, perchè sapere se e come una scossa colpirà una determinata zona è impossibile attualmente, ed ogni previsione in un senso o nell'altro è totalmente inutile.
Fare esercitazioni è giusto oltre che scontato, ma da qui a dire alla popolazione di tenersi pronti a scappare dalle case perchè POTREBBE esserci (quando? dove?) una scossa mi pare un'assurdità. Oltretutto dormirei col terrore ogni notte, con la prospettiva di un terremoto imminente.
L'Aquila: c'è chi aveva previsto tutto?
Titolo: Re: L'Aquila: C'è Chi Aveva Previsto Tutto?
Si parla di pura astrazione in questo caso in quanto un M 6.5 non durerà mai un secondo, la magnitudo normale diciamo e quella di picco sono sempre e comunque correlate...non è possibile un terremoto di Magnitudo molto intensa che perduri pochissimi secondi.
Quindi la Magnitudo del momento sismico Aquilano più signicatico, M 6.3, è da immergere in un contesto di intensità media 5.8...non sò se mi sono spiegato a sufficienza
mondosasha ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Si parla di pura astrazione in questo caso in quanto un M 6.5 non durerà mai un secondo, la magnitudo normale diciamo e quella di picco sono sempre e comunque correlate...non è possibile un terremoto di Magnitudo molto intensa che perduri pochissimi secondi.
Quindi la Magnitudo del momento sismico Aquilano più signicatico, M 6.3, è da immergere in un contesto di intensità media 5.8...non sò se mi sono spiegato a sufficienza
Titolo: Re: L'Aquila: C'è Chi Aveva Previsto Tutto?
Marvel, ti leggo, ti stimo.
Ma spiegami come fai a dire che Fili ha torto.
La prevenzione dei terremoti semplicemente esiste e si puo' fare rispettando criteri antisismici.
La previsione no. Almeno, finora non c'è nulla di scientificamente provato.
E costruire antisismico toglie dalla scena oltre alle vittime (che non mi sembra poco) anche i danni.
Che anche la migliore evacuazione possibile non potrebbe impedire se arrivasse la scossa.
marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Marvel, ti leggo, ti stimo.
Ma spiegami come fai a dire che Fili ha torto.
La prevenzione dei terremoti semplicemente esiste e si puo' fare rispettando criteri antisismici.
La previsione no. Almeno, finora non c'è nulla di scientificamente provato.
E costruire antisismico toglie dalla scena oltre alle vittime (che non mi sembra poco) anche i danni.
Che anche la migliore evacuazione possibile non potrebbe impedire se arrivasse la scossa.
Titolo: Re: L'Aquila: c'è chi aveva previsto tutto?
Anche io sono in buona parte d'accordo con Filippo anche se non nascondo che pure il discorso che sta portando avanti Massimiliano dall'inizio di questa diatriba abbia le sue ragioni.
Insomma via, c'è poco da dire regà... è vero: se una casa non crolla la gente dentro non ci muore, punto e stramega basta! Cioè... basterebbe questa di misura preventiva per garantire una sicurezza pressocchè totale.
A livello preventivo gli altri sistemi citati in questa discussione sono sicuramente validi: mi sta bene allertare la popolazione che potrebbe dormire con le porte non chiuse a chiave (e il ladro sapendolo festeggerebbe 20 Natali all'anno), potrebbe lasciare la macchina fuori casa invece che nel garage (ed il ladro sapendolo, aggiungerebbe altri 10 Natali all'anno).... insomma tutte cose sicuramente utili ma nessuna delle quali potrebbe garantire la salvezza come una struttura sismica ben costruita!
Insomma via, c'è poco da dire regà... è vero: se una casa non crolla la gente dentro non ci muore, punto e stramega basta! Cioè... basterebbe questa di misura preventiva per garantire una sicurezza pressocchè totale.
A livello preventivo gli altri sistemi citati in questa discussione sono sicuramente validi: mi sta bene allertare la popolazione che potrebbe dormire con le porte non chiuse a chiave (e il ladro sapendolo festeggerebbe 20 Natali all'anno), potrebbe lasciare la macchina fuori casa invece che nel garage (ed il ladro sapendolo, aggiungerebbe altri 10 Natali all'anno).... insomma tutte cose sicuramente utili ma nessuna delle quali potrebbe garantire la salvezza come una struttura sismica ben costruita!
Titolo: Re: L'Aquila: C'è Chi Aveva Previsto Tutto?
bravo Leo... il succo è proprio quello, e va alla radice del discorso: se case e palazzi li costruisci bene (e ciò come ripeto non vuol dire NECESSARIAMENTE a norma in tutto e per tutto, ma semplicemente BENE), il pericolo viene meno perchè le case NON CROLLANO. A quel punto, o muori di infarto, o campi.
Tutto il resto sono solo appendici utili, ma nemmeno minimamente sufficienti a garantire la salvezza della popolazione, e che perdipiù rientrano nell'aleatorietà di una previsione.
:bye:
Tutto il resto sono solo appendici utili, ma nemmeno minimamente sufficienti a garantire la salvezza della popolazione, e che perdipiù rientrano nell'aleatorietà di una previsione.
:bye:
Titolo: Re: L'Aquila: c'è chi aveva previsto tutto?
Mah!
Guardate, mi rendo conto che ci sono 12 pagine scritte inutilmente i cui contenuti, molto probabilmente non sono nemmeno stati letti attentamente da molti di voi (altrimenti non staremmo ancora a questo punto).
Io, Massy e gli altri abbiamo cercato di sottolineare che in questa occasione, come in molte altre, ci sarebbero stati buoni margini di contenimento dei danni, da un punto di vista di costo in vite umane, semplicemente utilizzando i mezzi di informazione in modo più attento.
Tanta preoccupazione per chi allarmava un po' di più e invece nessuna preoccupazione e/o condanna per chi incoscentemente tranquillizzava la popolazione.
Insomma, se c'è un possibile rischio è criminale nasconderlo o negarlo, anzi è forse peggio che fare allarmismo.
Io per questa faccenda sono inca--ato!!!
E' irresponsabile!
Si poteva fare molto di più tacendo!!!
Poi tutti i dicorsi sull'edilizia antisismica sono scontati (aho, e so' ingegnere!) e direi, per l'ennesima volta, anche OT! :lol:
Vabbè, qui chiudo tanto è come parlare ai sassi! :P 8))
Guardate, mi rendo conto che ci sono 12 pagine scritte inutilmente i cui contenuti, molto probabilmente non sono nemmeno stati letti attentamente da molti di voi (altrimenti non staremmo ancora a questo punto).
Io, Massy e gli altri abbiamo cercato di sottolineare che in questa occasione, come in molte altre, ci sarebbero stati buoni margini di contenimento dei danni, da un punto di vista di costo in vite umane, semplicemente utilizzando i mezzi di informazione in modo più attento.
Tanta preoccupazione per chi allarmava un po' di più e invece nessuna preoccupazione e/o condanna per chi incoscentemente tranquillizzava la popolazione.
Insomma, se c'è un possibile rischio è criminale nasconderlo o negarlo, anzi è forse peggio che fare allarmismo.
Io per questa faccenda sono inca--ato!!!
E' irresponsabile!
Si poteva fare molto di più tacendo!!!
Poi tutti i dicorsi sull'edilizia antisismica sono scontati (aho, e so' ingegnere!) e direi, per l'ennesima volta, anche OT! :lol:
Vabbè, qui chiudo tanto è come parlare ai sassi! :P 8))
Titolo: Re: L'Aquila: C'è Chi Aveva Previsto Tutto?
Ma perchè incoscientemente!? :confuso: :confuso: :confuso: evidentemente avevano i loro buoni motivi di non mettere in allarme un'intera regione o provincia, non avendo basi scientifiche su cui poggiare un'eventuale allarme terremoto.
Senti Massi, io in 26 anni non ho mai visto un "allerta terremoto" in nessuna parte del mondo: ci sarà un motivo o no!? :mah:
E poi non capisco una cosa: perchè quello che dici tu è giusto e saggio, e quello che dicono gli altri sono tutte fesserie o cose scontate? ;) un minimo di modestia ci vorrebbe ogni tanto :bye:
marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Ma perchè incoscientemente!? :confuso: :confuso: :confuso: evidentemente avevano i loro buoni motivi di non mettere in allarme un'intera regione o provincia, non avendo basi scientifiche su cui poggiare un'eventuale allarme terremoto.
Senti Massi, io in 26 anni non ho mai visto un "allerta terremoto" in nessuna parte del mondo: ci sarà un motivo o no!? :mah:
marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]
E poi non capisco una cosa: perchè quello che dici tu è giusto e saggio, e quello che dicono gli altri sono tutte fesserie o cose scontate? ;) un minimo di modestia ci vorrebbe ogni tanto :bye:
Titolo: Re: L'Aquila: c'è chi aveva previsto tutto?
Nessuna pagina scritta inutilmente e nessuna parola andata ai sassi tranquillo. Anche se non volessi per un minimo di amor di carica devo necessariamente leggermi tutte le discussioni presenti nel forum e quindi stai pur tranquillo che, almeno per me, nessuna parola è vana!
Specialmente in questo caso poi dove l'argomento mi interessa ed ho prestato particolare attenzione ad ogni singolissimo intervento!
Ciò non toglie che io possa avere una mia idea in merito! Credo che rileggendo il mio ultimo messaggio si capisca bene la mia idea, se i post vengono letti tutti non ho bisogno di aggiungere altro.
PS: x Massy.... chiamami!
Specialmente in questo caso poi dove l'argomento mi interessa ed ho prestato particolare attenzione ad ogni singolissimo intervento!
Ciò non toglie che io possa avere una mia idea in merito! Credo che rileggendo il mio ultimo messaggio si capisca bene la mia idea, se i post vengono letti tutti non ho bisogno di aggiungere altro.
PS: x Massy.... chiamami!
Titolo: Re: L'Aquila: C'è Chi Aveva Previsto Tutto?
Dai sù Massy e Marvel hanno ragione su questo punto: non si possono prevedere terremoti, per cui non si doveva dire che non c'era pericolo proprio perchè non si poteva prevedere, meglio dire non si sà!!!E alla fine dico, meglio un pò di caos per le strade che tutti quei morti...e poi con quello sciame sismico, qualche dubbio doveva venire!!!!
Per cui case ben fatte che non cadono e almeno finita l'emergenza uno ce l'ha ancora, ma tanto se la terra balla uno è portato a stare fuori per la paura!!!
Per cui case ben fatte che non cadono e almeno finita l'emergenza uno ce l'ha ancora, ma tanto se la terra balla uno è portato a stare fuori per la paura!!!
Titolo: Re: L'Aquila: C'è Chi Aveva Previsto Tutto?
Buongiorno
Sono d'accordo in gran parte con Marvel per un semplice motivo: In Italia, non siamo ne' in California, nè in Giappone (ad edilizia recente, e realizzata "ad hoc" per resistere ai sismi). Gran parte del ns patrimonio edilizio a rischio in zone ad alta sismicità e' (tolti alcuni edifici recenti fatti a caxxo) di tipo storico, e con necessità di interventi talmente costosi e complessi, onde sottoporli ad adeguamento sismico, che e' impensabile da tradurre in realtà in tempi ridotti.
Quindi ben vengano ricerche finalizzate ad esplorare la possibilità di prevedere i terremoti, che sia INGV, il Sig. Giuliani, i californiani, i giapponesi, o chiunque altro sia in grado di arrivare alla mèta.
Mio parere, e non piu'!
Ciao :bye:
Sono d'accordo in gran parte con Marvel per un semplice motivo: In Italia, non siamo ne' in California, nè in Giappone (ad edilizia recente, e realizzata "ad hoc" per resistere ai sismi). Gran parte del ns patrimonio edilizio a rischio in zone ad alta sismicità e' (tolti alcuni edifici recenti fatti a caxxo) di tipo storico, e con necessità di interventi talmente costosi e complessi, onde sottoporli ad adeguamento sismico, che e' impensabile da tradurre in realtà in tempi ridotti.
Quindi ben vengano ricerche finalizzate ad esplorare la possibilità di prevedere i terremoti, che sia INGV, il Sig. Giuliani, i californiani, i giapponesi, o chiunque altro sia in grado di arrivare alla mèta.
Mio parere, e non piu'!
Ciao :bye:
Titolo: Re: L'Aquila: C'è Chi Aveva Previsto Tutto?
Ma a me sembra che a l'aquila i palazzi vecchi del centro storico hanno subito si danni ma sono rimasti in piedi, mentre sono caduti quelli fatti dopo il 1970!!!Buttare giù case con muri in pietra da 50-80 cm non è facile manco per un terremoto come quello!!!E la messa in sicurezza non è così difficile e costosa...già mettere delle chiavi fà veramente tanto!!!!
and1966 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Ma a me sembra che a l'aquila i palazzi vecchi del centro storico hanno subito si danni ma sono rimasti in piedi, mentre sono caduti quelli fatti dopo il 1970!!!Buttare giù case con muri in pietra da 50-80 cm non è facile manco per un terremoto come quello!!!E la messa in sicurezza non è così difficile e costosa...già mettere delle chiavi fà veramente tanto!!!!
Titolo: Re: L'Aquila: C'è Chi Aveva Previsto Tutto?
Sono in parte d'accordo con te, Mondosasha, poiche' a casa dei miei (una 1 + 1 seminterrato piani, edificata nel 1973-74, con non molti "spunti" antisismici, all'epoca..... :| ) abbiamo messo chiavi e incordolato il tetto, oltre che aver predisposto sottofondazioni in c.a. (ferri da ø 18 per le gabbie) a sezione 1 m x 1 m di sezione su 3 dei 4 lati dopo il terremoto eugubino dell' 84 (a ns complete spese) . I risultati sono stati egregi, se consideri che abbiamo terminato i lavori il 15 Settembre 1997 (prova ad indovinare chi è stato il collaudatore? 8)) ), e tutt'ora la casa e' li', intatta, grazie a Dio.
Il punto e' che i palazzi dei centri storici, in molti casi sono strutture poderose (cfr il mitico Palazzo dei Consoli di Gubbio ancor oggi li', svettante e praticamente intatto, pur sollecitato da scosse non indifferenti, forte delle sue immense fondamenta: ti faccio notare che li' la torre campanaria si erge a circa 90 mt dalla via sottostante, notevole per un edificio del 1300!). Non tutte le antiche strutture pero' poggiano su basi da 50/80 cm! E poi, le scalinate ?? Sono no punti deboli?
Ed infine, a corredo dei discorsi sulla Magnitudo, vi posto una nota ufficiale dell' INGV (sottolineato):
Nota sulla magnitudo: la magnitudo usata di routine per stimare la grandezza di un terremoto è la cosiddetta Magnitudo Richter o Magnitudo Locale (Ml), che viene calcolata sull'ampiezza massima della registrazione sismica di un sismografo standard (a corto periodo). Viceversa la Magnitudo Momento (Mw) viene elaborata attraverso un trattamento numerico dell'intero segnale sismico su tutte le frequenze evidenziate dalla registrazione. Per terremoti forti la Mw viene ritenuta una stima più accurata della severità dell'evento.
Mentre sul Radon e i precursori sismici, leggete qui , se vi interessa!
Ciao! :bye:
Il punto e' che i palazzi dei centri storici, in molti casi sono strutture poderose (cfr il mitico Palazzo dei Consoli di Gubbio ancor oggi li', svettante e praticamente intatto, pur sollecitato da scosse non indifferenti, forte delle sue immense fondamenta: ti faccio notare che li' la torre campanaria si erge a circa 90 mt dalla via sottostante, notevole per un edificio del 1300!). Non tutte le antiche strutture pero' poggiano su basi da 50/80 cm! E poi, le scalinate ?? Sono no punti deboli?
Ed infine, a corredo dei discorsi sulla Magnitudo, vi posto una nota ufficiale dell' INGV (sottolineato):
Nota sulla magnitudo: la magnitudo usata di routine per stimare la grandezza di un terremoto è la cosiddetta Magnitudo Richter o Magnitudo Locale (Ml), che viene calcolata sull'ampiezza massima della registrazione sismica di un sismografo standard (a corto periodo). Viceversa la Magnitudo Momento (Mw) viene elaborata attraverso un trattamento numerico dell'intero segnale sismico su tutte le frequenze evidenziate dalla registrazione. Per terremoti forti la Mw viene ritenuta una stima più accurata della severità dell'evento.
Mentre sul Radon e i precursori sismici, leggete qui , se vi interessa!
Ciao! :bye:
Titolo: Re: L'Aquila: c'è chi aveva previsto tutto?
Non approfondendo il discorso sul significato delle varie magnitudo, giustamente ne sono venuti fuori buoni spunti come la nota di And ripresa dal sito dell'INGV..che vado a completare con delle altre piccole informazioni che se non sbaglio, così mi sono state insegnate all'università:
-La magnitudo da una misura dell'energia sprigionata dall'ipocentro
-E' una misura fisica, strumentale
Concetto fisico:
Basata su specifiche misure dell'ampiezza delle onde sismiche ad una certa distanza dall'epicentro mediante sismometri. (Basate sull'ampiezza delle onde P).
La Magnitudo può essere espressa in vari modi:
1- In relazione alle onde di volume (S e P)
2- In relazione alle onde di superficie (Rayleigh)
3- Magnitudo del momento (per i terremoti più forti)
Se vi interessa posso scrivervi come si calcolano anche le prime 2, per ora riporto cos'è di preciso la magnitudo del momento e come si calcola:
Momento sismico: è il rapporto tra l'area interessata dal fagliamento, il modulo di rigidità, e lo spostamento medio lungo la faglia della zona di rottura (si calcola tramite meccanismo focale).
Ed infine chiarimento su rapporto logaritmico tra un grado Richter, il successivo, e le oscillazioni del terreno:
Tramite relazioni matematiche logaritmiche ci sono delle relazioni che, associano ad ogni magnitudo, una specifica energia tipica di un certo evento.
(Tale relazione ci permette il passaggio da un ordine di magnitudo all'altro dei 3 precedentemente descritti).
Per ogni incremento di magnitudo di una unità avremo un incremento in ENERGIA pari a 27.5 volte!
Ciò proseguendo, vuol dire che, per far crescere il movimento del terreno in ampiezza di un fattore 10, l'energia deve aumentare di 27.5 volte! Questa è la correlazione che vige tra un'unità Richter e la successiva, l'energia sprigionata da un terremoto, il movimento in ampiezza del terreno ed il tanto discusso fattore 10.
:bye:
-La magnitudo da una misura dell'energia sprigionata dall'ipocentro
-E' una misura fisica, strumentale
Concetto fisico:
Basata su specifiche misure dell'ampiezza delle onde sismiche ad una certa distanza dall'epicentro mediante sismometri. (Basate sull'ampiezza delle onde P).
La Magnitudo può essere espressa in vari modi:
1- In relazione alle onde di volume (S e P)
2- In relazione alle onde di superficie (Rayleigh)
3- Magnitudo del momento (per i terremoti più forti)
Se vi interessa posso scrivervi come si calcolano anche le prime 2, per ora riporto cos'è di preciso la magnitudo del momento e come si calcola:
Momento sismico: è il rapporto tra l'area interessata dal fagliamento, il modulo di rigidità, e lo spostamento medio lungo la faglia della zona di rottura (si calcola tramite meccanismo focale).
Ed infine chiarimento su rapporto logaritmico tra un grado Richter, il successivo, e le oscillazioni del terreno:
Tramite relazioni matematiche logaritmiche ci sono delle relazioni che, associano ad ogni magnitudo, una specifica energia tipica di un certo evento.
(Tale relazione ci permette il passaggio da un ordine di magnitudo all'altro dei 3 precedentemente descritti).
Per ogni incremento di magnitudo di una unità avremo un incremento in ENERGIA pari a 27.5 volte!
Ciò proseguendo, vuol dire che, per far crescere il movimento del terreno in ampiezza di un fattore 10, l'energia deve aumentare di 27.5 volte! Questa è la correlazione che vige tra un'unità Richter e la successiva, l'energia sprigionata da un terremoto, il movimento in ampiezza del terreno ed il tanto discusso fattore 10.
:bye:
Titolo: Re: L'Aquila: C'è Chi Aveva Previsto Tutto?
Il quotidiano La Repubblica pubblica frammenti del verbale della riunione del 31 marzo all'Aquila, dove la Commissione Grandi Rischi presieduta dal Prof. Franco Barberi, escludeva qualsiasi rischio per lo sciame sismico in atto e invitava le autorità locali (Regione, Prefetture, Province, Comuni) a tranquillizzare la popolazione.
l'articolo di Repubblica.it
A mio giudizio questo è un fatto di assoluta gravità, ed è molto lontano dal concetto di prevenzione che si è tentato di spiegare in queste pagine ed anche in contrapposizione con quello che più volte la Protezione Civile ha ribadito, ovvero PREVENZIONE e MESSA IN SICUREZZA della popolazione.
Quello che sostiene "Fili" ed anche altri sulla necessità di costruire secondo norme antisimiche è corretto, assolutamente condivisibile, ma lo stato attuale del patrimonio edilizio nelle aree ad elevato rischio sismico è ben diversa e finchè permarrà tale situazione, non si può sottovalutare in maniera così superficiale alcun evento sismico, tanto meno uno "sciame" di tale portata.
Esiste una mappatura dettagliata della simicità del territorio italiano, esiste un censimento altrettanto dettagliato della tipologia degli edifici esistenti, tanto che la Protezione Civile è in grado di fare una stima dettagliata dei danni attesi e delle vittime in relazione alla magnitudo del terremoto in qualsiasi regione d'Italia.
Allora ci vuole tanto a mettere in sicurezza la gente che vive in edifici insicuri?
Esiste perarltro una normativa ben precisa su cosa devono fare gli enti locali in base alla tipologia di rischio del proprio territorio, ovvero individuare le aree di emergenze e predisporle per accogliere la popolazione, informare la cittadinanza sui rischi delle calamità naturali, fare esercitazioni periodiche, organizzare i gruppi di protezione civile comunale o intercomunale, etc ...
Tutto ciò viene spesso ignorato per negligenza e per mancanza di fondi.
E finchè l'intero patrimonio edilizio pubblico e privato non sarà costruito o ristrutturato con rigide norme antisimiche, quella della prevenzione rimane l'unica strada percorribile per salvare le vite umane.
l'articolo di Repubblica.it
A mio giudizio questo è un fatto di assoluta gravità, ed è molto lontano dal concetto di prevenzione che si è tentato di spiegare in queste pagine ed anche in contrapposizione con quello che più volte la Protezione Civile ha ribadito, ovvero PREVENZIONE e MESSA IN SICUREZZA della popolazione.
Quello che sostiene "Fili" ed anche altri sulla necessità di costruire secondo norme antisimiche è corretto, assolutamente condivisibile, ma lo stato attuale del patrimonio edilizio nelle aree ad elevato rischio sismico è ben diversa e finchè permarrà tale situazione, non si può sottovalutare in maniera così superficiale alcun evento sismico, tanto meno uno "sciame" di tale portata.
Esiste una mappatura dettagliata della simicità del territorio italiano, esiste un censimento altrettanto dettagliato della tipologia degli edifici esistenti, tanto che la Protezione Civile è in grado di fare una stima dettagliata dei danni attesi e delle vittime in relazione alla magnitudo del terremoto in qualsiasi regione d'Italia.
Allora ci vuole tanto a mettere in sicurezza la gente che vive in edifici insicuri?
Esiste perarltro una normativa ben precisa su cosa devono fare gli enti locali in base alla tipologia di rischio del proprio territorio, ovvero individuare le aree di emergenze e predisporle per accogliere la popolazione, informare la cittadinanza sui rischi delle calamità naturali, fare esercitazioni periodiche, organizzare i gruppi di protezione civile comunale o intercomunale, etc ...
Tutto ciò viene spesso ignorato per negligenza e per mancanza di fondi.
E finchè l'intero patrimonio edilizio pubblico e privato non sarà costruito o ristrutturato con rigide norme antisimiche, quella della prevenzione rimane l'unica strada percorribile per salvare le vite umane.
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