#1 Adriano Mar 04 Dic, 2012 12:14
Questo è un mio intervento su un altro forum...nonostante sia ormai datato  vorrei porre il problema anche qui. Faccio un piccolo aggiornamento oltre l'intervento seguente.
Riguardo la situazione in essere,vorrei fare una premessa, metodologica, dato che il metodo è antecedente alle disquisizioni di ogni disciplina.
Premettendo che il NAM, non è in modo più assoluto raffigurabile con l'Essere Parmenideo, Essenza del Mondo. Il NAM è solamente un parametro che va integrato con altri, il quale, come altri,può avere una importanza maggiore o minore a seconda della situazione/contestualizzazione. Sappiamo bene quanto le rivoluzioni siano nate dal basso, mentre penso alle vignette rivoluzionarie francesi del 1789 o giù di li. Sappiamo altresì, quanto nelle dinamiche sociali e storiche vi è un'interazione di fattori i quali hanno un diverso peso; sta a noi capirne le interazioni.
Nella scienza, parlo da profano (se non si fosse capito), dato che non frequento un corso di studi di tipo scientifico, ma da quello che ho imparato, nel leggere i vostri interventi e anche alcune dispense, posso affermare che nell'ambito atmosferico ciò che è maggiormente importante, è il feedback. Ricordiamo il feedback per le Ssta, ma dobbiamo anche ricordare il feedback tropo strato, perchè non esiste un solo "vettore" dall'alto verso il basso bensì anche il contrario.
Detto questo, mi sembra un'assurdità porre al centro del mondo il NAM, perchè è fin troppo chiaro che le waves troposferiche si diano da fare in modo importante. Lavorano bene ai fianchi del VP già ora;
http://picturepush.com/public/11433189
Ho voluto annotare l'importanza della wave pacifica, che come già detto da matteo (repetita iuvant) darà il beneplacito dei forcing troposferici.
http://picturepush.com/public/11433203
Avrà luogo un blocco ad est che contribuirà a destabilizzare il mediterraneo, in modo convincente, aria nord-atlantica con chiusura artica...
http://picturepush.com/public/11433213
Eul e poi...? beh se il cooling avesse importanza, dato che secondo Martineau la soglia è stata raggiunta qualche giorno fa, dando per buona la discesa dei GPT anche in tropo, dovremmo avere già i primi effetti tra qualche giorno, ma a me non pare il caso di scervellarsi a cercare run che possano compiacere lo schema famosissimo NAM+,in quanto sono presenti minimo quelli con Vpt "strecchato" e disarticolato, mentre se non si è contenti si può cercare anche lo split, presente anch'esso, basta dare un'occhiata a gfs 06z.
Dunque tornando ai piani alti si evidenzia un approfondimento ecc ecc ecc....ma... VP ancora ellittico.
Ma ai piani bassi c'è una persistenza mica da ridere.
http://picturepush.com/public/11433336
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#2 Adriano Mar 04 Dic, 2012 12:22
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#3 marvel Mar 04 Dic, 2012 14:48
Perfetto!
Appena posso intervengo nella discussione.
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#4 Fili Gio 10 Gen, 2013 14:21
una cosa vorrei capire:
da quanto sostengono Marvel e gli altri esperti di stratosfera, il MMW andrebbe a formare un HP sulle zone polari in stratosfera, che poi DOVREBBE riuscire a fare altrettanto anche in troposfera. Ergo, bilobazione del VP (lobo asiatico e lobo canadese) con moto antizonale e retrogressione del lobo asiatico verso l'Europa. Giusto???
OK, se ho capito questo punto, MI ASPETTO (qualora fosse) un'azione del lobo del VP (quindi BASSA PRESSIONE) verso l'Europa. Il freddo dovrebbe venire in questo modo, favorito da un collegamento tra HP atlantico e HP Polare.
...la domanda è: QUALORA IL FREDDO (ad esempio a Febbraio come lo scorso anno) venisse da un'eventuale espansione dell' HP termico russo (ora morto e sepolto)... si potrebbe sempre asserire che la causa scatenante è stato il MMW? Quello è un HP...non è il lobo del VP in moto antizonale!
mi sembrerebbe un'incongruenza in termini...non so se mi sono spiegato!
grazie a chi risponderà...
Ultima modifica di Fili il Gio 10 Gen, 2013 14:22, modificato 1 volta in totale
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#5 marvel Gio 10 Gen, 2013 23:51
una cosa vorrei capire:
da quanto sostengono Marvel e gli altri esperti di stratosfera, il MMW andrebbe a formare un HP sulle zone polari in stratosfera, che poi DOVREBBE riuscire a fare altrettanto anche in troposfera. Ergo, bilobazione del VP (lobo asiatico e lobo canadese) con moto antizonale e retrogressione del lobo asiatico verso l'Europa. Giusto???
OK, se ho capito questo punto, MI ASPETTO (qualora fosse) un'azione del lobo del VP (quindi BASSA PRESSIONE) verso l'Europa. Il freddo dovrebbe venire in questo modo, favorito da un collegamento tra HP atlantico e HP Polare.
...la domanda è: QUALORA IL FREDDO (ad esempio a Febbraio come lo scorso anno) venisse da un'eventuale espansione dell' HP termico russo (ora morto e sepolto)... si potrebbe sempre asserire che la causa scatenante è stato il MMW? Quello è un HP...non è il lobo del VP in moto antizonale!
mi sembrerebbe un'incongruenza in termini...non so se mi sono spiegato!
grazie a chi risponderà...
L'anno scorso, proprio a febbraio, un forumista che ora non è più tra noi (per sua scelta, non certo per decesso, per carità  ), fece il tuo stesso errore. (andate anche a riprendere il topic)
L'errore, causato da una non corretta lettura delle carte, consisteva nel non essersi accorto che, come avevano invece ben visto i meteorologi del centro funzionale, l'irruzione dello scorso anno poté accadere grazie ad uno sprofondamento verso sud di una saccatura del Vortice Polare scesa fin sopra all'Europa Centrale, in grado di innescare la depressione che poi attrasse l'aria fredda.
Inoltre il Vortice Polare è un vortice di bassa pressione in quota, e non al suolo, che può pilotare basse pressioni al suolo, ma che spesso "si accompagna" proprio all'anticiclone termico.
Antizonalità in quota e anticicloni termici al suolo, sono un'accoppiata normale per le grandi irruzioni di aria fredda... anche perché l'anticiclone termico non è altro che aria molto fredda accumulatasi al suolo con una depressione in quota.
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#6 Fili Ven 11 Gen, 2013 00:21
Inoltre il Vortice Polare è un vortice di bassa pressione in quota, e non al suolo, che può pilotare basse pressioni al suolo, ma che spesso "si accompagna" proprio all'anticiclone termico.
Antizonalità in quota e anticicloni termici al suolo, sono un'accoppiata normale per le grandi irruzioni di aria fredda... anche perché l'anticiclone termico non è altro che aria molto fredda accumulatasi al suolo con una depressione in quota. 
...a quale quota sarebbe questa depressione? Mi sta bene che l' HP termico è pellicolare, ma a Febbraio non c'era nessuna saccatura collegata a nessun lobo del VP, me lo ricordo benissimo perchè feci io l'analisi iniziale sul peggioramento in arrivo.
Quello era un' HP termico, che ha pilotato aria fredda sul mediterraneo, attirata da una banale depressione atlantica. Non c'erano HP polari o lobi a zonzo per l'Eurasia... ne al suolo ne in quota
poi se non ricordo male (correggimi) non ci fu alcun particolare riscaldamento stratosferico in Gennaio no? O almeno non ricordo nessun fermento particolare come in questi giorni...eppure venne giù il mondo!
Ultima modifica di Fili il Ven 11 Gen, 2013 00:22, modificato 1 volta in totale
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#7 Icestorm Ven 11 Gen, 2013 01:01
Inoltre il Vortice Polare è un vortice di bassa pressione in quota, e non al suolo, che può pilotare basse pressioni al suolo, ma che spesso "si accompagna" proprio all'anticiclone termico.
Antizonalità in quota e anticicloni termici al suolo, sono un'accoppiata normale per le grandi irruzioni di aria fredda... anche perché l'anticiclone termico non è altro che aria molto fredda accumulatasi al suolo con una depressione in quota. 
...a quale quota sarebbe questa depressione? Mi sta bene che l' HP termico è pellicolare, ma a Febbraio non c'era nessuna saccatura collegata a nessun lobo del VP, me lo ricordo benissimo perchè feci io l'analisi iniziale sul peggioramento in arrivo.
Quello era un' HP termico, che ha pilotato aria fredda sul mediterraneo, attirata da una banale depressione atlantica. Non c'erano HP polari o lobi a zonzo per l'Eurasia... ne al suolo ne in quota
poi se non ricordo male (correggimi) non ci fu alcun particolare riscaldamento stratosferico in Gennaio no? O almeno non ricordo nessun fermento particolare come in questi giorni...eppure venne giù il mondo! 
Non voglio entrare nel nocciolo della vostra discussione ma mi aggancio alla tua domanda (più che lecita). Come mai dici che l'anno scorso venne giù tutto ugualmente nonostante non ci fu un forcing stratosferico devastante? Riagganciandomi anche a ciò che dissi l'altro ieri quindi...come mai associ il fatto che l'anno scorso arrivò il gelo anche senza uno stratwarming evidente? Eppure non mi sembra che sia scritto da nessuna parte che un riscaldamento stratosferico debba forzatamente portare freddo eccezionale sull'Italia... Non so se mi sono spiegato, se si coglie il senso della mia osservazione..
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#8 Fili Ven 11 Gen, 2013 01:09
Inoltre il Vortice Polare è un vortice di bassa pressione in quota, e non al suolo, che può pilotare basse pressioni al suolo, ma che spesso "si accompagna" proprio all'anticiclone termico.
Antizonalità in quota e anticicloni termici al suolo, sono un'accoppiata normale per le grandi irruzioni di aria fredda... anche perché l'anticiclone termico non è altro che aria molto fredda accumulatasi al suolo con una depressione in quota. 
...a quale quota sarebbe questa depressione? Mi sta bene che l' HP termico è pellicolare, ma a Febbraio non c'era nessuna saccatura collegata a nessun lobo del VP, me lo ricordo benissimo perchè feci io l'analisi iniziale sul peggioramento in arrivo.
Quello era un' HP termico, che ha pilotato aria fredda sul mediterraneo, attirata da una banale depressione atlantica. Non c'erano HP polari o lobi a zonzo per l'Eurasia... ne al suolo ne in quota
poi se non ricordo male (correggimi) non ci fu alcun particolare riscaldamento stratosferico in Gennaio no? O almeno non ricordo nessun fermento particolare come in questi giorni...eppure venne giù il mondo! 
Non voglio entrare nel nocciolo della vostra discussione ma mi aggancio alla tua domanda (più che lecita). Come mai dici che l'anno scorso venne giù tutto ugualmente nonostante non ci fu un forcing stratosferico devastante? Riagganciandomi anche a ciò che dissi l'altro ieri quindi...come mai associ il fatto che l'anno scorso arrivò il gelo anche senza uno stratwarming evidente? Eppure non mi sembra che sia scritto da nessuna parte che un riscaldamento stratosferico debba forzatamente portare freddo eccezionale sull'Italia... Non so se mi sono spiegato, se si coglie il senso della mia osservazione..
io intendevo dire che l'anno scorso avemmo la "quintessenza" del moto retrogrado ed antizonale, senza alcuno sconquasso (Marvel mi aiuti) stratosferico... io non ricordo nemmeno particolari posts su riscaldamenti strato e conseguenti previsioni di moti antizonali. Ricordo anzi che a metà gennaio nel forum prevaleva il pessimismo più assoluto!
Questo per dire che la stratosfera è sicuramente condizione utile, ma non necessaria alla previsione dei moti antizonali...che possono avvenire comunque, in barba alle dinamiche stratosferiche
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#9 Icestorm Ven 11 Gen, 2013 02:00
Inoltre il Vortice Polare è un vortice di bassa pressione in quota, e non al suolo, che può pilotare basse pressioni al suolo, ma che spesso "si accompagna" proprio all'anticiclone termico.
Antizonalità in quota e anticicloni termici al suolo, sono un'accoppiata normale per le grandi irruzioni di aria fredda... anche perché l'anticiclone termico non è altro che aria molto fredda accumulatasi al suolo con una depressione in quota. 
...a quale quota sarebbe questa depressione? Mi sta bene che l' HP termico è pellicolare, ma a Febbraio non c'era nessuna saccatura collegata a nessun lobo del VP, me lo ricordo benissimo perchè feci io l'analisi iniziale sul peggioramento in arrivo.
Quello era un' HP termico, che ha pilotato aria fredda sul mediterraneo, attirata da una banale depressione atlantica. Non c'erano HP polari o lobi a zonzo per l'Eurasia... ne al suolo ne in quota
poi se non ricordo male (correggimi) non ci fu alcun particolare riscaldamento stratosferico in Gennaio no? O almeno non ricordo nessun fermento particolare come in questi giorni...eppure venne giù il mondo! 
Non voglio entrare nel nocciolo della vostra discussione ma mi aggancio alla tua domanda (più che lecita). Come mai dici che l'anno scorso venne giù tutto ugualmente nonostante non ci fu un forcing stratosferico devastante? Riagganciandomi anche a ciò che dissi l'altro ieri quindi...come mai associ il fatto che l'anno scorso arrivò il gelo anche senza uno stratwarming evidente? Eppure non mi sembra che sia scritto da nessuna parte che un riscaldamento stratosferico debba forzatamente portare freddo eccezionale sull'Italia... Non so se mi sono spiegato, se si coglie il senso della mia osservazione..
io intendevo dire che l'anno scorso avemmo la "quintessenza" del moto retrogrado ed antizonale, senza alcuno sconquasso (Marvel mi aiuti) stratosferico... io non ricordo nemmeno particolari posts su riscaldamenti strato e conseguenti previsioni di moti antizonali. Ricordo anzi che a metà gennaio nel forum prevaleva il pessimismo più assoluto!
Questo per dire che la stratosfera è sicuramente condizione utile, ma non necessaria alla previsione dei moti antizonali...che possono avvenire comunque, in barba alle dinamiche stratosferiche 
E con questo? Mi pare una mezza scoperta dell'acqua calda...  da come poni la domanda pare che l'antizonalità e relative retrogressioni debbano capitare solo se c'è uno stratwarming...altrimenti senza quest'ultimo non è possibile nessuna corrente antizonale su tutto l'emisfero nord.
Per piacere Fili famme un favore...se non te piace l'argomento / non lo supporti / non credi sia essenziale / ecc ecc ecc, chiudi questa pagina ed apri i topic in cui ti piace parlare... E' brutto sia per la tua persona, che per chi ti legge, osservare sempre discussioni volte, come si può dire, ad asserire che le dinamiche stratosferiche siano quanto di più sbagliato e fuorviante ai tempi moderni.
Non ci serve un pinco pallino per dire "no non è così", "no non funziona cosà", "no l'anno scorso c'è stata antizonalità senza stratwarming" ecc.
Queste cose le sanno già tutti senza che le rimarchi, anche perchè mi pare che te e pochi altri, se non solamente tu, ancora associate lo stratwarming col freddo sull'Italia, o con l'antizonalità. Pare che senza lo stratwarming le correnti orientali non siano possibili su questo pianeta...come se le correnti circolanti in senso orario in assenza di stratwarming non potessero accadere...  Ti rendi conto di che battaglia stai portando avanti? La definirei insensata.
Il bello però...è che per alcuni...è così tanto difficile rimanere esterni a questo topic...ce n'è uno delle lamentele, vai a scrivere li, ne guadagnerà la leggibilità di chi vuol interessarsi ai topic degli "esperti" in materia.
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#10 marvel Ven 11 Gen, 2013 09:47
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Ultima modifica di marvel il Ven 11 Gen, 2013 09:48, modificato 1 volta in totale
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#12 Fili Ven 11 Gen, 2013 10:48
appunto: rileggi pagina 6 e pagina 7 di quel topic. Intercorre un lasso temporale di 13 giorni tra le due pagine: ergo...notizie dalla stratosfera zero.
Tu stesso in data 13 gennaio dici che "Finché non parte un vero impulso in grado di provocare un Major... con i minor gli effetti saranno limitati... Alcune premesse fanno pensare che arriverà un Major, ma non v'è certezza..."
eppure appena due settimane dopo gli effetti sono stati tutto meno che limitati.
Marco io non metto becco per fare polemica, mi pare che sto cercando CON I FATTI di fare capire (a me, oh sarò limitato  , ma spero anche ad altri) certe cose. Sei tu che dici che io mi sono fissato col fatto che stratwarming=freddo sull'Italia eccetera eccetera. Non io.
Comunque io volevo solamente CAPIRE quest'anno, con i movimenti in atto alle alte quote, DA DOVE dovesse arrivare eventualmente un'ondata fredda IN EUROPA (IN EUROPA). Mi aspetto una dinamica ben precisa indotta da un MMW, che ad oggi i modelli non inquadrano.
Non c'è bisogno proprio di fare sempre polemica (se vuoi rispondimi in privato, ciao!!!)
Ultima modifica di Fili il Ven 11 Gen, 2013 10:50, modificato 2 volte in totale
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#13 marvel Ven 11 Gen, 2013 11:06
appunto: rileggi pagina 6 e pagina 7 di quel topic. Intercorre un lasso temporale di 13 giorni tra le due pagine: ergo...notizie dalla stratosfera zero.
Tu stesso in data 13 gennaio dici che "Finché non parte un vero impulso in grado di provocare un Major... con i minor gli effetti saranno limitati... Alcune premesse fanno pensare che arriverà un Major, ma non v'è certezza..."
eppure appena due settimane dopo gli effetti sono stati tutto meno che limitati.
Marco io non metto becco per fare polemica, mi pare che sto cercando CON I FATTI di fare capire (a me, oh sarò limitato  , ma spero anche ad altri) certe cose. Sei tu che dici che io mi sono fissato col fatto che stratwarming=freddo sull'Italia eccetera eccetera. Non io.
Comunque io volevo solamente CAPIRE quest'anno, con i movimenti in atto alle alte quote, DA DOVE dovesse arrivare eventualmente un'ondata fredda IN EUROPA (IN EUROPA). Mi aspetto una dinamica ben precisa indotta da un MMW, che ad oggi i modelli non inquadrano.
Non c'è bisogno proprio di fare sempre polemica (se vuoi rispondimi in privato, ciao!!!) 
Sbagli, infatti nella pagina successiva dico:
L'impulso stratosferico attualmente in atto dai 10HPA in su, si sta rivelando più potente del previsto.
Non solo, ora ne viene prevista la propagazione fino ai 30HPa.
Tale situazione produrrebbe una tenaglia di HP in grado di spremere il VPS- VP verso l'Europa, con split e lobo minore in direzione opposta.
Come sapete il VP è una depressione in quota, quindi dovrebbe riuscire a scorrere sopra all' HP termica russa, scivolando verso sw...

Tra l'altro sempre a pagina 6 c'è un articolo a firma Guido Guidi, riportato da Gubbiomet, che descriveva le potenzialità del minor in atto.
Io steso a pagina 8 parlo prima di un'improvviso nuovo impulso stratosferico e delle sue conseguenze, dicendomi sorpreso per la rapidità stessa della diffusione.
Poi passo a descrivere mappe "apocalittiche"
Anche questo episodio serve a farci capire quanto la stratosfera possa influire sulle dinamiche troposferiche, anche in assenza di eventi estremi ESEs , come un MMW!
Anche io, distratto dai fenomeni "terreni", solo ora mi sono aggiornato sull'evoluzione stratosferica che parla di SPLIT stratosferico a 30HPa (la quota più importante quando si parla di coupling con la troposfera), il bello è che lo split polare, su un VP già molto provato ed adagiato tra Canada, Europa e Russia, subirà un forcing a tenaglia dall' HP tra Alaska e Aleutine e dall' HP Atlantico che porterà un HP a ponte sul Polo, in grado di imprimere una nuova e corposa spinta antizonale al Nucleo siberiano...
Possibili conseguenze:
1) flusso zonale bloccato fino a data da destinarsi (probabilmente non prima della fine di febbraio)
2) reiterazione del flusso freddo continentale sull'Europa, con facile e probabile matrimonio tra HP atlantico proteso verso nord e l' HP termico russo (Ponte di Voejkov)
3) nuovo ed incisiva componente di spinta siberiana tra 10 gg o poco più.
Ma senza spingerci a fare previsioni tanto ardite, "accontentiamoci" della mancanza del flusso zonale e, eventualmente, della possibilità di fantasticare su un apporto umido generato da un basso atlantico in interazione con l'aria gelida continentale.

Rifiutarsi di accettare l'esistenza di questa interazione, significa procedere con i paraocchi, restare nel medioevo della meteorologia, ma la scienza evolve e nuove scoperte e correlazioni si aggiungono di continuo.
E con questo ritengo chiusa questa parentesi che, come scritto nell'introduzione del topic, esula dai contenuti specifici del topic stesso.
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Ultima modifica di marvel il Ven 11 Gen, 2013 12:58, modificato 3 volte in totale
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#14 Fili Ven 11 Gen, 2013 13:15
Sbagli, infatti nella pagina successiva dico:
L'impulso stratosferico attualmente in atto dai 10HPA in su, si sta rivelando più potente del previsto.
Non solo, ora ne viene prevista la propagazione fino ai 30HPa.
Tale situazione produrrebbe una tenaglia di HP in grado di spremere il VPS- VP verso l'Europa, con split e lobo minore in direzione opposta.
Come sapete il VP è una depressione in quota, quindi dovrebbe riuscire a scorrere sopra all' HP termica russa, scivolando verso sw...

Tra l'altro sempre a pagina 6 c'è un articolo a firma Guido Guidi, riportato da Gubbiomet, che descriveva le potenzialità del minor in atto.
Io steso a pagina 8 parlo prima di un'improvviso nuovo impulso stratosferico e delle sue conseguenze, dicendomi sorpreso per la rapidità stessa della diffusione.
Poi passo a descrivere mappe "apocalittiche"
Anche questo episodio serve a farci capire quanto la stratosfera possa influire sulle dinamiche troposferiche, anche in assenza di eventi estremi ESEs , come un MMW! 
ne parli il 26 gennaio... la mia MODESTA ANALISI TROPOSFERICA risale al 20 gennaio...come funziona?
poi tra l'altro parli di dinamiche stratosferiche potenzialmente devastanti per tutto febbraio... dal 15 invece è sbocciata la primavera sull'Europa
io sono d'accordo che IN QUALCHE CASO il tempo alle latitudini europee viene influenzato da dinamiche stratosferiche, ma in molti casi non è così e soprattutto lo strumento stratosfera è utile esattamente nella stessa percentuale dello strumento TROPO per gli OUTLOOK VLR... cioè niente, o quasi.
Ed ho voluto dimostrarlo con questo esempio (almeno non mi dite che chiacchiero senza apportare didattica)
Senza polemica, solo per didattica e solo per chiarire la mia idea (che non è detto sia quella giusta, ci mancherebbe)
Ultima modifica di Fili il Ven 11 Gen, 2013 13:18, modificato 2 volte in totale
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#15 Fili Lun 14 Gen, 2013 22:57
dato che non mi ritengo ne stupido, ne ottuso, voglio pubblicare questo articolo di Mauro Meloni, editorialista di www.meteogiornale.it, che dice la sua a riguardo dello SW e delle sue conseguenze.
INCOGNITE SULL'EVOLUZIONE DI GENNAIO - Mai come in questo periodo ci si trova di fronte a forti difficoltà in campo previsionale sia sul medio e soprattutto lungo termine con continui ribaltoni, a causa di alcune dinamiche contrastanti sull'ipotesi più volte annunciata di un fine gennaio che potenzialmente poteva riservare scenari di grande gelo a livello emisferico. Da qualche settimana stiamo seguendo il tanto vituperato stratwarming (la cosiddetta miccia d'innesco che avrebbe dovuto sbriciolare il Vortice Polare in tutta la sua estensione alle varie quote, deviandone i nuclei rigidi verso le medie latitudini), che ormai ha raggiunto il culmine. Questo riscaldamento stratosferico, seppur così imponente, continua a mostrare una certa difficoltà a propagarsi verso la troposfera, con effetti ben più modesti delle aspettative al Vortice Polare troposferico, quel che più ci interessa in riferimento alla maggiore possibilità di incursioni d'aria gelida.
NAM NEGATIVO SOTTO I -3, MA NON BASTA - La North Anular Mode è un indice che ci fornisce un'idea dello stato d'intensità del Vortice Polare in base alle temperature misurate a tutte le quote dell'atmosfera . Studi molto accreditati riferiscono che quando l'indice è inferiore ad un valore di -3.0 (come si trova ora), il Vortice Polare Stratosferico risulta estremamente disturbato a causa d'iniezioni calde in stratosfera, si disunisce e il processo può espandersi fino ai livelli bassi della troposfera entro 30-60 giorni. Questo fenomeno getta le basi per frequenti discese fredde alle basse latitudini, in quanto sul Circolo Polare Artico la depressione viene soppiantata da figure anticicloniche. Per il momento questo riscaldamento stenta a spingersi verso la troposfera e lo vediamo chiaramente nel grafico in basso: sta avvenendo quello che si definisce "decoupling" (disaccoppiamento), con il disaccordo fra quel che avviene in stratosfera (riscaldamento) e ai piani troposferici (dove il Vortice Polare si mantiene relativamente più freddo e compatto).
VORTICE POLARE TROPOSFERICO NON CROLLA - L'immagine sopra mostra l'andamento del Vortice Polare nei piani bassi, attraverso l'indice d'oscillazione artica: l'indice è leggermente negativo, ma la tendenza non mostra quell'ulteriore crollo verticale, anche se resta molto incertezza. La fase rigida si sarebbe dovuta innescare per via del dislocamento dei noccioli gelidi del Vortice Polare a latitudini più basse del normale, con effetti fino alle medie latitudini in diverse zone del Nord Emisfero (non per forza sull'Italia o Europa, anche perchè molto dipende dall'onda anticiclonica atlantica). Attualmente sembrano quindi diminuire le quotazioni di una possibile e reiterata azione del grande gelo in vaste aree continentali boreali. Il freddo e la neve che avremo questa settimana sull'Italia non hanno nessun legame con le vicende dello stratwarming di cui abbiamo descritto e d'altronde non si attende alcun fenomeno di carattere davvero eccezionale.
ci tengo a rimarcare l'ultima parte, dato che per questo mio punto di vista sono stato "ripreso" da qualcuno.
Senza polemica, ma se si riportano articoli di Climatemonitor, penso di poter postare anche un altro punto di vista.
Ciao
Ultima modifica di Fili il Lun 14 Gen, 2013 23:01, modificato 2 volte in totale
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