#46 zeppelin Mer 01 Lug, 2015 12:01
Quest'anno per luglio si rischia la solita anomalia di 2-3 gradi positivi e molti diranno "è estate, è normale". No, non è normale, la normalità è (o meglio, ERA si può tranquillamente dire ormai) un'estate come quella del 2013 al limite, non certo un 2012 bis in tono leggermente minore.
Aspetta, qui credo stiamo sfuggendo dalla realtà con questi discorsi.
Cosa è che ti fa dire che questa estate sarà un 2012 bis in tono leggermente minore?
Niente per carità. Giugno è stato decisamente meno caldo che nel 2012. Ma luglio sta prendendo già quest'andazzo, arriveremo a metà mese tranquilli tranquilli con un'anomalia (anche a 850hpa senza andare a prendere le medie al suolo) di 3-4 gradi.
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#47 Cyborg Mer 01 Lug, 2015 12:17
Quest'anno per luglio si rischia la solita anomalia di 2-3 gradi positivi e molti diranno "è estate, è normale".
Detto il 1 Luglio è da veggenti... dai su stiamo un po' tranquilli, dicevi la stessa cosa di Giugno.
Poi magari alla fine sarà così, ma queste sono paranoie, per quanto ne sappiamo ora la seconda metà del mese è ancora tutta da scoprire. Poi lo sanno tutti che in questi anni anni le estati sono sempre sopramedia rispetto alla "normalità" 70-00, quello non meraviglia più. Siamo in un periodo un po' più caldo ok... ma la vita va avanti lo stesso
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#48 zeppelin Mer 01 Lug, 2015 12:24
Quest'anno per luglio si rischia la solita anomalia di 2-3 gradi positivi e molti diranno "è estate, è normale".
Detto il 1 Luglio è da veggenti... dai su stiamo un po' tranquilli, dicevi la stessa cosa di Giugno.
Poi magari alla fine sarà così, ma queste sono paranoie, per quanto ne sappiamo ora la seconda metà del mese è ancora tutta da scoprire. Poi lo sanno tutti che in questi anni anni le estati sono sempre sopramedia rispetto alla "normalità" 70-00, quello non meraviglia più. Siamo in un periodo un po' più caldo ok... ma la vita va avanti lo stesso 
Beh, giugno è finito comunque tra 1 e 2 gradi sopra le medie nelle nostre zone, sia quelle trentennali che le mie personali. Non è che abbia sbagliato poi così tanto no?!
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#49 Cyborg Mer 01 Lug, 2015 12:35
Quest'anno per luglio si rischia la solita anomalia di 2-3 gradi positivi e molti diranno "è estate, è normale".
Detto il 1 Luglio è da veggenti... dai su stiamo un po' tranquilli, dicevi la stessa cosa di Giugno.
Poi magari alla fine sarà così, ma queste sono paranoie, per quanto ne sappiamo ora la seconda metà del mese è ancora tutta da scoprire. Poi lo sanno tutti che in questi anni anni le estati sono sempre sopramedia rispetto alla "normalità" 70-00, quello non meraviglia più. Siamo in un periodo un po' più caldo ok... ma la vita va avanti lo stesso 
Beh, giugno è finito comunque tra 1 e 2 gradi sopra le medie nelle nostre zone, sia quelle trentennali che le mie personali. Non è che abbia sbagliato poi così tanto no?!
Ritorniamo allo stesso discorso... se uno prende le medie di riferimento, come ho detto anche prima, va quasi sul sicuro nel prevedere un'anomalia positiva in Italia. E sembra che a vedere un grado in più chissà quali danni e catastrofi succedano.
Ma la realtà dei fatti quale è stata? Che Giugno è stato un mese normalissimo, con fasi calde e fresche, e anzi per come siamo abituati nella nostra epoca, anche un po' troppo fresco. (L'unico danno, almeno da queste parti, è stato che gli olivi in fiore hanno avuto un' allegagione scarsissima per via della pioggia e del fresco).
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#50 gubbiomet Mer 01 Lug, 2015 12:41
rilancio l'idea del topic su cosa sia (o sia stata) l'estate italiana ed umbra in particolare...viste le divergenze di opinioni ...sarebbe utile e scientifico.
Sintesi di un'estate italiana dalle caratteristiche "normali"
Tra temporali ed ondate di caldo.
L'alternanza tra i periodi di grande calura e gli episodi temporaleschi caratterizzano spesso l'estate sulla parte centro-settentrionale della nostra penisola. Altrove questi episodi di instabilità sono più rari, ma non mancano di tanto in tanto. Generalmente le ondate anticicloniche, sia di tipo atlantico (vedi il classico anticiclone delle Azzorre) sia il più temuto anticiclone sub-tropicale, perché apportatore di caldo insopportabile, hanno una durata che varia da una a due settimane circa dopodiché, un fronte freddo o una flessione nel campo della pressione, impone uno stop alla prosecuzione del caldo e del cielo sereno. I fronti freddi generalmente sfiorano le Alpi e scivolano, quando sono più tenaci, sul versante adriatico. In questi casi gran parte del nord Italia e delle regioni centrali vengono interessate da temporali anche intensi ma veloci, e poco dopo ritorna il bel tempo con temperature più basse rispetto a prima. I casi di rottura dopo un anticiclone di origine sub-tropicale, vedono spesso la depressione termica della penisola iberica innescare correnti sud-occidentali leggermente instabili. Questo tipo di tempo però può generare inistentemente una instabilità sui rilievi molto pronunciata, senza che si abbiano però sostanziali variazioni nel campo termico. In questi casi sono le regioni occidentali italiane ad essere interessate maggiormente da questo tipo di circolazione, mentre il versante adriatico risente ancora appieno della calura apportata dall'anticiclone sub-tropicale, con temperature elevatissime sull'angolo sud-est dell'Italia. Solo i fronti atlantici separano veramente due masse d'aria con caratteristiche molto diverse e sono quindi capaci, almeno per brevi periodi, di riportare il fresco. Le regioni meridionali italiane hanno invece un clima nettamente diverso e per certi versi affascinante. L'interazione del Mediterraneo con i fronti atlantici fa fare brutte figure ai modelli matematici che raramente sfornano previsioni troppo affidabili nella stagione calda. Nel periodo che va da giugno a settembre si vedono poche perturbazioni che riescono ad avvicinarsi al Mediterraneo e quando vi arrivano, spesso si tratta di code di fronti freddi molto attivi che riescono a portare soprattutto in quota il loro "carico" di aria relativamente fredda con una spiccata conformazione a V. Sia i passaggi frontali sul versante adriatico, sia le irruzioni ad ovest delle Alpi, fanno quasi sempre i conti con la rimonta anticiclonica che proviene da ovest, rimonta che espone l'Italia per motivi climatici a correnti da NE. Questo fa peristere sulle regioni meridionali una circolazione più fresca e instabile e che porta le maggiori probabilità di pioggia in una stagione che altrimenti sarebbe totalmente arida. I rari temporali che talvolta si verificano sul Meridione in caso di aria calda umida prefrontale e instabile (sempre riferiti alla stagione estiva e alla Sardegna, Sicilia, Calabria e Puglia) rappresentano la fenomenologia più spettacolare e violenta che il nostro Paese possa offrire. In sostanza al centro-sud la stagione estiva è realmente stabile e duratura e rappresenta, con le sue innumerevoli giornate di Sole e le temperature lontane dagli eccessi di altri Paesi (salvo per quest'anno N.d.R e per il 2003), un clima invidiato in tutto il mondo, al nord invece, la maggior umidità rende meno piacevoli le giornate estive, ma più frequenti sono le "interruzioni". Questo rappresenta lo schema di un'estate "da manuale", ma sappiamo che spesso le cose non vanno esattamente così, ma per chi si fa prendere dall'ansia se l'estate sarà la più fredda, la più calda o la più "normale", rispondiamo che sicuramente vedremo i temporali e soffriremo il caldo, quasi scherzando su un aspetto molto serio che rappresenta l'ultima sfida non ancora vinta dalla meteorologia moderna: la previsione stagionale.
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#51 daredevil71 Mer 01 Lug, 2015 12:57
rilancio l'idea del topic su cosa sia (o sia stata) l'estate italiana ed umbra in particolare...viste le divergenze di opinioni ...sarebbe utile e scientifico.
Sintesi di un'estate italiana dalle caratteristiche "normali"
Tra temporali ed ondate di caldo.
L'alternanza tra i periodi di grande calura e gli episodi temporaleschi caratterizzano spesso l'estate sulla parte centro-settentrionale della nostra penisola. Altrove questi episodi di instabilità sono più rari, ma non mancano di tanto in tanto. Generalmente le ondate anticicloniche, sia di tipo atlantico (vedi il classico anticiclone delle Azzorre) sia il più temuto anticiclone sub-tropicale, perché apportatore di caldo insopportabile, hanno una durata che varia da una a due settimane circa dopodiché, un fronte freddo o una flessione nel campo della pressione, impone uno stop alla prosecuzione del caldo e del cielo sereno. I fronti freddi generalmente sfiorano le Alpi e scivolano, quando sono più tenaci, sul versante adriatico. In questi casi gran parte del nord Italia e delle regioni centrali vengono interessate da temporali anche intensi ma veloci, e poco dopo ritorna il bel tempo con temperature più basse rispetto a prima. I casi di rottura dopo un anticiclone di origine sub-tropicale, vedono spesso la depressione termica della penisola iberica innescare correnti sud-occidentali leggermente instabili. Questo tipo di tempo però può generare inistentemente una instabilità sui rilievi molto pronunciata, senza che si abbiano però sostanziali variazioni nel campo termico. In questi casi sono le regioni occidentali italiane ad essere interessate maggiormente da questo tipo di circolazione, mentre il versante adriatico risente ancora appieno della calura apportata dall'anticiclone sub-tropicale, con temperature elevatissime sull'angolo sud-est dell'Italia. Solo i fronti atlantici separano veramente due masse d'aria con caratteristiche molto diverse e sono quindi capaci, almeno per brevi periodi, di riportare il fresco. Le regioni meridionali italiane hanno invece un clima nettamente diverso e per certi versi affascinante. L'interazione del Mediterraneo con i fronti atlantici fa fare brutte figure ai modelli matematici che raramente sfornano previsioni troppo affidabili nella stagione calda. Nel periodo che va da giugno a settembre si vedono poche perturbazioni che riescono ad avvicinarsi al Mediterraneo e quando vi arrivano, spesso si tratta di code di fronti freddi molto attivi che riescono a portare soprattutto in quota il loro "carico" di aria relativamente fredda con una spiccata conformazione a V. Sia i passaggi frontali sul versante adriatico, sia le irruzioni ad ovest delle Alpi, fanno quasi sempre i conti con la rimonta anticiclonica che proviene da ovest, rimonta che espone l'Italia per motivi climatici a correnti da NE. Questo fa peristere sulle regioni meridionali una circolazione più fresca e instabile e che porta le maggiori probabilità di pioggia in una stagione che altrimenti sarebbe totalmente arida. I rari temporali che talvolta si verificano sul Meridione in caso di aria calda umida prefrontale e instabile (sempre riferiti alla stagione estiva e alla Sardegna, Sicilia, Calabria e Puglia) rappresentano la fenomenologia più spettacolare e violenta che il nostro Paese possa offrire. In sostanza al centro-sud la stagione estiva è realmente stabile e duratura e rappresenta, con le sue innumerevoli giornate di Sole e le temperature lontane dagli eccessi di altri Paesi (salvo per quest'anno N.d.R e per il 2003), un clima invidiato in tutto il mondo, al nord invece, la maggior umidità rende meno piacevoli le giornate estive, ma più frequenti sono le "interruzioni". Questo rappresenta lo schema di un'estate "da manuale", ma sappiamo che spesso le cose non vanno esattamente così, ma per chi si fa prendere dall'ansia se l'estate sarà la più fredda, la più calda o la più "normale", rispondiamo che sicuramente vedremo i temporali e soffriremo il caldo, quasi scherzando su un aspetto molto serio che rappresenta l'ultima sfida non ancora vinta dalla meteorologia moderna: la previsione stagionale.
grazie...comunque intendevo un topic dedicato con medie, sintesi e quant'altro...ps sbaglio o l'articolo fa riferimento agli ultimi anni? diciamo 15??...sarebbe utile prendere in considerazione uno spettro ben più ampio....io che non ho vent'anni (  ) ho vissuto anni 70 e 80 ben diversi da questi ultimi 15 anni.
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#52 and1966 Mer 01 Lug, 2015 14:23
Spaghi 06 che vanno stabilizzandosi sulla + 20 sine die. Teniamoci forte ....sarà estate, sicuramente.
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#53 Fili Mer 01 Lug, 2015 14:36
ragazzi però...scusate ma, che palle questi riferimenti ai "bei tempi andati degli anni '70"...so' andati, basta!
viviamo nel contemporaneo, non nel passato. Il clima cambia, ed ora dobbiamo "arrenderci" al fatto che l'estate italiana è mediamente più calda di quella di 30 anni fa. Cosiccome gli inverni sono un po' più miti e un po' meno nevosi (forse).
E' inutile ogni santissima volta dire che siamo sopra media, che l'estate era meglio 35 anni fa, che 35 anni fa nevicava di più... è PERFETTAMENTE INUTILE.
Come dice giustamente Cyborg, la vita va avanti uguale. Siamo fortunati a vivere forse con il MIGLIORE CLIMA DEL MONDO, eppure troviamo il modo di lamentarci
Non abbiamo mai fenomeni estremi, mai troppo caldo, mai troppo freddo, mai alluvioni, mai uragani, mai tornado, mai siccità eccessive.
Il 99% della popolazione mondiale INVIDIA LETTERALMENTE il clima dell'Italia (specie quella centrale)... e noi (anzi, voi...io proprio no) stiamo qui a lamentarci? E basta
aggiungo: l'80% di noi lavora con l'aria condizionata o abita/lavora in collina oltre i 400 metri. Abbiamo piscine ovunque dove rilassarci e un bel mare a meno di 2 ore di distanza.
Pensate a chi il mare non lo ha mai visto, o chi (mi viene in mente la Spagna centrale tipo Madrid) soffre i 40/45 gradi ed il primo mare ce l'ha a 10 ore di macchina se va bene!!!
Lamentarsi del clima italiano secondo me è come andare a letto con Belen e lamentarsi perchè si suda...
Ultima modifica di Fili il Mer 01 Lug, 2015 14:40, modificato 1 volta in totale
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#54 daredevil71 Mer 01 Lug, 2015 15:23
ragazzi però...scusate ma, che palle questi riferimenti ai "bei tempi andati degli anni '70"...so' andati, basta!
viviamo nel contemporaneo, non nel passato. Il clima cambia, ed ora dobbiamo "arrenderci" al fatto che l'estate italiana è mediamente più calda di quella di 30 anni fa. Cosiccome gli inverni sono un po' più miti e un po' meno nevosi (forse).
E' inutile ogni santissima volta dire che siamo sopra media, che l'estate era meglio 35 anni fa, che 35 anni fa nevicava di più... è PERFETTAMENTE INUTILE.
Come dice giustamente Cyborg, la vita va avanti uguale. Siamo fortunati a vivere forse con il MIGLIORE CLIMA DEL MONDO, eppure troviamo il modo di lamentarci
Non abbiamo mai fenomeni estremi, mai troppo caldo, mai troppo freddo, mai alluvioni, mai uragani, mai tornado, mai siccità eccessive.
Il 99% della popolazione mondiale INVIDIA LETTERALMENTE il clima dell'Italia (specie quella centrale)... e noi (anzi, voi...io proprio no) stiamo qui a lamentarci? E basta
aggiungo: l'80% di noi lavora con l'aria condizionata o abita/lavora in collina oltre i 400 metri. Abbiamo piscine ovunque dove rilassarci e un bel mare a meno di 2 ore di distanza.
Pensate a chi il mare non lo ha mai visto, o chi (mi viene in mente la Spagna centrale tipo Madrid) soffre i 40/45 gradi ed il primo mare ce l'ha a 10 ore di macchina se va bene!!!
Lamentarsi del clima italiano secondo me è come andare a letto con Belen e lamentarsi perchè si suda... 
Senza offesa ma in Umbria 80% dei climatizzatore in fabbrica li hai visto solo tu...non tutti lavorano in ufficio ..piscina e mare non tutti se lo possono permettere ...inoltre non tutti hanno il tempo per andarci...ciò premesso vorrei solo far notare che l'agricoltura italiana intesa in senso largo (settore primario che fornisce cibo e fa lavorare tante persone) ha costruito il proprio sviluppo moderno proprio nei bei tempi andati degli anni 70 e che, nonostante migliorie tecniche e scientifiche necessita di climi temperati e non di sbalzi termici notevoli. Ripeto senza voler polemizzare con nessuno , ritengo le ondate di calore non consone con lo sviluppo economico agricolo, boschivo, zootecnico ecc ecc della nostra amata e vituperata patria.
Che queste ondate di calore si sono verificate prima del mitico decennio e se ne verificheranno altre (ahimè) lo so e ne sono conscio. Ma non si può paragonare l'agricoltura prima della meccanizzazione diffusa e gli effetti delle ondate di calore degli anni 30 o 50 senza tener conto de'antropizzazione, dello spopolamento delle campagne ecc.
scusate lo sfogo off topic
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#55 rob Mer 01 Lug, 2015 15:24
ragazzi però...scusate ma, che palle questi riferimenti ai "bei tempi andati degli anni '70"...so' andati, basta!
viviamo nel contemporaneo, non nel passato. Il clima cambia, ed ora dobbiamo "arrenderci" al fatto che l'estate italiana è mediamente più calda di quella di 30 anni fa. Cosiccome gli inverni sono un po' più miti e un po' meno nevosi (forse).
E' inutile ogni santissima volta dire che siamo sopra media, che l'estate era meglio 35 anni fa, che 35 anni fa nevicava di più... è PERFETTAMENTE INUTILE.
Come dice giustamente Cyborg, la vita va avanti uguale. Siamo fortunati a vivere forse con il MIGLIORE CLIMA DEL MONDO, eppure troviamo il modo di lamentarci
Non abbiamo mai fenomeni estremi, mai troppo caldo, mai troppo freddo, mai alluvioni, mai uragani, mai tornado, mai siccità eccessive.
Il 99% della popolazione mondiale INVIDIA LETTERALMENTE il clima dell'Italia (specie quella centrale)... e noi (anzi, voi...io proprio no) stiamo qui a lamentarci? E basta
aggiungo: l'80% di noi lavora con l'aria condizionata o abita/lavora in collina oltre i 400 metri. Abbiamo piscine ovunque dove rilassarci e un bel mare a meno di 2 ore di distanza.
Pensate a chi il mare non lo ha mai visto, o chi (mi viene in mente la Spagna centrale tipo Madrid) soffre i 40/45 gradi ed il primo mare ce l'ha a 10 ore di macchina se va bene!!!
Lamentarsi del clima italiano secondo me è come andare a letto con Belen e lamentarsi perchè si suda... 
Mi sembra normale, (medie più o meno rispettate a parte) fare dei confronti, altrimenti non si parla di niente se non di monotonia.
Riguardo all'inutilità è la medesima di quando in autunno / inizio inverno tu ti lamenti della scarsità di neve sulle Alpi e ripeti per almeno un paio di mesi.....
Infine che l'80% di noi lavora e vice in case con l'aria condizionata me sembra un po elevata....oppure frequento il 20 % di persone che come me non ne "usufruisce.
A Madrid andranno in piscina senza farsi 10 ore di macchina......
Comunque in generale siamo abituati a lamentarci per qualsiasi cosa noi Italiani.
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#56 Fili Mer 01 Lug, 2015 15:52
vabeh dai  allora lagne su lagne alla ricerca del clima perfetto anni '70! Forse, a forza de daje, qualcosa succede!
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#57 rob Mer 01 Lug, 2015 16:58
No no, lamentarsi non serve a nulla assolutamente, tanto non cambierebbe niente, anzi....
bisogna prenderla con filosofia tanto non è che il tempo cambia in funzione dei nostri desideri.
Io preferivo il tempo di una settimana fa, con belle giornate, sole e aria più fresca e meno umida.
Ma ora questo ce tocca e ce lo teniamo, meglio ora che a marzo o ottobre!
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#58 alias64 Mer 01 Lug, 2015 17:27
Gli anni 70 sono stati stupendi per tutto., ma a parte questo.dò ragione a fili solo sul fatto che ormai il clima è questo e questo dobbiamo prendere non cè piu ka vua di mezzo o caldo intenso...o instabile come l'anno scorso..inutile poi riguardo a chi lavora..al fresco., ci andrei cauto..co ke percentuali..comunque 10..15 giorni di caldo a luglio..ci sta..
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#59 daredevil71 Mer 01 Lug, 2015 18:16
Personalmente ritengo che lamentarsi non serva a nulla...anzi di fronte a fenomeni naturali come il clima è anche, passatemi il termine, un pochino sciocco....il mio approccio cerca di essere il + scientifico possibile. Ritengo naturale, anche per rompere la monotonia meteo , cercare di capire se ci siano nel medio lungo periodo segnali di cambiamento.
saluti a tutti
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