Cerchiamo di entrare nel dettaglio previsionale delle prossime 96 ore, per quanto possibile, grazie ai modelli che stamani sono tutti concordi nel vedere la traiettoria del nucleo artico in discesa dalla Nuova Zemljia, veicolato con moto retrogrado dall'ampia area anticiclonica formatasi sulla Scandinavia nei giorni precedenti. Che sia aria artica e non continentale ce lo dimostra la natura dello stesso: aria molto fredda in quota (fino a -38° a 500hPa sui Balcani), solo relativamente fredda alle medie quote (non sotto i -10° a 850hPa, sempre sui Balcani).
Chiaramente, trovandoci a fine Marzo, le potenzialità dell'evento stesso sono ovviamente ridotte rispetto al cuore della stagione invernale, ma vediamo di capire cosa potrebbe succedere. L'analisi è rivolta all'Umbria ed alle regioni vicine.
SABATO 21 MARZO: giornata inizialmente serena e molto mite, con massime ancora diffusamente prossime o di poco superiori ai 20 gradi un po' ovunque. Velature e nubi alte in arrivo da sud, durante il pomeriggio, a causa della risalita di un minimo depressionario dalla Tunisia. Non esclusa qualche sporadica goccia di pioggia.
DOMENICA 22 MARZO: tempo ancora "tranquillo" al mattino, con nubi sparse e temperature ancora sopra la media del periodo. Dal pomeriggio iniziano ad intensificare i venti da nord-est, ad iniziare dai settori Adriatici, per poi estendersi a tutte le restanti zone. L'aria si "ripulisce" da velature e foschie, crolla l'umidità sottovento alla dorsale, iniziano ad addensarsi nubi in banchi sull'Appennino. E' la cosiddetta "fase 1". Le prime precipitazioni sottoforma di neve si potranno avere, in Appennino, dalla notte su lunedì, con QN in rapido calo fino alla bassa collina.
LUNEDI' 23 MARZO: in questa fase saranno quasi impossibili sfondamenti consistenti dello stau sui versanti occidentali, al massimo qualche episodio di nevischio intermittente sulle zone più esposte. Nevicate più consistenti si avranno chiaramente sulla fascia compresa tra Gubbio e Nocera Umbra, notoriamente esposta alle correnti da nord-est. Precipitazioni più intense e continue sui versanti Adriatici: Romagna, Marche, Abruzzo, Molise saranno interessate da precipitazioni diffuse a tratti anche insistenti, con neve oltre 4/500 metri. E' il momento più freddo dell'irruzione, con termiche fino a -9° sulla Dorsale ad 850hPa. Fase di stau puro, senza contributo instabile in quota.
MARTEDI' 24 MARZO: condizioni simili al giorno precedente per le prime 12/15 ore della giornata. Dal pomeriggio inizia a manifestarsi il contributo perturbato in quota (fase 2), con il nucleo di aria molto fredda (-36°) ed instabile a 500hPa che fa il suo ingresso sull'Adriatico centrale e settentrionale. Nuclei temporaleschi (ASE) potranno formarsi con frequenza ed interessare le zone costiere romagnole, marchigiane, abruzzesi con episodi di neve tonda/nevischio/pioggia mista, mentre lo stau prenderebbe vigore supportato dalla vorticità in quota. Primi sfondamenti più consistenti posso ipotizzarli dal pomeriggio di martedì, via via più intensi durante la sera e notte su mercoledì. Bufere in Appennino a tutte le quote, e primi accumuli consistenti dalla collina, chiaramente più esposti i versanti adriatici, dove non si esclude qualche fiocco in prossimi delle coste.
MERCOLEDI' 25 MARZO: prime 8/12 ore con il "clou" dell'irruzione fredda: il nucleo artico retrogrado ha oramai sfondato sul centro Italia: lo stau avrebbe probabile vigore per interessare la pedemontana umbra con lievi accumuli, con un po' di fortuna anche di qualche centimetro: in questa fase favorite tutte le zone ad est del Tevere (Castello - Umbertide - Assisi - Foligno - Spoleto), ma non si escludono spolverate anche a Perugia, Todi, zona del Pievese/Orvietano. Qualche fiocco possibile anche a Terni. Le temperature (-5/-6 a 850, -33 a 500) saranno sufficienti a far nevicare a tutte le quote. Chiaramente laddove la precipitazione dovesse essere più continua, si avranno gli accumuli migliori. Nevicate a quote molto basse lungo tutto il versante adriatico, da Rimini al Gargano. Imbiancate San Marino, Urbino, Cagli, Fabriano, Camerino/Tolentino, Ascoli, Teramo e via via a scendere. Appennino sotto bufera.
Nel frattempo una depressione dal Marocco si muove rapidamente verso la Tunisia e la Sicilia: andrà ad agganciare il nucleo freddo presente sull'Italia centrale, facendo "perno" e richiamando correnti intense da est-sud-est sull'Italia (fase 3). Dal pomeriggio di mercoledì assisteremo ad una probabile intensificazione dei fenomeni su tutta la fascia adriatica ma con temperature in graduale rialzo, anche se localmente la neve potrebbe continuare a cadere a quote molto basse. Si entra in un range previsionale ancora un po' incerto. Ottima occasione comunque per precipitazioni estese ed abbondanti su tutto il versante Adriatico e la fascia Appenninica centro-meridionale. Precipitazioni più deboli possibili anche sul versante tirrenico.
GIOVEDI' 26 MARZO: continua l'afflusso di correnti tese da est-sudest sull'Italia, con precipitazioni ancora insistenti sui versanti esposti. Accumuli che sulle Adriatiche potrebbero essere anche ingenti, con ottimi apporti nevosi per l'Appennino oltre i 1000 metri. QN in graduale rialzo, ma mai oltre appunto i 1000 metri.
VENERDI' 27 MARZO: si va esaurendo l'azione del vortice ciclonico presente sul Sud Italia. Precipitazioni in graduale calo e ampie aperture. Temperature che rientrano nella media del periodo.
Non ho citato le gelate, perchè non penso ve ne saranno - intese come quelle potenzialmente dannose per l'agricoltura - saranno infatti sempre presenti o ventilazione o nuvolosità, e quando i cieli si apriranno le temperature saranno oramai nella media del periodo. Ottima notizia quindi.
Questo è quanto (secondo il mio modesto parere) per ora, seguiamo gli aggiornamenti, e vediamo come evolverà la situazione.
Chiaramente, trovandoci a fine Marzo, le potenzialità dell'evento stesso sono ovviamente ridotte rispetto al cuore della stagione invernale, ma vediamo di capire cosa potrebbe succedere. L'analisi è rivolta all'Umbria ed alle regioni vicine.
SABATO 21 MARZO: giornata inizialmente serena e molto mite, con massime ancora diffusamente prossime o di poco superiori ai 20 gradi un po' ovunque. Velature e nubi alte in arrivo da sud, durante il pomeriggio, a causa della risalita di un minimo depressionario dalla Tunisia. Non esclusa qualche sporadica goccia di pioggia.
DOMENICA 22 MARZO: tempo ancora "tranquillo" al mattino, con nubi sparse e temperature ancora sopra la media del periodo. Dal pomeriggio iniziano ad intensificare i venti da nord-est, ad iniziare dai settori Adriatici, per poi estendersi a tutte le restanti zone. L'aria si "ripulisce" da velature e foschie, crolla l'umidità sottovento alla dorsale, iniziano ad addensarsi nubi in banchi sull'Appennino. E' la cosiddetta "fase 1". Le prime precipitazioni sottoforma di neve si potranno avere, in Appennino, dalla notte su lunedì, con QN in rapido calo fino alla bassa collina.
LUNEDI' 23 MARZO: in questa fase saranno quasi impossibili sfondamenti consistenti dello stau sui versanti occidentali, al massimo qualche episodio di nevischio intermittente sulle zone più esposte. Nevicate più consistenti si avranno chiaramente sulla fascia compresa tra Gubbio e Nocera Umbra, notoriamente esposta alle correnti da nord-est. Precipitazioni più intense e continue sui versanti Adriatici: Romagna, Marche, Abruzzo, Molise saranno interessate da precipitazioni diffuse a tratti anche insistenti, con neve oltre 4/500 metri. E' il momento più freddo dell'irruzione, con termiche fino a -9° sulla Dorsale ad 850hPa. Fase di stau puro, senza contributo instabile in quota.

MARTEDI' 24 MARZO: condizioni simili al giorno precedente per le prime 12/15 ore della giornata. Dal pomeriggio inizia a manifestarsi il contributo perturbato in quota (fase 2), con il nucleo di aria molto fredda (-36°) ed instabile a 500hPa che fa il suo ingresso sull'Adriatico centrale e settentrionale. Nuclei temporaleschi (ASE) potranno formarsi con frequenza ed interessare le zone costiere romagnole, marchigiane, abruzzesi con episodi di neve tonda/nevischio/pioggia mista, mentre lo stau prenderebbe vigore supportato dalla vorticità in quota. Primi sfondamenti più consistenti posso ipotizzarli dal pomeriggio di martedì, via via più intensi durante la sera e notte su mercoledì. Bufere in Appennino a tutte le quote, e primi accumuli consistenti dalla collina, chiaramente più esposti i versanti adriatici, dove non si esclude qualche fiocco in prossimi delle coste.

MERCOLEDI' 25 MARZO: prime 8/12 ore con il "clou" dell'irruzione fredda: il nucleo artico retrogrado ha oramai sfondato sul centro Italia: lo stau avrebbe probabile vigore per interessare la pedemontana umbra con lievi accumuli, con un po' di fortuna anche di qualche centimetro: in questa fase favorite tutte le zone ad est del Tevere (Castello - Umbertide - Assisi - Foligno - Spoleto), ma non si escludono spolverate anche a Perugia, Todi, zona del Pievese/Orvietano. Qualche fiocco possibile anche a Terni. Le temperature (-5/-6 a 850, -33 a 500) saranno sufficienti a far nevicare a tutte le quote. Chiaramente laddove la precipitazione dovesse essere più continua, si avranno gli accumuli migliori. Nevicate a quote molto basse lungo tutto il versante adriatico, da Rimini al Gargano. Imbiancate San Marino, Urbino, Cagli, Fabriano, Camerino/Tolentino, Ascoli, Teramo e via via a scendere. Appennino sotto bufera.

Nel frattempo una depressione dal Marocco si muove rapidamente verso la Tunisia e la Sicilia: andrà ad agganciare il nucleo freddo presente sull'Italia centrale, facendo "perno" e richiamando correnti intense da est-sud-est sull'Italia (fase 3). Dal pomeriggio di mercoledì assisteremo ad una probabile intensificazione dei fenomeni su tutta la fascia adriatica ma con temperature in graduale rialzo, anche se localmente la neve potrebbe continuare a cadere a quote molto basse. Si entra in un range previsionale ancora un po' incerto. Ottima occasione comunque per precipitazioni estese ed abbondanti su tutto il versante Adriatico e la fascia Appenninica centro-meridionale. Precipitazioni più deboli possibili anche sul versante tirrenico.
GIOVEDI' 26 MARZO: continua l'afflusso di correnti tese da est-sudest sull'Italia, con precipitazioni ancora insistenti sui versanti esposti. Accumuli che sulle Adriatiche potrebbero essere anche ingenti, con ottimi apporti nevosi per l'Appennino oltre i 1000 metri. QN in graduale rialzo, ma mai oltre appunto i 1000 metri.

VENERDI' 27 MARZO: si va esaurendo l'azione del vortice ciclonico presente sul Sud Italia. Precipitazioni in graduale calo e ampie aperture. Temperature che rientrano nella media del periodo.
Non ho citato le gelate, perchè non penso ve ne saranno - intese come quelle potenzialmente dannose per l'agricoltura - saranno infatti sempre presenti o ventilazione o nuvolosità, e quando i cieli si apriranno le temperature saranno oramai nella media del periodo. Ottima notizia quindi.
Questo è quanto (secondo il mio modesto parere) per ora, seguiamo gli aggiornamenti, e vediamo come evolverà la situazione.