Il 2020 è stato finora in generale un anno scarsamente dinamico sul nostro comparto, iniziato piatto, con un VP estremamente profondo (tendenza assodata post 2007) e proseguito su binari di stabilità atmosferica frequente, interrotta solo temporaneamente da fasi anche marcatamente di senso opposto (vedi parte di primavera e autunno).
Ora siamo nuovamente in pieno regime di blocco, tagliati fuori dalle mire del fronte polare, nonostante sia questo un mese dinamico per definizione e nel resto dell'emisfero lo stia ben mostrando anche alle nostre latitudini;
Fasi caratteristiche del nostro continente, ma che è andate accentuandosi in questa fase climatica.
Ma il 2020 ha portato con se anche una novità, una fase di NINA probabilmente destinata ad essere classificata come medio-forte;
Con essa il graduale calo delle anomalie positive oceaniche globali;
Un evento che avrà sicuramente un impatto notevole sull'equilibrio termo-dinamico generale.
Andiamo a vedere cosa comporta mediamente in inverno avere NINA a livello generale;
La costante è l'aumentata pressione calda sul Pacifico settentrionale, specie lato orientale; e approfondimento per contrasto su Canada occidentale; altra peculiarità sono gli alti GPT tra Russia europea e Siberia, oltre che sulla zona artica adiacente.
Avremo quindi mediamente azioni meridiane verso USA centro-ovest, zonali su USA centro-est.
Come sempre la risposta tra Atlantico ed Europa è molto variabile; emerge comunque il segnale di una maggiore estensione dell'anticiclone oceanico, bisognerà vedere quanto sarà invadente verso il continente in relazione alle oscillazioni in zona NAO (guarderemo ad Est nella parte matura dell'inverno?)
Anche la stratosfera potrà dirci poco, e qui mi riallaccio ad un discorso iniziato con Francesco (Frasnow) qualche giorno fa. Il VP potrà anche risultare profondo, ma escluderei a priori eventi estremi di tipo freddo con dinamica TST.
Sappiamo che serve un assetto barotropo stabile con prolungato abbattimento dei flussi di calore;
ciò non credo possa avvenire, proprio a causa della costante "spina" nel fianco sul Pacifico, che costringerà i vari piani isobarici a lavorare spesso disaccoppiati.
Tenderei ad escludere eventi estremi anche in senso opposto; questo a causa della QBO+; QBO che però ha avuto un comportamento molto singolare ultimamente, e che da segnali contrastanti;
dovesse nuovamente invertirsi di segno allora l'azione costante dell'onda pacifica potrebbe avere effetti dirompenti e portare un MMW.
Tutte considerazioni che potremo fare solo più avanti, un inverno che come sempre presenterà caratteri unici nella sua evoluzione, vedremo se saprà anche sorprenderci.
Per cominciare bene un Dicembre artico o per lo meno nord Atlantico non sarebbe male;
Che per lo meno ci schiodi st'omega maledetto :mrgreen: