#1 burjan Mer 02 Lug, 2008 22:28
Da "Repubblica.it":
COSENZA - Non ci sono più cassonetti a Piane Crati, il Comune li ha eliminati da un anno. Non servivano più, erano antiestetici e poco igienici. Ora i rifiuti vengono ritirati direttamente a casa, con il porta a porta. Tanti piccoli contenitori, pieni di materiali rigorosamente selezionati. Riciclano tutto i pianesi, il 93% dell'immondizia è destinato a nuova vita. Carta, vetro, plastica, alluminio, metalli vari e rifiuti speciali, come le batterie, vengono inviati a centri specializzati. Poco, pochissimo, finisce in discarica.
Tanto che il 10 luglio prossimo, Michele Ambrogio, sindaco del piccolo centro (meno di duemila abitanti) alle porte di Cosenza, riceverà a Roma il premio "Riciclone 2008". Un riconoscimento nazionale ideato da Legambiente nel 1994 e patrocinato dal Ministero dell'Ambiente, che ogni anno seleziona l'ente locale che ha ottenuto il risultato migliore nella gestione dei rifiuti. La giuria, composta da esperti e aziende del settore, valuta una serie di parametri indicativi della sensibilità delle amministrazioni comunali. Le raccolte differenziate avviate a riciclaggio, ma anche gli acquisti di beni, opere e servizi, che abbiano valorizzato i materiali recuperati. Dati ricevuti dai comuni, ma verificati sul posto con i tecnici, i circoli ambientalisti territoriali, gli osservatori regionali e le Arpa regionali.
E' ovviamente soddisfatto il sindaco Ambrogio: "Un premio così importante dimostra che anche da un piccolissimo comune della Calabria e del Mezzogiorno possono giungere segnali positivi in materia di cultura ambientale".
Risultato "straordinario", per Legambiente nazionale, ma non semplice da raggiungere. A Piane Crati ci hanno lavorato per anni. Iniziando dalle scuole e promuovendo una fitta campagna d'informazione. "I bambini - spiega Ambrogio - sono stati fondamentali, il motore che l'amministrazione ha trovato all'interno delle famiglie". Poi sono arrivati anche i risultati economici, che non sono cosa da poco e che dimostrano come riciclare "oltre ad essere un atto di educazione civica, sia anche conveniente".
Fino a pochi anni addietro l'amministrazione portava in discarica oltre 40 tonnellate di spazzatura al mese per un costo che si aggirava intorno ai duemila euro, negli ultimi tempi invece i volumi si sono ridotti a meno di due tonnellate e il paese versa dai 12 ai 15 euro mensili. Spiega il sindaco: "I miei concittadini, hanno capito la lezione di Napoli e della Campania e intuito come attraverso una politica attenta e virtuosa della raccolta differenziata si possa arrivare a risparmiare fino al 20% delle tasse sui rifiuti".
E poi c'è la comodità, niente più sacchetti maleodoranti accumulati per strada, tutto viene ritirato a domicilio. E per le emergenze ci sono sempre le isole. Tre aree nelle quali è possibile lasciare i rifiuti che eccezionalmente vengono prodotti o che non possono restare in casa per più di un giorno.
Ora a Piane Crati si guarda al futuro, imparata la lezione del riciclaggio Ambrogio punta a far diminuire anche la quantità degli "scarti". "Il prossimo passaggio, che peraltro già sta dando buoni risultati in Toscana ed in Emilia, è quello di far pagare la tassa dei rifiuti sulla produzione reale. Per ora l'imposta è calcolata sui metri quadrati delle abitazioni, ma noi vogliamo iniziare a ragionare sulla quantità". Insomma meno sporchi, meno spendi.
***
Tutto molto bello, molto coreografico, bravi.
Resta il fatto che, secondo me, a livello di grandi centri la soluzione incenerimento è l'unica praticabile in termini realistici. Ogni ipotesi di differenziata a tappeto si scontra con la triste realtà di famiglie sempre più vecchie anagraficamente e senza tempo neanche per respirare.
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#2 snow96 Gio 03 Lug, 2008 09:34
Tutto molto bello, molto coreografico, bravi.
Resta il fatto che, secondo me, a livello di grandi centri la soluzione incenerimento è l'unica praticabile in termini realistici. Ogni ipotesi di differenziata a tappeto si scontra con la triste realtà di famiglie sempre più vecchie anagraficamente e senza tempo neanche per respirare.
Insomma, non sono molto daccordo sai. Non è che ci voglia tutto sto tempo a separare la plastica dalla carta. Io faccio differenziata da anni e non ci metto molto di più rispetto all'indifferenziata. Piuttosto serve più spazio, hai 3 o 4 secchi invece di 1, e l'umido d'estate non è praticabile perché puzza dopo 2 ore...
Per me la peggiore perdita di tempo è andare a buttare i secchi, specie se i cassonetti sono lontani. Ma se vengono a domicilio, è uno spettacolo! E penso che anche la signora anziana sia ben contenta di appoggiare i suoi sacchetti semplicemente davanti l'uscio.
Sugli inceneritori sono combattuto, non ho ancora un'idea precisa in merito e per questo non mi sento ancora di appoggiarli....
Ciao!
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#3 zerogradi Gio 03 Lug, 2008 10:49
Stessa cosa fanno a Trezzo (lo so per esperienza personale). Secondo me è un passo da fare tutti insieme. Per lo spazio, nei condomini, dove gli appartamenti sono piu piccoli, si usano i fondoscala di uso comune.
Al nord fanno così:3-4 cassonetti er la raccolta differenziata posti all'interno dei condomini, e una sola raccolta settimanale (2 per l'umido).
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#4 icchese Gio 03 Lug, 2008 11:22
Far pagare sulla quantità di rifiuti prodotti sarebbe l'ideale, ma è un'arma a doppio taglio, conoscendo gli italiani già vedo schiere di scaricatori notturni che riempiranno i nostri fossi di rifiuti pur di non pagare.
Un'altra cosa che secondo me si potrebbe fare per incentivare la differenziata è obbligare per legge chi produce imballaggi contenitori ecc.. ad indicare sulla confezione in quale cassonetto va gettato. In molti c'è già l'indicazione "non disperdere nell'ambiente" con tanto di simboletto del cestino. Basterebbe poco per aggiungere una sigla od un colore che indichi la corretta collocazione come rifiuto. Contestualmente si potrebbe anche cercare di limitare l'imballaggio al minimo e di usare materiali facilmente riciclabili possibilmente non composti da mix di sostanze non più separabili.
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#5 Federico Gio 03 Lug, 2008 12:53
Far pagare sulla quantità di rifiuti prodotti sarebbe l'ideale, ma è un'arma a doppio taglio, conoscendo gli italiani già vedo schiere di scaricatori notturni che riempiranno i nostri fossi di rifiuti pur di non pagare.
Un'altra cosa che secondo me si potrebbe fare per incentivare la differenziata è obbligare per legge chi produce imballaggi contenitori ecc.. ad indicare sulla confezione in quale cassonetto va gettato. In molti c'è già l'indicazione "non disperdere nell'ambiente" con tanto di simboletto del cestino. Basterebbe poco per aggiungere una sigla od un colore che indichi la corretta collocazione come rifiuto. Contestualmente si potrebbe anche cercare di limitare l'imballaggio al minimo e di usare materiali facilmente riciclabili possibilmente non composti da mix di sostanze non più separabili. 
il problema del colore è che molti comuni han fatto come gli pare.
vedi valfabbrica dove la plastica è bianca
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#6 Strivio Gio 03 Lug, 2008 14:51
Tutto molto bello, molto coreografico, bravi.
Resta il fatto che, secondo me, a livello di grandi centri la soluzione incenerimento è l'unica praticabile in termini realistici. Ogni ipotesi di differenziata a tappeto si scontra con la triste realtà di famiglie sempre più vecchie anagraficamente e senza tempo neanche per respirare.
Insomma, non sono molto daccordo sai. Non è che ci voglia tutto sto tempo a separare la plastica dalla carta. Io faccio differenziata da anni e non ci metto molto di più rispetto all'indifferenziata. Piuttosto serve più spazio, hai 3 o 4 secchi invece di 1, e l'umido d'estate non è praticabile perché puzza dopo 2 ore...
Per me la peggiore perdita di tempo è andare a buttare i secchi, specie se i cassonetti sono lontani. Ma se vengono a domicilio, è uno spettacolo! E penso che anche la signora anziana sia ben contenta di appoggiare i suoi sacchetti semplicemente davanti l'uscio.
Sugli inceneritori sono combattuto, non ho ancora un'idea precisa in merito e per questo non mi sento ancora di appoggiarli....
Ciao! 
Ti quoto in toto Snow, il discorso fatto da Burjan (non me ne voglia perchè per quello che lo consoco via forum lo stimo moltissimo come uomo e come meteoman  ) è la tipica facile giustificazione dell'italiano che vive comodo, non abbiamo tempo per farla gli anziani non la concepiscono ecc ecc....Sansepolcro è un comune con un età media molto elevata eppure da diversi anni è in lizza per il premio "reciclone" nonostante ha 15000 abitanti e nonostante a mio avviso la raccolta differenziata sia poco incentivata vista lo scarso numero di cassonetti per la raccolta rispetto alla partecipazione dei cittadini, se uno ha a cuore le problematiche ambientali , e di questi tempi tutti dovrebbero averle a cuore può perdere quei 2-3 secondi in più per buttare una bottiglia di plastica in una busta invece che nel secchio insieme a tutto il resto, e come ha detto snow pesa molto più portare i sacchi ai cassonetti che non dividere il materiale...se la vengono a fare a domicilio credo che sia un aiuto enorme a tutte le famiglie, specie per le persone più anziane. A sansepolcro questo tipo di raccolta viene fatto nel centro storico mentre il comune di Sangiustino ha addirittura affisso il divieto di gettare nei cassonetti i materiali reciclabili..speriamo che da qui in avanti la gente si dia una svegliata e che gli inceneritori possano diventare sempre di meno!
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#7 Fili Gio 03 Lug, 2008 14:54
...peccato che poi chi raccoglie i rifiuti getti tutto in un unico grande contenitore, come ho più volte visto fare in varie città!
ecco uno dei motivi per cui ho rinunciato a questa "pratica"
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#8 andrea75 Gio 03 Lug, 2008 15:20
...peccato che poi chi raccoglie i rifiuti getti tutto in un unico grande contenitore, come ho più volte visto fare in varie città!
ecco uno dei motivi per cui ho rinunciato a questa "pratica" 
Ho denunciato anche io a volte questo fatto, ma è successo in passato, ora non mi è più capitato, anche perché con la situazione attuale farlo significherebbe correre il rischio di multe salatissime per i comuni.
Del resto questo lo vedo un pò come l'ennesimo pretesto per non fare la differenziata. Come ho detto anche a me è capitato di vedere queste cose, ma il mio dovere ho continuato cmq a farlo.
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#9 Strivio Gio 03 Lug, 2008 15:28
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#11 Fili Gio 03 Lug, 2008 15:41
...peccato che poi chi raccoglie i rifiuti getti tutto in un unico grande contenitore, come ho più volte visto fare in varie città!
ecco uno dei motivi per cui ho rinunciato a questa "pratica" 
Ho denunciato anche io a volte questo fatto, ma è successo in passato, ora non mi è più capitato, anche perché con la situazione attuale farlo significherebbe correre il rischio di multe salatissime per i comuni.
Del resto questo lo vedo un pò come l'ennesimo pretesto per non fare la differenziata. Come ho detto anche a me è capitato di vedere queste cose, ma il mio dovere ho continuato cmq a farlo.
Mah, tanto in passato no dato che l'ho visto fare in una città all'avanguardia in questo campo come Ferrara, in tutti questi anni...
A Ferrara lasciano i sacchetti fuori dai portoni: si, sarà anche comodo, ma in estate c'è una puzza terribile e poi se non sono belli i cassonetti, i sacchi dell'immondizia sparsi per le strade ed i vicoli....sono meglio!?
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#12 Strivio Gio 03 Lug, 2008 16:23
A sangiustino e nel centro storico di sansepolcro i sacchi vengono ritirati la mattina presto quindi non li vedi in giro, poi certo ci può stare il giorno in cui per un intoppo arrivano in ritardo e vedi i sacchetti fuori dai portoni ma meglio vedere qualche sacchetto con un pò di puzzo (che poi che pouzza fanno plastica vetro e alluminio non lo so) che respirarsi nell'aria metri cubi di polveri sottili e diossina o peggio ancora vivere una situazione come quella drammatica della campania.....poi ognuno fa quello che crede se per te è inutile differenziare non differenziare a me buttare una lattina nel secchio o in un sacchetto a parte non fa nessuna differenza, ne spreco tanto di tempo in una giornata almeno cosi so che quello che potevo fare l'ho fatto per vivere in un mondo più pulito
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