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			#61  Fili Gio 24 Feb, 2011 14:13 
				tornando on-topic, volevo fare una piccola riflessione sulle rivolte popolari in Libia. 
Una rivoluzione, quasi per definizione, dovrebbe avere un capo. Ogni grande rivoluzione lo ha avuto, nel bene o nel male.
 
Qui si rischia l'anarchia. Gruppi numerosi di ribelli insorgono spontaneamente in tutto il paese, conquistando città intere. Manca però un leader.
 
Insomma... va via Gheddafi, ma poi?    Il rischio è che al potere vada un gruppo ristretto di persone, che altro non farà che spartirsi la ricchezza del Raìs, lasciando la gente tale e quale a prima, se non peggio.
 
Il rischio poi è quello della guerriglia stile Somalia, dell'emigrazione incontrollata, e quindi dell'IMMIGRAZIONE incontrollata verso le nazioni del Mediterraneo.
 
Attenzione, perchè non è detto che non "si stava meglio quando si stava peggio..."         
			
            
            
            
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			#62  and1966 Gio 24 Feb, 2011 14:37 
				tornando on-topic, volevo fare una piccola riflessione sulle rivolte popolari in Libia. 
Una rivoluzione, quasi per definizione, dovrebbe avere un capo. Ogni grande rivoluzione lo ha avuto, nel bene o nel male.
 
Qui si rischia l'anarchia. Gruppi numerosi di ribelli insorgono spontaneamente in tutto il paese, conquistando città intere. Manca però un leader.
 
Insomma... va via Gheddafi, ma poi?    Il rischio è che al potere vada un gruppo ristretto di persone, che altro non farà che spartirsi la ricchezza del Raìs, lasciando la gente tale e quale a prima, se non peggio.
 
Il rischio poi è quello della guerriglia stile Somalia, dell'emigrazione incontrollata, e quindi dell'IMMIGRAZIONE incontrollata verso le nazioni del Mediterraneo.
 
Attenzione, perchè non è detto che non "si stava meglio quando si stava peggio..."    
 
Se ti capitasse di discutere con un arabo (libico, algerino, tunisino, egiziano o mediorientale) che non sia pervicacemente attaccato ai principi della shaharia, ma abbia subito una certa influenza "laica" (nota bene il virgolettato) nel suo pensiero, troveresti moltissime affinità con il tuo discorso, apparentemente sorprendenti, ma in realtà non lo sono!
      
				
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			#63  tifernate Gio 24 Feb, 2011 21:27 
				......tutto è meglio di un macellaio di uomini, donne e bambini. Il discorso del "dopo" è solo una scusa di chi ha interessi.
   
				
 
 
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			#64  marvel Gio 24 Feb, 2011 21:36 
				ATTENZIONE:
su Radio 1 (Rai), mentre tornavo a casa, hanno detto che, secondo il quotidiano "Le Monde",gli USA sarebbero pronti ad intervenire militarmente in Libia!   
Il motivo sarebbe dovuto al rischio che in Libia, a differenza di Tunisia ed Egitto, frange di Al Qaida stiano cercando di prendere il potere.     
Intanto Gheddafi, rifugiato in un bunker, è in pieno delirio... queste alcune delle sue frasi:
sulla Libia c'è un grande malocchio sono invidiosi del nostro petrolio (e chi non lo sarebbe?)
 aumenterò gli stipendi dei dipendenti pubblici (ma che ha imparato dai politici italiani a fare promesse da marinaio?
   )
non ho mai promulgato leggi (ah no? Aveva tutti i poteri... non solo le promulgava, ma le violava pure!     
				
												____________"La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre" - Albert Einstein
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			#65  tifernate Gio 24 Feb, 2011 21:43 
				......tralasciando il baciamano di Berlusconi a Gheddafi, ricordo le belle parole spese dal nostro presidente del consiglio nella conferenza stampa insieme a Gheddafi durante la visita ufficiale del leader libico a Roma: «Riconosco nel leader libico una profonda saggezza », ha detto il premier, sottolineando di essere legato al colonnello da «vera e profonda amicizia» coltivata in questi ultimi quindici anni . «Questa visita - ha proseguito - sancisce il definitivo cambiamento dei rapporti tra Italia e Libia. In passato, infatti, questi rapporti sono stati molto difficili a causa dell'eredità coloniale che ha creato un sentimento di dolore nel popolo libico». Dal canto suo, Gheddafi ha ribadito che «l'Italia ha chiesto scusa». «Berlusconi - ha affermato - è un uomo di ferro, che con determinazione e coraggio» ha preso la «decisione storica di chiedere scusa» al popolo libico per i danni del colonialismo e quindi di «risarcirlo». «Un'era è chiusa - ha detto Gheddafi - non nego che i Governi precedenti non abbiano tentato, ma hanno fallito. Il trattato è stato firmato da Berlusconi».      
				
 
 
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			#66  burjan Gio 24 Feb, 2011 21:58 
				......tutto è meglio di un macellaio di uomini, donne e bambini. Il discorso del "dopo" è solo una scusa di chi ha interessi.
 
Condivido in pieno.
							   
				
 
 
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 Il dono della previsione è far comprendere quanto sia perfettamente inutile dare una risposta alle domande sbagliate (Ursula Le Guin)
   
			
            
            
            
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			#67  marvel Gio 24 Feb, 2011 21:59 
				......tralasciando il baciamano di Berlusconi a Gheddafi, ricordo le belle parole spese dal nostro presidente del consiglio nella conferenza stampa insieme a Gheddafi durante la visita ufficiale del leader libico a Roma: «Riconosco nel leader libico una profonda saggezza », ha detto il premier, sottolineando di essere legato al colonnello da «vera e profonda amicizia» coltivata in questi ultimi quindici anni . «Questa visita - ha proseguito - sancisce il definitivo cambiamento dei rapporti tra Italia e Libia. In passato, infatti, questi rapporti sono stati molto difficili a causa dell'eredità coloniale che ha creato un sentimento di dolore nel popolo libico». Dal canto suo, Gheddafi ha ribadito che «l'Italia ha chiesto scusa». «Berlusconi - ha affermato - è un uomo di ferro, che con determinazione e coraggio» ha preso la «decisione storica di chiedere scusa» al popolo libico per i danni del colonialismo e quindi di «risarcirlo». «Un'era è chiusa - ha detto Gheddafi - non nego che i Governi precedenti non abbiano tentato, ma hanno fallito. Il trattato è stato firmato da Berlusconi».   
 
Non inizierei con la dietrologia dei politici italiani con i vari dittatori, prima o poi tutti hanno fatto la corte a qualche dittatore, per un motivo o per l'altro (anche i francesi, gli inglesi, ecc... hanno stretto mani a Gheddafi, dato pacche sulle spalle e condiviso lauti banchetti... e fatto accordi economici     ) Per par condicio faccio solo 2 nomi di italiani, oltre al Berlusca: D'Alema e Prodi... chi più chi meno.     
Altra frase del libico:
la regina Elisabetta è al potere da più tempo di me e non mi risulta che nessuno si sia lamentato, io come lei ho solo un'autorità morale, non ho mai promulgato leggi     
Ecco l'articolo sul possibile intervento USA, ma qui i motivi sembrerebbero diversi:
http://www.unita.it/mondo/libia-usa...litare-1.274026   
				
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			#68  Strivio Gio 24 Feb, 2011 22:23 
				ATTENZIONE:
su Radio 1 (Rai), mentre tornavo a casa, hanno detto che, secondo il quotidiano "Le Monde",gli USA sarebbero pronti ad intervenire militarmente in Libia!   
Il motivo sarebbe dovuto al rischio che in Libia, a differenza di Tunisia ed Egitto, frange di Al Qaida stiano cercando di prendere il potere.     
Intanto Gheddafi, rifugiato in un bunker, è in pieno delirio... queste alcune delle sue frasi:
sulla Libia c'è un grande malocchio sono invidiosi del nostro petrolio (e chi non lo sarebbe?)
 aumenterò gli stipendi dei dipendenti pubblici (ma che ha imparato dai politici italiani a fare promesse da marinaio?
   )
non ho mai promulgato leggi (ah no? Aveva tutti i poteri... non solo le promulgava, ma le violava pure! 
 
Secondo me il motivo è un altro...il Libia c'è molto più petrolio e gas naturale che in egitto e tunisia e visto il basso grado di istruzione del paese a causa del regime decisamente più severo rispetto a quelli di egitto e tunisia è anche più facile intervenire
							   
				
 
 
   
			
            
            
            
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			#69  tifernate Gio 24 Feb, 2011 23:36 
				......tralasciando il baciamano di Berlusconi a Gheddafi, ricordo le belle parole spese dal nostro presidente del consiglio nella conferenza stampa insieme a Gheddafi durante la visita ufficiale del leader libico a Roma: «Riconosco nel leader libico una profonda saggezza », ha detto il premier, sottolineando di essere legato al colonnello da «vera e profonda amicizia» coltivata in questi ultimi quindici anni . «Questa visita - ha proseguito - sancisce il definitivo cambiamento dei rapporti tra Italia e Libia. In passato, infatti, questi rapporti sono stati molto difficili a causa dell'eredità coloniale che ha creato un sentimento di dolore nel popolo libico». Dal canto suo, Gheddafi ha ribadito che «l'Italia ha chiesto scusa». «Berlusconi - ha affermato - è un uomo di ferro, che con determinazione e coraggio» ha preso la «decisione storica di chiedere scusa» al popolo libico per i danni del colonialismo e quindi di «risarcirlo». «Un'era è chiusa - ha detto Gheddafi - non nego che i Governi precedenti non abbiano tentato, ma hanno fallito. Il trattato è stato firmato da Berlusconi».   
 
Non inizierei con la dietrologia dei politici italiani con i vari dittatori, prima o poi tutti hanno fatto la corte a qualche dittatore, per un motivo o per l'altro (anche i francesi, gli inglesi, ecc... hanno stretto mani a Gheddafi, dato pacche sulle spalle e condiviso lauti banchetti... e fatto accordi economici     ) Per par condicio faccio solo 2 nomi di italiani, oltre al Berlusca: D'Alema e Prodi... chi più chi meno.     
Altra frase del libico:
la regina Elisabetta è al potere da più tempo di me e non mi risulta che nessuno si sia lamentato, io come lei ho solo un'autorità morale, non ho mai promulgato leggi     
Ecco l'articolo sul possibile intervento USA, ma qui i motivi sembrerebbero diversi:
http://www.unita.it/mondo/libia-usa...litare-1.274026
 
Beh, non sono andato indietro finoa Prodi presidente dell'IRI, accordi ENI etc etc etc
 
Sono i stati i governi Prodi, D'Alema e Amato a intraprendere senza esitazioni la strada della trattativa con Gheddafi, isolato internazionalmente dopo l'attentato di Lockerbie, e negli anni gli esponenti di quei governi e delle forze politiche che ne facevano parte si sono vantati della bontà delle loro iniziative. Gheddafi in persona sembrò apprezzarle quando il 27 aprile del 2004, nella prima visita in Europa dopo la fine dell’embargo Onu contro la Libia - riabilitata anche grazie agli sforzi compiuti dall’ex premier italiano - dichiarò rivolgendosi a Prodi, divenuto nel frattempo presidente della Commissione Ue: «Voglio esprimere la mia gratitudine a mio fratello Romano». E di rimando quello commentò: «Oggi è un grande giorno per l’Europa».
«La stampa straniera», sottolineò Giulio Santagata, stretto collaboratore dell'ex presidente ulivista del Consiglio «aveva bollato l’apertura di Prodi a Gheddafi come una iniziativa sconsiderata e incomprensibile, un passo falso. Oggi credo che qualcuno dovrebbe rendere merito alla lungimiranza di Prodi». Scrive ilvelino.it che «i buoni rapporti tra Tripoli e i governi italiani, compresi quelli di centrosinistra, conobbero un altro apice con la vittoria di misura ottenuta da Prodi contro Silvio Berlusconi nel 2006: Gheddafi chiamò il Professore per congratularsi, il neopremier ricambiò la cortesia con una visita in Libia datata 8 settembre. Quella sera Gheddafi offrì a Prodi una cena a base di montone e altre specialità locali, innaffiate con the alla menta, coca cola e birra analcolica. Nel 2008, quando Berlusconi siglò a fine agosto con Gheddafi il trattato di amicizia italo-libica frutto di un lungo lavoro diplomatico, un ex fedelissimo di D’Alema come Marco Minniti avocò buona parte dei meriti alla sua parte politica: “Fu il governo Prodi il primo a dialogare con Gheddafi. E il primo ministro europeo a fargli visita ufficiale nel 1999 fu D’Alema”».
Il trattato di amicizia tra Italia e Libia, per chi lo avesse dimenticato, ha ottenuto anche il voto a favore del Pd, compreso il protocollo che regola il pattugliamento congiunto delle acque fra la Libia e la Sicilia per prevenire gli sbarchi di emigranti clandestini. E non a caso: l’intesa sulla materia era già stata firmata a Tripoli il 29 dicembre del 2007 da Massimo D'Alema, ministro degli Esteri dell'allora governo Prodi.
Contro il "trattato di amicizia" votarono contro solo l'IDV, l'UDC ed i radicali.     
				
 
 
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			#70  marvel Gio 17 Mar, 2011 23:15 
				Già stanotte o domani la musica potrebbe cambiare... anzi, credo che Francesi ed Inglesi (e americani?) attaccheranno dall'alto...
 Stanno per votare una risoluzione ONU per la no fly zone, il che significa che la contraerea sparerà sui caccia europei e che loro reagiranno pesantemente.
 
 Ormai ci siamo.
 
   
				
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			#71  Poranese457 Gio 17 Mar, 2011 23:27 
				Le contraerei libiche pare che abbiano iniziato a sparare.
 Ci siamo, l'ONU finalmente si è deciso a muovere le chiappe!
 
   
				
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			#72  moetia Gio 17 Mar, 2011 23:46 
				ALERTE23h42    Le Conseil de sécurité approuve le recours à la force en Libye
 Le Conseil de sécurité adopte à dix voix sur quinze la résolution autorisant l'instauration d'une zone d'exclusion aérienne en Lybie et les mesures nécessaires à la protection des civils.
 
 Approvato il ricorso alla forza in Libia dal Consiglio di sicurezza alle 23.42
 
   
				
 
 
   
			
            
            
            
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			#73  marvel Ven 25 Mar, 2011 08:21 
				C'eravamo dimenticati della Siria... dove la famiglia presidenziale governa da 50 anni con poteri dittatoriali, visto che sono 48 anni che è mantenuto "lo stato di emergenza" con limitazioni alla libertà dei cittadini e maggiori poteri per il presidente. 
E se scoppiasse una vera e propria rivolta che facciamo?  
L'ONU interviene anche contro la Siria???
   Scontri in Siria: "Più di 100 morti" Il presidente: "Presto le riforme" Gruppi di difesa dei diritti umani e testimoni denunciano arresti di massa. La tv di Stato: "Tutti rilasciati". La condanna degli Usa: "I responsabili di queste violenze devono rispondere delle loro azioni"
 
Damasco, 24 marzo 2011 - Sarebbero almeno 100 i morti negli scontri a Daraa, nel sud della Siria, dove mercoledì le forze di sicurezza hanno attaccato a più riprese i manifestanti. Lo hanno riferito gruppi di difesa dei diritti umani e testimoni oculari che denunciano arresti di massa in tutto il Paese da parte delle forze di sicurezza.
 
Un funzionario dell’ospedale della città ha riferito alla stampa che mercoledì pomeriggio sono stati portati i corpi di almeno 25 persone, tutti con ferite di arma da fuoco, decedute negli scontri con le forze di sicurezza. Fonti locali descrivono una città fantasma, con traffico quasi inesistente e scuole e banche chiuse.
 
GLI ARRESTI - I gruppi di difesa dei diritti umani riferiscono di arresti massicci soprattutto nelle regioni orientali del Paese. Amnesty international ha preparato una lista con 93 nomi di persone arrestate questo mese a Damasco, Aleppo, Banias, Daraa, Ham, Homs, per le loro attivata su internet. "Ma il numero dei fermati - si legge in una nota di Amnesty - potrebbe essere molto più alto". Si tratterebbe di persone di età compresa tra le 15 e le 45 anni, compresi, studenti, intellettuali, giornalisti e attivisti.
 
L’osservatorio siriano per i diritti umani con base a Londra ha denunciato l’arresto di Ahmad Hadifa, blogger 27enne colpevole di aver appoggiato su Facebook le proteste di Daraa. Il giovane era già stato fermato più volte nel mese scorso per la sua attività sulla rete. Nonostante in Siria dal 1963 e in vigore lo stato di emergenza da giorni in centinaia provano a protestare per chiedere la fine del regime di Assad. La moschea Omari di Daraa, è diventata il luogo simbolo delle manifestazioni ma anche di una violenta repressione delle forze di sicurezza.
 
Le autorità siriane avrebbro arrestato anche l’attivista Mazen Darwish, capo del Centro siriano per le libertà di espressione. Lo ha reso noto un gruppo per la difesa dei diritti umani. Darwish, che ha partecipato a una manifestazione di protesta in cui si chiedeva la liberazione di prigionieri politici la settimana scorsa, è stato arrestato dopo essere stato convocato, ieri, dalla polizia per interrogarlo.
 
Questa sera però la televisione di Stato ha sostenuto che tutti i militanti arrestati in occasione dei "recenti avvenimenti" sono stati rilasciati.
 
AL ASSAD: "PRESTO DECISIONI IMPORTANTISSIME" - La Siria "prenderà decisioni importanti". È quanto ha dichiarato alla stampa Buthaina Shaaban, la portavoce del presidente Bashar al-Assad. "La Siria - ha affermato la Shaaban - prenderà decisioni importantissime per rispondere alle aspirazioni del suo popolo". E poi: "Non apriremo più il fuoco sui cittadini e toglieremo in tempi brevissimi lo stato di emergenza". La portavoce ha detto comunque che il presidente "non ha mai dato l’ordine di sparare contro i manifestanti" di Daraa.
 
A quanto sembra, la piazza avrebbe vinto. Almeno, in parte. Il portavoce di Bashar al Assad, durante una imponente conferenza stampa in un sala gremita di giornalisti arabi e stranieri ha annunciato riforme a tutto campo per la società siriana. Innanzi tutto la promessa che no si sparerà più sulla folla che manifesta.
 
Ora bisognerà attendere la reazione della piazza, dopo gli appelli dell’opposizione in rete di una grande manifestazione per chiedere la fine del regime da oltre 40 anni in carica. Fonti di una Ong riferiscono intanto del fermo di Mazen Ddarwish, capo del gruppo di centro destra per la Linertà di Espressione.
 
CONDANNA USA - Gli Stati Uniti hanno espresso oggi "ferma condanna"’ nei confronti del governo siriano per la "brutale repressione" delle manifestazioni in cui sono stati uccisi civili "per mano delle forze dell’ordine". In una dichiarazione diffusa dalla Casa Bianca, il portavoce dell’amministrazione Obama, Jay Carney, ha sottolineato che gli Usa "rifiutano l’uso della violenza sotto ogni circostanza".  "Siamo molto preoccupati per gli arresti arbitrari di attivisti per i diritti umani e altre persone - ha aggiunto Carney -. I responsabili di queste violenze devono rispondere delle loro azioni". Gli Usa hanno chiesto al governo siriano di "astenersi dall’uso della forza" e di rispettare il diretti dei cittadini a manifestare in modo pacifico.
 
FARNESINA: "FORTE PREOCCUPAZIONE" -  L’Italia segue attentamente la situazione in Siria insieme ad altri partner europei e auspica forme di dialogo tra istituzioni e societa’ civile per aiutare la stabilita’ del Paese. Lo rendono noto fonti della Farnesina, che sottolineano che la notizia che giunge da Deraa, dove diverse fonti denunciano l’uccisione di numerosi manifestanti, se verificata, suscita “forte preoccupazione”.
 
Continua a leggere su: http://QN.quotidiano.net/esteri/201...l#ixzz1HasNw2K4  
				
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			#74  moetia Sab 26 Mar, 2011 12:06 
				Mio fratello: qesto genio!!! dovrei iniziare cosi il mio post    perche bisogna essere geniale per decidere di andare in Giordania con "avventure nel mondo" oggi!!! difatti parte questa sera con due gruppi di 15 persone     per carità... avevano prenotato in tempi non sospetti ma mi chiedo che senso ha oggi come oggi ala luce dei fatti andare in posti dove regna la tensione, la preoccupazione e ti arrivano i turisti con zainetto e scarpe da trekking ai piedi la dove certo gli abitanti non hanno  questo senso di rilassamento del pronto accoglierti.....dice mio fratello che "avventure nel mondo" ha sentito l'organizzatore la il quale avrebbe rsiposto "don' worry".....bah..........     ...non vi racconto mia madre quanto è serena e quanto lo sara tutta la settimana......heuuuu!! una favola!!! e cosi io ...............tranquillissima!!! ma.......     
				
 
 
   
			
            
            
            
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			#75  marvel Sab 23 Apr, 2011 10:32 
				"Siria, ieri 112 morti nelle proteste"Obama: "Fermare violenza atroce"
 
No, dico, e adesso l'ONU, la Francia e tutti gli altri "VOLENTEROSI" dove sono? 
Che faranno? 
La Siria ha dietro la forza dell'Iran... se veramente si dovesse intervenire ogni volta che accade qualcosa di simile alla ribellione libica... staremmo conciati bene! 
Anche se un po' di coerenza, per un organo come l'ONU, non guasterebbe...  
non si agisce solo per opportunismo? Ah no? 
Mi fanno ridere... !    http://www.repubblica.it/esteri/201...paese-15250066/   
				
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