Probabilmente non ci sono collegamenti, fatto sta che stamane un 4.5 M ha colpito Ravenna e la costa adriatica. Poco dopo una replica 2.2 M in terraferma, presso Comacchio. Da seguire.
Ricordo, a puro titolo di esemplificazione e senza voler suscitare allarmismi, che in un mese e mezzo circa, tra Aprile e Maggio del 1984, tre distinti eventi sismici con M > 5 caratterizzarono le vicende italiane (Livorno/Pisa, Gubbio/Perugia e Civitella Alfedena (AQ)). Il tutto per ricordare che comunque noi siamo davvero seduti su una polveriera sismica.
Non a caso nel mio intervento di qualche giorno fa, andai a prendere una linea sismica effettuata in emilia-romagna orientale.
Non avendone trovata in rete una proprio sottoposta agli epicentri delle prime scosse, e non potendo scannerizzare dati confidenziali ENI, mi sono rifatto di quella linea sismica per spiegare un pò le dinamiche di queste sequenza sismica;
Ebbene, non si può dire che non ci sia collegamento tra la scossa odierna e le precedenti, in quanto si dispone chiaramente lungo il fronte di avanzamento delle pieghe appenniniche site in profondità, che proprio come dicevo in maniera "tentacolare" tentano di avanzare verso nord per fratture progressive. (quindi faglia diversa ma stesso fronte d'avanzamento, d'altronde la circonferenza di un ventaglio è composta di svariati raggi di sostenimento, ma la linea frontale è una).
La stessa migrazione degli ipocentri che si diceva stava andando verso ovest, è stata interpretata come una tendenza, senza poter dire che la prossima città a doversi aspettare un sisma fosse Milano, in quanto infatti oggi è toccato al Ravennate ;)
In ultimo vorrei apporre un'immagine:
Sperimentalmente vengono usate per cercare di capire i rapporti tra le fratture, le entità dei raccorciamenti e la cinematica del campo di sforzi le scatole di sabbia.
In questo frangente ovviamente uso una scatola di sabbia adatta per descrivere un ambiente sottoposto a campo di sforzi compressionale.
Il sistema si commenta da solo, a sinistra è mostrato il Sud, a destra il Nord quindi e la direzione di migrazione degli sforzi con la freccia nera.
Si nota il sistema a pieghe e sovrascorriementi con un forte raccorciamento sulla sinistra, tale che il sistema è in emersione rispetto alle morfologie circostanti (Appennino già emerso).
La propagazione del campo di sforzi però viaggia anche al fronte del sistema, in piena pianura padana, ove ancora in superficie è tutto apparentemente quieto, prima o poi anche li tenderanno a farsi evidenti le prime espressioni morfologiche visibili in superficie, le stesse poi subiranno un sollevamento a causa del forte raccorciamento subito ad opera dello stress tettonico.