Seconda E Terza Decade Di Dicembre,si Riapre La Porta Atlantica?
Titolo: Re: Seconda E Terza Decade Di Dicembre,si Riapre La Porta Atlantica?
Come la fotografano i modelli adesso, sì. Ma confido in qualche positivo aggiustamento. Non sarebbe la prima volta che con queste configurazioni ci scappa la sorpresa.
Starei poi attento sul fatto che si tratta della prima strisciata fredda su un Adriatico che quest'anno è più caldo degli altri anni
Ultima modifica di and1966 il Gio 26 Dic, 2019 13:23, modificato 1 volta in totale
zerogradi ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Come la fotografano i modelli adesso, sì. Ma confido in qualche positivo aggiustamento. Non sarebbe la prima volta che con queste configurazioni ci scappa la sorpresa.
Starei poi attento sul fatto che si tratta della prima strisciata fredda su un Adriatico che quest'anno è più caldo degli altri anni
Ultima modifica di and1966 il Gio 26 Dic, 2019 13:23, modificato 1 volta in totale
Titolo: Re: Seconda E Terza Decade Di Dicembre,si Riapre La Porta Atlantica?
Ultima modifica di Olimeteo il Gio 26 Dic, 2019 13:59, modificato 2 volte in totale
Giaime,dicevo proprio quello:l'aria più fredda è certamente l'artico continentale poi l'artico marittima (Svalbard o giù di lì) e poi ci sono le arie polari.Volevo solo differenziare per Jony le arie polari da quelle artiche.Probabilmente ci capiamo male sull'utilizzo delle nomenclature.Io ho sempre utilizzato artico-marittima e artico-continentale(la più fredda) per le arie più fredde.Per Zerogradi:con tda (mi sembra fosse già stato usato l'acronimo,non voglio essere criptico) si intende "anomalia della tropopausa dinamica" ma credo sia poca roba nella fattispecie.
Ultima modifica di Olimeteo il Gio 26 Dic, 2019 13:59, modificato 2 volte in totale
Titolo: Re: Seconda E Terza Decade Di Dicembre,si Riapre La Porta Atlantica?
Sono della tua stessa speranza, con l'est è sempre tutto in bilico, ci sono state molte irruzioni in cui non doveva far nulla e ci è scappata la sorpresa e quelle in cui doveva cadere praticamente certamente e non è caduto nulla... poi con l'ASE è sempre tutto in bilico, molte volte si son formati trenini che non si potevano davvero prevedere in posti altrettanto imprevedibili.
Sinceramente, anche se al 99% non farà nulla sono felicissimo di passare finalmente un nowcasting in compagnia di sat, radar, webcam... anche perché se continuano ad andar così le cose quest'anno chi sa se avremo altri momenti simili per farlo :ok:
Frasnow ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Sono della tua stessa speranza, con l'est è sempre tutto in bilico, ci sono state molte irruzioni in cui non doveva far nulla e ci è scappata la sorpresa e quelle in cui doveva cadere praticamente certamente e non è caduto nulla... poi con l'ASE è sempre tutto in bilico, molte volte si son formati trenini che non si potevano davvero prevedere in posti altrettanto imprevedibili.
Sinceramente, anche se al 99% non farà nulla sono felicissimo di passare finalmente un nowcasting in compagnia di sat, radar, webcam... anche perché se continuano ad andar così le cose quest'anno chi sa se avremo altri momenti simili per farlo :ok:
Titolo: Re: Seconda E Terza Decade Di Dicembre,si Riapre La Porta Atlantica?
. Non dici male. Senza esagerare ma,come dicevo ieri,ci sarebbe voluta una robusta virata per vederne anche qui.Come non possiamo affermare che in questi giorni tutta questa trepidazione su shift ed entrata retrograda non significasse pure speranza in un po' di neve?zerogradi ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Titolo: Re: Seconda E Terza Decade Di Dicembre,si Riapre La Porta Atlantica?
Ciao and, volevo chiederti una domanda. Come mai confidi in qualche positivo aggiustamento? In base alla speranza oppure c'è qualche spiegazione? Grazie mille se risponderai
and1966 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Ciao and, volevo chiederti una domanda. Come mai confidi in qualche positivo aggiustamento? In base alla speranza oppure c'è qualche spiegazione? Grazie mille se risponderai
Titolo: Re: Seconda E Terza Decade Di Dicembre,si Riapre La Porta Atlantica?
Ultima modifica di Olimeteo il Gio 26 Dic, 2019 14:52, modificato 1 volta in totale
Paolo,una domanda:lo stau quanto e per quanto spazio può produrre effetti sottovento ? E tra le 2 situazioni descritte la più proficua è la prima o la seconda(ASE) ? Perché sempre rimango con in testa stau=sopravento e di là ombra e favonizzazione.Scusa l'ingenuità della domanda. Infine,forse più tecnica:una anomalia della tropopausa con sconfinamento di aria secca stratosferica (se è vero ciò che ho letto a riguardo di quel relitto di minimo britannico in discesa rapida da domani:quella L in figura) può innescare e favorire qualcosa visto che poi a ridosso abbiamo tutta quell'aria continentale?il fosso ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Ultima modifica di Olimeteo il Gio 26 Dic, 2019 14:52, modificato 1 volta in totale
Titolo: Re: Seconda E Terza Decade Di Dicembre,si Riapre La Porta Atlantica?
Non dicevo che ti confondevi, figurati, volevo dire di non confondere magari qualcun'altro. ;-) ti metto solo una carta. 25-30 cm di neve con questa situazione a Città della Pieve, aria artico marittima pura senza nessun contributo da est. Succedevano abbastanza spesso tali eventi, anche se di minore entità tra fine anni 90 e i primi anni di questo decennio, negli ultimi anni meno eventi di tale tipo e comunque con isoterme troppo alte per aria meno fredda in origine, il dicembre 2017 fu una botta di c..o dovuta a un temporale con rovesciamento di aria fredda, in zone limitrofe senza il temporale la quota neve rimase 200-300 metri più alta.
In questi ultimi anni invece situazioni molto più frequenti di strisciate da est con sporadici sconfinamenti. Anche il febbraio 2018 fu pura aria polare continentale con innesco di bassa pressione tirrenica e neve ma non una rodanata classica, mentre in effetti l'evento iniziale del 2012, il 31 gennaio-1 febbraio, fu una rodanata con neve abbondante qua in collina (non a Roma e nemmeno nelle pianure più basse dell'Umbria), seguita da Burjan polare continentale e formazione di vari minimi mediterranei con neve a più riprese, episodi più incisivi il 4-5 febbraio e 10-11 febbraio con neve fino a Roma, ma non erano certo rodanate quelle. ;-)
il fosso ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Non dicevo che ti confondevi, figurati, volevo dire di non confondere magari qualcun'altro. ;-) ti metto solo una carta. 25-30 cm di neve con questa situazione a Città della Pieve, aria artico marittima pura senza nessun contributo da est. Succedevano abbastanza spesso tali eventi, anche se di minore entità tra fine anni 90 e i primi anni di questo decennio, negli ultimi anni meno eventi di tale tipo e comunque con isoterme troppo alte per aria meno fredda in origine, il dicembre 2017 fu una botta di c..o dovuta a un temporale con rovesciamento di aria fredda, in zone limitrofe senza il temporale la quota neve rimase 200-300 metri più alta.
In questi ultimi anni invece situazioni molto più frequenti di strisciate da est con sporadici sconfinamenti. Anche il febbraio 2018 fu pura aria polare continentale con innesco di bassa pressione tirrenica e neve ma non una rodanata classica, mentre in effetti l'evento iniziale del 2012, il 31 gennaio-1 febbraio, fu una rodanata con neve abbondante qua in collina (non a Roma e nemmeno nelle pianure più basse dell'Umbria), seguita da Burjan polare continentale e formazione di vari minimi mediterranei con neve a più riprese, episodi più incisivi il 4-5 febbraio e 10-11 febbraio con neve fino a Roma, ma non erano certo rodanate quelle. ;-)
Titolo: Re: Seconda E Terza Decade Di Dicembre,si Riapre La Porta Atlantica?
Guarda, entra comunque una -6/-7 °C ad 850 hPa, una quasi -30 a 500 con un Adriatico ancora relativamente caldo. Fino ad un' ora fa ero in vetta al m. Cucco, e si vedevano bene i "trenini" nuvolosi che si formano sul mare scorrere verso i Sibillini. Ed ancora siamo all' inizio. Come detto addietro, il 27 dicembre 1984 (od '83, non ricordo bene) vissi un episodio modesto in assoluto, ma piuttosto significativo nella genesi, in un contesto non troppo dissimile da quello previsto.
Nico 96 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Guarda, entra comunque una -6/-7 °C ad 850 hPa, una quasi -30 a 500 con un Adriatico ancora relativamente caldo. Fino ad un' ora fa ero in vetta al m. Cucco, e si vedevano bene i "trenini" nuvolosi che si formano sul mare scorrere verso i Sibillini. Ed ancora siamo all' inizio. Come detto addietro, il 27 dicembre 1984 (od '83, non ricordo bene) vissi un episodio modesto in assoluto, ma piuttosto significativo nella genesi, in un contesto non troppo dissimile da quello previsto.
Titolo: Re: Seconda E Terza Decade Di Dicembre,si Riapre La Porta Atlantica?
Una palese rodanata stretta :lol:
Comunque GFS 12z buonino, con temperature in media da qui fino a fine run (tranne una parentesi mite il 2/3 gennaio).
In tutto questo il VP è previsto in approfondimento, specialmente tra Groenlandia e Canada.
Se non altro situazione buona per i ghiacci. A questo punto si spera in una bella fase mjo, che lo destabilizzi almeno un po' ;)
Carletto89 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Una palese rodanata stretta :lol:
Comunque GFS 12z buonino, con temperature in media da qui fino a fine run (tranne una parentesi mite il 2/3 gennaio).
In tutto questo il VP è previsto in approfondimento, specialmente tra Groenlandia e Canada.
Se non altro situazione buona per i ghiacci. A questo punto si spera in una bella fase mjo, che lo destabilizzi almeno un po' ;)
Titolo: Re: Seconda E Terza Decade Di Dicembre,si Riapre La Porta Atlantica?
passerebbe troppo sul mare..niente da fare..Carletto89 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Titolo: Re: Seconda E Terza Decade Di Dicembre,si Riapre La Porta Atlantica?
Ultima modifica di MilanoMagik il Gio 26 Dic, 2019 19:31, modificato 1 volta in totale
Beh dai, i LAM vedono addirittura trenini fino in romagna, il che mi sembra abbastanza improbabile... stiamo a vedere 8))

In più aggiungo le previsione dell'ASE per niente male:
In più aggiungo le previsione dell'ASE per niente male:
Spoiler: [ Mostra ]
Ultima modifica di MilanoMagik il Gio 26 Dic, 2019 19:31, modificato 1 volta in totale
Titolo: Re: Seconda E Terza Decade Di Dicembre,si Riapre La Porta Atlantica?
Bhè con reading serale qualcosa ci scappa anche per questa zona
Titolo: Re: Seconda E Terza Decade Di Dicembre,si Riapre La Porta Atlantica?
Le rare condizioni da convezione adriatica pura o ASE (non amo questo neologismo, ma è adatto a semplificare) sono molto proficui sulle coste, ma non sfondano molto all’interno, si creano con minimi scarsamente baroclini, strutturati in quota ma poco profondi al suolo, correnti portanti non intense, in modo da non inibire i moti verticali e lo sviluppo di nuclei instabili in mare, si associano a fenomenologia a carattere di rovescio o temporalesca. Le situazioni da stau puro si sviluppano in seno a correnti intense e alla condensazione dell’umidità trasportata per impatto orografico, generano fenomenologia di intensità costante e concentrata sui rilievi e sui versanti esposti, si spingono in versanti sottovento solo in casi di particolare intensità e a poca distanza dai crinali.
La situazione migliore è lo sviluppo di un sistema occluso, o altrimenti per i versanti sottovento è il giusto connubio tra i due; buona baroclinicità della struttura di bassa pressione, con nucleo freddo e vorticoso in quota che si spinge fino si versanti sottovento; nel nostro caso nucleo in quota verso il medio Tirreno, e minimo al suolo in sviluppo a Sud-Est del suddetto.
Ultima modifica di Carletto89 il Gio 26 Dic, 2019 20:04, modificato 2 volte in totale
Olimeteo ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Le rare condizioni da convezione adriatica pura o ASE (non amo questo neologismo, ma è adatto a semplificare) sono molto proficui sulle coste, ma non sfondano molto all’interno, si creano con minimi scarsamente baroclini, strutturati in quota ma poco profondi al suolo, correnti portanti non intense, in modo da non inibire i moti verticali e lo sviluppo di nuclei instabili in mare, si associano a fenomenologia a carattere di rovescio o temporalesca. Le situazioni da stau puro si sviluppano in seno a correnti intense e alla condensazione dell’umidità trasportata per impatto orografico, generano fenomenologia di intensità costante e concentrata sui rilievi e sui versanti esposti, si spingono in versanti sottovento solo in casi di particolare intensità e a poca distanza dai crinali.
La situazione migliore è lo sviluppo di un sistema occluso, o altrimenti per i versanti sottovento è il giusto connubio tra i due; buona baroclinicità della struttura di bassa pressione, con nucleo freddo e vorticoso in quota che si spinge fino si versanti sottovento; nel nostro caso nucleo in quota verso il medio Tirreno, e minimo al suolo in sviluppo a Sud-Est del suddetto.
Ultima modifica di Carletto89 il Gio 26 Dic, 2019 20:04, modificato 2 volte in totale
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