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Messaggio Re: Verso Il Disastro

#16  giantod Ven 14 Set, 2007 10:58

Bella discussione è scappata fuori...
E' ormai fuori dubbio che il trend delle previsioni rimanda sempre all'alta pressione maledetta che imperversa sul Mediterraneo in particolare...
Ricordo però dallo scorso inverno come GFS a lungo termine buttasse spesso là irruzioni artiche e ciclogenesi poi puntualmente smentite con l'avvicinarsi del tempo e dell'aumento dello sconforto per tutti noi, che già pregustavamo almeno un po' di neve    ( che io l'inverno scorso neanche ho visto cadere se non per 'cartolina'...).....mica ce se potrà sbaglia' sempre solo da un verso?

Per gli sprechi d'acqua...dico solo che la maggior parte ( quasi un 30%) dell'acqua si spreca nelle condutture vecchie e bucherellate qua e là...e che la maggior parte dell'acquedotto è costituito da materiali contenenti amianto anche in non buone condizioni...è vero che se ingerito non dà problemi come pericolosità per la salute ( così si dice...) ma mi chiedo..se uno utilizza l'acqua contenente polveri di amianto per lavare casa..quando si asciuga..chi se la respira poi la polvere che resta?...ma questo è un altro argomento a parte...
Secondo me, stare attenti al rubinetto mentre si lavano i denti o all'orticello da annaffiare ha poco senso...
E' vero che il rispetto per l'acqua ci deve essere, ma senza estremismi..sono pochi litri rispetto a quanto si farebbe con sistemi di erogazioni nuovi e ben dimensionati!  
E comunque, speriamo che piova, mi manca decisamente una bella ciclogenesi mediterranea sul Tirreno centrale con almeno 3-4 gg di sana pioggia
 




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Messaggio Re: Verso il disastro

#17  zerogradi Ven 14 Set, 2007 10:58

Il problema principale è che tutti si erano abituati alla bambagia degli anni 60...quella era l'anomalia!!!!!!!!!!!!!!!!! Dovete capirlo una volta per tutte!
Si iniziarono a piantare colture inadatte (o adatte solo in quagli anni) ai luoghi di coltivazione, ad adottare stili di vita diversi... ed oggi se ne pagano le conseguenze.
Io non sono allarmato, affatto. Si cambierà, come si è sempre cambiato.
 




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Messaggio Re: Verso Il Disastro

#18  lucapg Ven 14 Set, 2007 11:00

Per chi si è perso questo documentario mandato in onda da Matrix il 6 Luglio:

Matrix - Puntata del 6 Luglio 2007 sul clima
 




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Messaggio Re: Verso Il Disastro

#19  giantod Ven 14 Set, 2007 11:02

zerogradi ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Il problema principale è che tutti si erano abituati alla bambagia degli anni 60...quella era l'anomalia!!!!!!!!!!!!!!!!! Dovete capirlo una volta per tutte!
Si iniziarono a piantare colture inadatte (o adatte solo in quagli anni) ai luoghi di coltivazione, ad adottare stili di vita diversi... ed oggi se ne pagano le conseguenze.
Io non sono allarmato, affatto. Si cambierà, come si è sempre cambiato.


Quoto, son d'accordo...
 




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Messaggio Re: Verso il disastro

#20  snow96 Ven 14 Set, 2007 11:06

Francesco ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Ok ragazzi va tutto bene.

Possiamo tranquillamente scrivere nei giornali che l'uomo può continuare, indisturbato, a consumare ed inquinare... tanto sono solo cicli!

Da adesso dormirò più tranquillo e per lavarmi i denti lascerò scorrere l'acqua per un'ora ( così viene bella fresca).

Io vi giuro che il giorno ( spero presto ) che chiuderanno i rubinetti... farò una grande festa.


 


Non fraintendiamo, non sono per l'inattività.
Ma il catastrofismo, finora, a cosa ha portato? Interroghiamoci su questo, mi sembra importante.

A proposito dell'acqua, si sa da 30 anni che l'Italia ha una gestione idrica scandalosa e che per la sua conformazione e posizione geografica è a rischio siccità, anche a prescindere dal riscaldamento climatico.

Invece di insistere sui 2°C in più e sul 30% di piogge in meno, perché non si sottolinea mai che gli acquedotti perdono la metà dell'acqua che trasportano, che la più grande diga della Sardegna è stata fatta nella zona meno piovosa dell'isola, che il consumo d'acqua pro capite è passato dai 30 l/giorno del 1930 ai 180 l/giorno di oggi e la popolazione è raddoppiata?

Ma si preferisce insistere sui gas serra, su questo fenomeno globale e ineluttabile per contrastare il quale servono sempre grossi investimenti dalla destinazione fumosa e ignota (vedi CIP 6 e rigassificatori).

Tanto per dire, ma se in questi ultimi 20 anni di chiacchiere (e sottolineo chiacchiere) Pecoraro Scanio o chi per lui avesse regalato (e sottolineo regalato) 5 riduttori di flusso per ogni famiglia (con una spesa pari a quella del banchetto che hanno fatto a Roma, a Tokyo, a l'Aia, a Rio de Janeiro (oh, mai una volta che sti meeting li facciano a Scaturchiano)) non sarebbe stato meglio?

Ora fanno qualcosa per le rinnovabili, ma non vi illudete, si fa per il problema energetico, non quello climatico.

Insomma, io non li sopporto più! Tutti!
 




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Messaggio Re: Verso il disastro

#21  tifernate Ven 14 Set, 2007 11:15

Io quassù in alta Valtiberina sto bene, sia come acqua che come neve, dopo 3 ottimi inverni ci sta di averne uno caldo. Se poi andiamo a guardare GL'indici teleconnettivi globali lo scorso anno avevamo NIno moderato e QBO+ che ha cambiato di segno in marzo, troppo tardi, per il prossimo inverno partiamo con Nina debole-moderata (che è meglio di quella intensa) e QBO- fortmente negativa, siamo al record per agosto, -27,5 circa. La Nina continuerà è la QBO è simile al 2005 solo con un mese di vantaggio, poi tutta una serie di altri fattori positivi come le macchie solari ai minimi ed altri indici come PDO etc messi bene se non benissimo. A parte questo io più che incavolarmi con le poche piogge in qualche zona, ciclicamente normali, concentrerei la mia protesta con chi in regione continua a dare concessioni per il prelievo di acqua in tutta la zona che va da Gualdo Tadino, Nocera Umbra e Foligno, nonostante sia stata proclamata, dagli stessi, l'emergenza idrica. Se si prosciugano le sorgenti ed a cascata i torrenti e le falde, poi non pigliamocela con la poca neve che può cadere in inverno. Rio Fergia Docet!

Buona Giornata
 


p.s. tra l'altro aggiungo, invece di consumare parole ed investimenti (forse lo fanno apposta per interessi) sulla riduzione della CO2 (è stato indiscutibilmente provato che serve?), iniziamo a metter mano su tutte le altre sostanze ben più inquinanti che circolano, sull'acqua, sull'aria e sulla terra, non credo che il costante aumento dei tumori dipenda dal riscaldamento globale, ed io ho più paura di unna tale malattia che di un po' di siccità. Le polveri più piccole del PM10, sci scarichi industriali, le plastiche, i rifiuti, il petrolio bruciato etc etc, questi sono i problemi concreti.
 



 
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Messaggio Re: Ciclo-fatalista...

#22  mausnow Ven 14 Set, 2007 11:17

Sulla questione Laghi di Pilato già se ne discusse a suo tempo, e quando si asciugarono del tutto nel terribile bienno 1989-1990 (quelli sì che erano anni da suicidio...) tutti gridarono alla catastrofe, per poi scoprire che l'anno successivo, con i laghi ben rimpinguati, il Chirocefalo sguazzava abbondante come se nulla fosse successo, appunto grazie al fatto che depositava le uova nella fanghiglia, cosa successa chissà quante altre volte nel corso dei millenni.

Comunque, ricordate la mitica frase: "io sono un cog***ne" che molti si autoappiccicarono dopo le famose esternazioni del Cavaliere? Bene, io oggi ho scoperto di essere un "ciclo-fatalista", poiché, come ha affermato ieri il nostro caro Presidente del Consiglio, non riconoscere totalmente l'influenza dell'uomo sull'aumento della temperatura globale e invece riconoscere l'importanza dei cicli e ricicli è da FATALISTI.
Stessa cosa mi sta accadendo con amici e conoscenti ai quali a volte mando e-mail "alternative" sui altri tipi di influenze possibili, tipo attività solare e quant'altro, oppure quando parlo del periodo caldo medievale o di altri fattori cosmici, oppure quando posto qualche articolo del prof. Battaglia, etc.
Che ovviamente mica pongo come verità assolute, ma come ulteriore stimolo di studio.
Beh, volete sapere? Ci fosse una, dico UNA sola risposta di richiesta di approfondimento, di scambio, di dialogo.
Macché: la risposta è sempre quella (ne incollo una significativa):

"Allora, Maurizio, ... insomma con queste email noi dovremmo convincerci che tutto va bene? che l’emissione del co2 può continuare indisturbata per il resto dei decenni? che i ghiacciai non si stanno sciogliendo? che il trattato di kyoto lo si può non firmare?"

Ecco,  il tono è sempre questo. Ormai chi cerca di prendere le distanze, o quanto meno di ragionarci sopra viene già automaticamente bollato: "sostieni i petrolieri",  "sei di destra", ed ora "sei fatalista", pronunciato nientemeno che dal Presidente del Consiglio, ammazza che onore.

Vedo troppa, troppa arroganza. I miei sospetti non possono far altro che aumentare... Prevedo in arrivo nuove pressioni fiscali a carico dei soliti noti in nome dell'ambiente... magari per rimpinguare le... DUNE sulle coste adriatiche... bah!

Mentre si continua a non fare un BIP per una seria (SERIA!) politica di incentivi per l'energia solare e per la riduzione del traffico su gomma. E per l'acqua che manca? Perché non si turano le falle degli acquedotti? Perché ci dicono di risparmiare l'acqua mentre facciamo la barba mentre è ancora permesso alle industrie di utilizzare l'acqua potabile in quantità stellari?
E lasciamo perdere le esternazioni del ministro dell'Ambiente con quei 4 gradi di riscaldamento italico in più rispetto agli altri paesi del mondo (mondo???   )...
Non mi convince tutta questa storia, ragazzi, scusate, lo so di navigare controcorrente... Ma non mi convince.
Tanto per non equivocare, navigo controcorrente sia per la destra che per la sinistra...
Scusate lo sfogo e buona giornata!
 
 



 
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Messaggio Re: Verso Il Disastro

#23  mondosasha Ven 14 Set, 2007 11:19

Intanto settembre è iniziato completamente diverso allo scorso anno e se sarà confermata il 20 ci sarà una seconda irruzione fredda e sarebbe la seconda in 15 giorni!!La situazione è da monitorare ma solo quando avremo altri due inverni come quello passato mi preoccuperò, ma sono certo che quello che vivremo sarà un 'inverno normalissimo con neve in montagna e qualche nevicata anche a quote basse. L'importante è che se avremo una settimana di freddo e neve non si chieda subito lo stato di calamità!!!! Calma con gli allarmismi....la groelandia si chiama così perchè significa isola verde, ma ora è coperta di ghiaccio!!!!Allora che significa tutto ciò!!!
 



 
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Messaggio Re: Verso il disastro

#24  snow96 Ven 14 Set, 2007 11:42

burjan ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Io dico che bisogna avere il paraocchi per non vedere quello che sta succedendo. L'Italia sta vivendo negli ultimi mesi la fase finale di un calo delle precipitazioni sempre più accentuato negli ultimi anni, con un progressivo e velocissimo spostamento verso Nord degli ecotoni.

Queste non sono le mie impressioni, sono i FATTI.  E guardate che molte delle cose fosche previste nei decenni scorsi sono GIA' accadute. Il grano duro si coltiva in Pianura Padana, le Prealpi e la Valle Umbra si vanno riempiendo di ulivi, Venezia non mi pare stia messa bene e il Tavoliere delle Puglie è di fatto già desertificato (andatelo a chiedere a Di Vella con quale grano fa ormai la pasta).  
..


Luisito, io non sono un'esperto di ecotoni e perdonami se dico castronerie, ma sul grano duro in PP che c'è di strano? E' scesa la piovosità, ma questo non significa necessariamente uno spostamento latitudinale degli ecotoni, in quanto il grano duro viene tradizionalmente prodotto in grandissime quantità in Bielorussia e Ucraina, sbaglio?

Il Tavoliere delle Puglie? Un esempio di ciò che dice Alessandro. Una zona con piovosità media di 4-500 mm/anno nel periodo del boom economico è chiaro che si trova nei guai alla prima fluttuazione negativa, o no? L'acqua in Puglia ce l'hanno e ce l'hanno da 60 anni grazie a un acquedotto che viene dalla Basilicata, uno dei più lunghi d'Europa. Chi ha forzato il clima e le abitudini? Noi o i nostri avi 60 anni fa? Entrambi; ora ci tocca un po' di retromarcia.

Eri proprio te che tempo addietro, su ML se non ricordo male, parlavi delle storiche siccità siciliane degli anni '30. C'era la metà della popolazione che consumava 1/10 dell'acqua che si consuma oggi. Mi chiedo, quanto poco deve aver piovuto in quel periodo?

Venezia? Venezia non è sott'acqua anche se i fenomeni di acqua alta sono più frequenti di un tempo. Ma sappiamo che essi sono legati molto di più ai venti che non ai pochi cm di acqua in più. Quindi non so quanto possano essere indicativi.

Gli ulivi si diffondono perché il clima è più mite, indubbiamente. Ma anche perché sono molto più redditizi rispetto ad altre forme di agricoltura dove non si può competere con l'agricoltura OGM industriale dei grandi spazi d'oltre oceano.

Insomma, io guarderei si i fatti, ma anche con un po' di razionalità in più, un po' di lucidità e soprattutto senza catastrofismi.

Ben lieto di continuare sul dibattito comunque....  
 




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Messaggio Re: Verso Il Disastro

#25  mondosasha Ven 14 Set, 2007 12:06

Essendo ancora poco esperto ovviamente certo di leggere quà e là e con molto piacere ho trovato un bell'articolo tra le quali si legge "Un'ultima comparazione stagionale, condotta con l’ausilio delle celebri mappe Roeder impostate dall’omonimo meteorologo tedesco, permette infine di evidenziare un mese di dicembre contrassegnato da una poderosa ondata di freddo che vedrebbe quale fautore, un incontrastato e temibile “Orso” russo-siberiano, coricato lungo i paralleli fin nel cuore del Mediterraneo.

Motivo di cotanta differenza? I modelli stilati dai Tedeschi hanno probabilmente “metabolizzato” meglio degli altri le forzanti esterne suscitate dall’attuale disposizione dell’ENSO (debolmente negativo), QBO stratosferica (fortemente negativa) e temperature superficiali dell’Atlantico (favorevoli alle ciclogenesi mediterranee), ipotizzando anche una propensione stratosferica allo sfaldamento del Vortice Polare, con l’AO (Artic Oscillation) a fare da ago della bilancia: non c’è che dire, sarebbe proprio un signor Inverno." letto su metolive!! E succede questo come la mettiamo????
 



 
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Messaggio Re: Verso il disastro

#26  marvel Ven 14 Set, 2007 12:41

Luisito calma, non mi degenerare anche tu nel puro catastrofismo, ti prego!
In Italia si parla troppo di cambiamento climatico e poco di inquinamento, dissesto strutturale degli acquedotti, di mancanza di pianificazione delle risorse rispetto alla popolazione e alle attività!
Il problema maggiore della nostra società, ma il discorso può anche essere esteso a tutto il mondo, è che l'aumento demografico contemporaneamente all'aumento del reddito pro capite e quindi dei consumi, sta metendo in crisi un sistema che era già al limite diversi decenni or sono.
Se in Italia, mettiamo nella nostra regione, continuiamo ad auemntare il consumo idrico ed elettrico senza far niente perchè questo venga sostenuto a monte, allora è finita.
A Foligno non è possibile non fare conti con un regime pluviometrico naturalmente sotto media rispetto al resto dell'Umbria e all'Italia, se al contemporaneo aumento della domanda di acqua, per scopi agricoli, che sfruttano una percentuale elevatissima di tutte le risorse idriche (colture errate e sovraddimensionate per una zona come quella di foligno), indistriali (non sai quanto possa consumarne un cementificio), l'aumento demografico dovuto soprattutto ad extracomunitari, l'aumento di consumi, dovuto al fatto che sempre più gente ha conforts come la lavastoviglie, l'idromassaggio, il giardino di casa, la piscina...ecc... tutti, o quasi, ci tengono a lavare le auto, anche il verde pubblico è più curato.
Poi se CICLICAMENTE si verifica un calo delle precipitazioni, è chiaro che diventa una situazione insostenibile.
Un tempo non era necessaria tanta acqua, se diminuivano le precipitazioni, le falde erano comunque meno sfruttate, l'acqua la si trovava perchè non se ne consumava molta, un tempo erano altri tempi!

Veniamo poi al discorso clima ed effetto serra... "i signori di Roma" hanno messo in scena una nuova pagliacciata politicizzata onde poter attirare ancora di più l'attenzione in vista di nuove elezioni. Il catastrofismo serve e paga, porta l'attenzione di tutti in un unica direzione... convogliando in quella disrezione i voti degli indecisii (in numero sempre crescente ad ogni elezione).

Tutto questo catastrofismo non ha le basi scientifiche per essere giustificato, anzi, è la prima causa di un delirio collettivo che spingerà sempre di più verso scelte inadeguate e pilotate, verso la pericolosissima direzione di una tassazione pro-ambiente, con l'unico scopo di attingere a nuovi fondi pubblici per farsi gli affari propri!

Io non tollero che qualcuno venga a mettermi le mani nelle tasche, tantomeno tollero che qualcuno venga a dirmi come devo vivere... la direzione è quella di un controllo sempre più spinto sulla vita di chiunque di noi, di limitazioni sempre maggiori... la libertà sta diventando sempre di più un'illusione.

Invece di menarsela tanto con questa CO2, quando NON E' PROVATO CHE SIA RESPONSABILE DALL'AUMENTO TERMICO (o perlomeno non l'unica), se ne andassero a investire su mezzi meno inquinanti, sul sistema idrico, su nuove fonti energetiche, ecc.
 




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Messaggio Re: Verso il disastro

#27  andrea75 Ven 14 Set, 2007 12:46

Bella discussione ragazzi... finalmente mi diverto a leggere qualcosa di diverso delle solite e ormai noiose segnalazioni
Allora, dico la mia in estrema velocità, anche perché questi giorni tra il lavoro e le cose da fare per il sito non ne esco più!  

Ho letto un po' tutto e sono venuto a delle mie conclusioni, profane, come profano resto in materia. Partiamo da un dato di fatto, che è spesso emerso anche nei vostri messaggi: il periodo che va dall'autunno scorso ad oggi è stato terribile! Sotto tutti i punti di vista, e non serve essere esperti, avere orti o essere in mezzo alla natura per osservarlo. Se n'è accorta pure mia figlia di 3 anni, che mi chiedeva come mai non ci fosse la neve a Gennaio sulle vette delle montagne! temperature alle stelle, medie termiche altissime e scarsità di precipitazioni, il tutto a scala non locale, ma globale!
Insomma, credo che su questo ci sia poco da dire e da controbattere. Chi dice che l'anno scorso (per scorso avrete capito che intendo gli ultimi 12 mesi) è stato "normale" mente sapendo di mentire
Però è stato un anno. E' vero, un sensibile calo delle precipitazioni in alcune zone si è verificato negli ultimi anni, ma questo è stato a scala locale e comunque se 2 anni fa il Piemonte è stato all'asciutto e se quest'anno c'è rimasta parte dell'Umbria beh, non griderei allo scandalo, anche perché se proprio vogliamo rimanere nel nostro orticello (cosa peraltro sbagliata) molte località umbre, compresa la mia, negli ultimi 2 anni sono comunque state abbondantemente sopra la media pluviometrica. Stessa cosa per le medie termiche e non parliamo di neve perché il 2005 è stato credo straordinario da questo punto di vista. Non dimentichiamoci poi l'alluvione sempre nel 2005.
Ecco, questo per riassumere a grandi linee quello che è successo negli ultimi anni, prima dei quali sinceramente tutto questo allarmismo, come c'è stato in questi ultimi mesi, non era ancora emerso.
Io per 12 mesi andati male non mi attaccherei al cappio... e non parlatemi di presagi o di presentimenti per il fututo, perché quello che avverrà da domani in avanti lo sa solo il padreterno. Nè Barbanera, né Frate Indovino e tantomeno i modelli stagionali (più o meno siamo lì) potranno farci capire se nei proissimi ci sarà un inversione di tendenza o se si continuerà a scivolare nel baratro. Ma se anche fosse così, credo che si scivolerà, ma non si andrà a precipitare. Gli anni passati, le ere passate ce lo hanno dimostrato. Sono daccordo che non c'è stata in passato la stessa richiesta di energia che c'è ora, ma in passato non c'erano nemmeno i mezzi per produrla. Nelle ere passate l'energia non c'era affatto e si viveva con ciò che davano le terre e nonostante ci siano stati numerosi "anni orribili", non mi risulta che ci sia stato uno sterminio umano di massa perché per 2 anni consecutivi le medie termiche siano state più alte di 3°C e sia caduto il 20 o il 30% in meno di pioggia.
Questo è il mio pensiero e questo rimarrà. La situazione è critica, e fin qui credo che siamo tutti daccordo, ma non tale da  arrivare a parlare di catastrofe. Se è questo che vogliono farci credere per giustificare altre cose bene, ci sto, ma se arriveremo alla catastrofe la colpa non sarà di ciò che avviene a livello climatico, ma da come chi ci governa interpreta i cambiamenti e ci costringe con aumenti sconsiderati dei prezzi a fare la fame o a morire di freddo perché le scorte di gas e metano (ma guarda un po', energia pulita!) non sono più sufficienti!
Avrò detto un mare di cazzate, del resto la mia capacità arriva a questo, ma come ho detto questo resta il mio pensiero. Può darsi che fra qualche anno, se le cose continueranno ad andare così mi direte che avevate ragione, ma chi o cosa vi da la certezza che continuerà così?
 




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Messaggio Re: Verso Il Disastro

#28  mausnow Ven 14 Set, 2007 13:27

Marvel... attento che, se parli di cicli, qualcuno molto in alto ti dà anche a te del fatalista...
 
Luisito, anch'io condivido le tue preoccupazioni, ci mancherebbe. Però da qui a parlare di disastro mi pare un poco eccessivo. Certo, la persistenza degli anticicloni è diventata esasperante, ma direi soprattutto la persistenza di certe posizioni dei medesimi.
Tanto da far pensare che, volendo addossare la colpa alle attività umane, qualcuno sia in grado già di effettuare manipolazioni in questo senso... quindi attività non solo colpose ma anche consapevoli... vedi Harrp e simili...
Beh... scenario da incubo... preferisco credere nella ciclicità come causa principe dell'attuale situazione...
 




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Messaggio Re: Verso il disastro

#29  Francesco Ven 14 Set, 2007 14:41

Secondo me è inutile proseguire questa discussione. Tanto ognuno prende posizione e rimarrà sempre con le  proprie idee. La questione è così complessa ed argomentata che è impossibile "dimostrare" qualcosa.

Nota polemica    (chiedo perdono !)
 [ Tanto finchè c'è la "pagnotta" si sta bene.... e poi quando vado a casa e vedo il boschetto di querce completamente secco mi girerò dall'altra parte (occhio non vede....) e penserò ... dai che è successo anche 200 anni fa. Bella consolazione ]

A parte le polemicucce, sarebbe ora che si riaprisse qualche topic con qualche bella analisi sul prossimo futuro, no?
 




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Messaggio Re: Verso il disastro

#30  burjan Ven 14 Set, 2007 14:48

Sono lieto di aver attizzato una discussione come si deve, che vorrei ricondurre al filone principale.
Ringrazio Tife per averci aggiornato sugli indici di teleconnessione e per averci dato qualche notizia confortante. Anch'io sapevo che la Nina moderata è probabilmente quanto di meglio ci si possa augurare per l'italico suolo.
Quanto alle Roeder, l'ultimo run disponibile è del 5 giugno e da allora di acqua sotto i ponti (scusate l'involontario umorismo) ne è passata molta.
Si parla di adattamento. Si dice che sapremo adattarci. Su questo sono ottimista anch'io: se ne vedono già in giro consistenti segnali, proliferano gli impianti di irrigazione a goccia.
E' la Natura che mostra segni di sfinimento, ragazzi, non noi. Alberi che si seccano e che perdono le foglie, terreni che perdono la propria vitalità biologica, fiumi che muoiono...
E' vero Ale, ci siamo viziati negli anni Sessanta, ce lo siamo detti più volte. Ma poiché vengo da una famiglia contadina, li ho sentiti i racconti su com'era la vita nelle campagne prima dell'agricoltura estensivamente irrigua o delle  grandi piogge.
le ho viste le foto sul Tevere a PG negli anni 30 e i bambini che ci sguazzavano in mezzo, cinque inverni secchi e un 1929.
Li reggiamo? Li regge il nostro sistema produttivo, il nostro sistema sociale? Siamo pronti a lavarci ogni 20 giorni e a tornare a nutrirci di pane e mortadella perché l'insalata la si può mettere solo lungo il Topino? Mah... E poi dati pluviometrici come quelli degli ultimi anni qui non si vedevano almeno dal 1815. Altro che anni Trenta....
Quanto alle tasse, stai tranquillo, Marvel, non credo che si avrà il coraggio di intervenire in quel senso, già dimostratosi inutile e a carattere regressivo.

Le mie considerazioni non erano tagliate su misura per Foligno, ci mancherebbe altro. Qui, dove infatti alla siccità siamo abituati, le fontanelle le abbiamo chiuse da almeno 10 anni, tutte. E non è giusto dimenticare che negli ultimissimi anni governi nazionali e regionali hanno stanziato montagne di soldi per rifare gli acquedotti. Se non avessimo rifatto quello di Rasiglia, Foligno e la Valle Umbra Sud sarebbero già a secco.  

Insomma, di cose ne sono state dette tante, moltissime le condivido, così tante che manco me le ricordo.

Resta la consapevolezza che stavolta il Re è nudo: quale che ne siano le cause, il cambiamento è in atto e sta condizionando la vita quotidiana di tutti noi. Fare finta di non vederlo è da matti. Dire che tutto tornerà presto a posto è, a mio modesto parere, una grossa illusione.  

Vi saluto tutti con vero affetto.  
 
 




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