
Ricordate i tempi del liceo in cui si passavano ore ed ora a giocare a Risiko? Ecco, immaginate una pletora di carrarmatini blu-Facebook partire all'attacco dopo aver pescato la carta "devi sconfiggere l'armata nera-Apple".
E' più o meno questo il clima che si respira fra i giganti della Silicon Valley anche se naturalmente non si parla mai apertamente di una vera e propria guerra ma bensì di sana e giusta competizione.
Chiamatela come volete, ma i primi segnali di battaglia fra Facebook e Apple erano trapelati già l'anno scorso, quando il team di Mark Zuckerberg aveva osteggiato l'integrazione di Facebook Connect all'interno di Ping, il social network musicale di Steve Jobs che - per questo e altri motivi - non è mai decollato.

Nella cena in tête-à-tête fra il giovane Mark e il saggio Steve per parlare della questione non era servito nemmeno il dessert per addolcire la tensione e a conto pagato nessun accordo fra i due era stato siglato. Nei giorni successivi Jobs aveva dichiarato un secco "Onerous terms that we could not agree to".
Un po' come succede nella saga di Star Wars, nel tempo i nostri Luke-Zuckerberg-Skywalker e Darth-Jobs-Vader si sono incontrati e scontrati diverse volte mettendosi reciprocamente i bastoni fra le ruote. Allo smacco di Ping, Apple ha risposto con una scelta che non lascia nessun dubbio all'ostilità fra le due aziende: anziché permettere in modo nativo alle decine di migliaia di sviluppatori iOS di autenticarsi all'interno delle loro applicazioni con il Facebook Connect, sir Jobs ha integrato nell'SDK di iOS il login di Twitter. A questo punto iniziamo a chiederci quale delle due parti sia effettivamente attirata dal lato oscuro della forza e non sappiamo più per chi parteggiare.
La scelta del gigante di Cupertino è stata davvero discutibile poiché tutti sappiamo che Facebook ha un bacino di utenti decisamente più vasto di Twitter (oltre 700 milioni di account contro i 300 milioni di Twitter) e che Facebook Connect è il sistema largamente più utilizzato dalle app sviluppate per iPhone e iPad.
Nel frattempo, tanto per non stare mai con le mani in mano, l'armata di Zuckerberg si è scontrata anche con quella arcobaleno di Google con una mossa di pessimo gusto e con un rullo di dadi ha puntato i suoi cannoncini verso il terreno del gigante di Mountain View.
Ma come mai l'armata di Facebook è così sul piede di guerra? Cosa si cela dietro a tutto ciò?
La risposta è meno banale di quel che si possa pensare e riguarda la lotta per il sistema di distribuzione delle applicazioni dove i suoi competitor sono molto più forti di Facebook, ma il futuro è ancora tutto da costruire.
Nel panorama attuale da un lato c'è Apple con i suoi 250 milioni di utenti attivi negli AppStore e ben 225 milioni di utenti con carta di credito pronti a spendere; dall'altro c'è Google con decine di milioni di utenti su Chrome.
Chi manca all'appello? Facebook naturalmente, che in questo momento non ha nessun canale da sfruttare ma che a quanto sembra si sta preparando a lanciare il progetto denominato "Spartan".
Spartan, inizialmente sviluppato per essere utilizzato su Safari dentro iOS, permetterà agli sviluppatori di ricreare applicazioni mobile all'interno di Facebook. Già 80 sviluppatori top tra cui Zynga e Huffington Post sono al lavoro per portare una parte delle loro app all'interno della piattaforma e il numero è in continua crescita.
Le intenzioni sono quindi chiare: se Facebook è dominante nel mercato desktop con 700 milioni di utenti e con un ecosistema di sviluppatori e di app ormai consolidato, è assolutamente necessario che rinforzi anche la sua presenza sul mobile, dove gli utenti si stanno spostando sempre di più.
Riuscirà con la creazione di Spartan a competere con la potenza dell'Apple AppStore e della piattaforma Android? Qualche dubbio ci viene: prima di tutto Facebook ha ancora pochi utenti che usano il sistema dei credits (30 milioni circa contro i 225 milioni che hanno inserito la propria carta di credito su iTunes) e poi non dimentichiamoci che è basato su HTML5 il che rende la piattaforma decisamente più limitata nelle funzionalità rispetto alle app native per iOS e Android.
Chi riuscirà nella conquista del mondo mobile sconfiggendo tutte le altre armate? Attendiamo il prossimo lancio del dado e godiamoci lo spettacolo.

da http://startup.wikli.it