Una prima perturbazione, debole, ci sta interessando in queste ore. Pochi i suoi meriti sul breve, ma molto grandi sul medio termine, in quanto essa fungerà da apripista prima, e da richiamo poi per un nucleo di aria molto fredda in quota (500hPa) che stazione da qualche giorno sulla Mitteleuropa.

Entro domenica sera ritroveremo la depressione in piena azione sul Mediterraneo centrale, all'altezza della Sardegna, con le prime intense precipitazioni sul centro-nord Italia, indotte dal Libeccio Freddo. Domenica la neve potrebbe cadere fino in pianura al nord, specie pedemontana emiliana, e oltre 6/800 metri sul Centro, specialmente in caso di intense precipitazioni.
A seguire, l'Alta Pressione atlantica taglierà l'alimentazione fredda alla depressione, facendola evolvere in cut-off mediterraneo. Il tempo sull'Italia centrale continuerebbe ad essere molto instabile e moderatamente freddo, con continue occasioni per piogge e nevicate, che a tratti toccherebbero quote collinari, stante la presenza di aria molto fredda in quota (intorno -28/-30 a 500hPa).

La depressione nel frattempo traslerà verso il Sud Italia: il suo colmamento sarà probabilmente molto lento, e al termine di questa lunga fase perturbata i nostri Appennini avranno ricevuto, si spera, ingenti apporti nevosi utili al prosieguo della stagione sciistica, ora in difficoltà.
Partiamo da qui.
