Molto probabilmente sarà l'addio ai regimi subtropicali da strascico estivo interminabile. Situazione abbastanza intricata da discernere, comunque.
Come detto da Dani e come già ipotizzato, un generale abbassamento della linea di fronte, preceduto da un fiume basso di correnti miti e umide atlantiche a partire dalla East Coast (vedi carta), aperto grazie al graduale riassorbimento verso nordest, nel lobo eurasiatico, della lacuna azzorriana.
E un travaso di vorticità e un bilanciamento di masse dopo l'assetto direi inutile del VP, come già detto. Unica eventualità da stornare un flusso principale troppo teso ed alto. Ma così non sembra, fortunatamente.
In realtà il fronte polare sembra rimanere mediamente altino, ma quantomeno (PNA che scende e NAO che piega al neutro), grazie ad una presa di vorticità baroclina tra Est Terranova e Sud Groenlandia, si alzerebbe un ponte verso nordest (UK-Mar di Norvegia) che può aprire scenari interessanti.
Le possibilità sono disparate, a mio parere: si va da un (più difficile) ingresso diretto (subito dopo il flusso umido occidentale) fino ad un rientro da nordest. Da ponderare.
Forecast (periodo 16-24) pure che finalmente vedono un'altra minestra, meno riscaldata. Rimarrebbe un certo sopramedia concomitantemente al flusso basso umido, ma sul lato gpt e precipitazioni finalmente qualcosa di buono.
Dal diagramma di Hovmoller si evince la dinamica sintetizzata dai pannelli forecast, in cui si può scrutare vagamente, laggiù all'orizzonte, una possibile interazione tra flussi continentali e oceanici (e uno Scand+?). Meglio non correre. Per ora è solo una possibilità a medio percentile. Già se entrassero i soli flussi umidi da ovest con una discreta limata termica fisiologica sarebbe qualcosa.