
La settimana appena iniziata, che terminerà con il weekend di Natale, è destinata a trascorrere grigia, umida e mite. Questo fino a giovedì.
Da Ovest, infatti, si avvicinerà a grandi passi una perturbazione atlantica, alimentata dall'aria artica "latente" che i giorni scorsi ha interessato l'Europa centro-occidentale.
Già da giovedì 23 la troveremo in azione sul golfo di Biscaglia, con sostenute correnti meridionali sull'Italia e precipitazioni sui versanti più esposti: Liguria e Versilia. ATTENZIONE: i fenomeni in queste aree saranno particolarmente intensi e persistenti, con possibili dissesti di carattere idro-geologico.

Venerdì 24, Vigilia, la nostra perturbazione avrà ormai raggiunto le coste italiane col suo minimo di pressione, e seguiterà ad inviare tese correnti meridionali. Sarà un giorno molto piovoso, probabilmente, per tutta l'Italia, Umbria compresa. La neve cadrà a quote alte, sulle cime dei Sibillini. ATTENZIONE STAVOLTA AL NORD-EST italiano, che con questo tipo di correnti esalta la piovosità. Anche qui possibili situazioni da allerta.

Dalla sera, graduale ingresso di aria più fredda e calo del limite delle nevicate intorno ai 1000/1200 metri.
Il giorno di Natale il minimo tenderà a traslare verso sud-est, e coadiuvato dalla spinta verso la Scandinavia dell'HP azzorriano, attirerà aria decisamente fredda da nord-est sull'Italia (possibilità direi 60/70%). Ecco quindi il calo della quota neve in Appennino sino alla collina. Migliora invece al Nord e Tirreniche.

Ovviamente su quest'ultimo punto restano molte incognite, prima fra tutte l'effettivo posizionamento dell'HP stesso che potrebbe spingere più velocemente la perturbazione verso EST, con minore ingresso di aria fredda.
Da valutare, inoltre, il possibile coinvolgimento tirrenico nell'ultima fase, in caso di creazione di minimi sottovento alla catena Appenninica, come mostrato nell'ultima carta.
Ritengo probabili accumuli tra 30 e 60 mm, compreso tutto il peggioramento, su gran parte della nostra regione.

