Outlook Very Long Range 2013-2014
Salve a tutti.
Prima di avventurarci nella prima analisi degli indici teleconnettivi e delle dinamiche stratosferiche attuali e previste, va detto che la stagione invernale, da poco iniziata, ha contraddetto subito le previsioni stagionali, emesse dai principali centri di calcolo mondiali, nei mesi scorsi, per questo periodo.
Qual'è la causa di questo fallimento?
Semplice: l'inaffidabilità totale di questo tipo di previsioni.
Non credo sia scientificamente possibile prevedere un'intera stagione attraverso supposizioni fatte su proiezioni basate sull'andamento di indici che indicano, a loro volta, l'andamento, spesso e volentieri parametrizzato ed approssimato, di fattori di influenza tanto vasti quanto riassunti in pochi, semplici numeri, in poche parole "inconsistenti".
Quello che ritengo possibile, invece, è l'individuazione di tendenze a medio-lungo termine (per lungo intendo massimo 4-5 settimane), basate sull'interpolazione degli indici teleconnettivi con la statistica ma, soprattutto, sulle interazioni tra i diversi strati atmosferici capaci di condizionare, nelle loro azioni e reazioni di mutua influenza e risonanza, le dinamiche circolatorie emisferiche.
Tra l'altro la circolazione atmosferica generale, sicuramente a livello emisferico, ha mostrato negli ultimi anni una controtendenza rispetto al periodo precedente. 10 o 20 anni fa la circolazione atmosferica era differente, erano più ricorrenti alcune dinamiche circolatorie che adesso non lo sono più.
Questa cosa ce la rivelano gli stessi indici. E, dato che molte delle proiezioni, alcune anche di ultimo arrivo e provenienza non scientifica (non ancora), si basano proprio sulla statistica, cercando di estrapolare indicazioni stagionali da correlazioni tra situazioni climatiche recenti e scenari stagionali futuri, credo ancor di più nell'assoluta incertezza di questo tipo di avventurose proiezioni.
A complicare ulteriormente il difficile ed ambizioso obiettivo di queste proiezioni, quest'anno si è venuta a creare una combinazione di neutralità (o quasi) dei valori in diversi indici che rendono quasi inutilizzabili alcune di quelle correlazioni su cui, in altre annate, si faceva o si tentava di fare affidamento.
Che lo vogliate o no, non esiste modello, genio o angelo sceso in terra, che oggi possa dirci, anche a grandi linee, che cosa succederà a gennaio, figurati a febbraio o marzo!

Questa è la cruda realtà.
Predire una tendenza oltre il mese di dicembre è una scommessa, come lanciare una monetina. Più attendibile, piuttosto, affidarsi alla statistica, quindi ai detti, ai proverbi e all'esperienza dei nostri vecchi.

(Per un'introduzione tecnico-didattica rimando al topic inserito l'anno scorso, in cui vengono espresse alcune nozioni valide, naturalmente, anche quest'anno.

INDICI
Partiamo dall'Indice NAO, uno di quegli indici a cui mi riferivo poco sopra e che negli ultimi anni ha ripreso ad assumere frequente negatività, differentemente da quanto fatto nei decenni precedenti (vedi anche qui).
In un articolo di quasi 10 anni fa feci una mia proiezione sul probabile andamento ciclico di questo indice con un grafico che più o meno seguiva questo andamento... e devo dire che i dati mi hanno dato ragione.

Il grafico sopra riportato ci fa capire come la stessa circolazione atmosferica nordatlantica sia soggetta ad oscillazioni di lungo periodo, facendo prevalere talune configurazioni e dinamiche piuttosto che altre.
Considero altamente probabile, quindi, che nei prossimi mesi la NAO ricomincerà a manifestare un andamento mediamente negativo.


Nonostante questa probabilità, c'è da dire che il Vortice Polare Stratosferico ha avuto un mese di novembre non distante dalla norma, salvo degli episodi critici (troposferici) che hanno movimentato l'ultima fase del mese e i primi giorni di dicembre. Ma le dinamiche che abbiamo potuto osservare nelle scorse settimane hanno avuto matrice esclusivamente troposferica.
Adesso vedo altamente probabile un naturale ricompattamento stagionale e un'accelerazione/approfondimento dello stesso VPT, andando a stringere una forte connessione con il VPS.
Insomma, il mese di DICEMBRE, in gran parte, dovrebbe vedere VPT e VPS ruotare all'unisono con poche e blande ondulazioni o sfrangiature (le ultime dovrebbero rientrare entro i prossimi 7 giorni).
La stessa AO, che spesso e volentieri va a braccetto con la NAO (tanto che in alcune ricerche si sta tentando di capire se, effettivamente, abbia ancora senso distinguerne gli andamenti) nelle sue proiezioni ci descrive palesemente questa tendenza.

Ciò che ancora non è possibile sapere è l'esatta durata di questo ricompattamento.
Visualizzando l'andamento del'intera colonna atmosferica è facile notare quanto sopra detto.
Non so se poter dare credito alla teoria (statistica) secondo cui ancora per 2 mesi dovremmo avere un VP complessivamente compatto e, quindi, poco propenso ad escursioni verso le latitudini più basse.
Allo stato attuale i modelli, anche ai livelli troposferici, evidenziano una tendenza scarsa vivacità delle onde planetarie, andando abbastanza in accordo con le attuali proiezioni dei livelli stratosferici.

Se questo venisse confermato si allontanerebbe la possibilità che in troposfera possano svilupparsi dei forcing tali da innescare delle risonanze verticali verso la stratosfera. Ed è ancora presto per poter sperare in veri e propri upper-warming, originari dell'alta stratosfera, che vengano a destabilizzare la struttura del VP direttamente dall'alto.
Mancano ancora le classiche azioni di disturbo (vedi HP Aleutinico) che, normalmente, agendo da punteruoli al VP, tendono a produrne onde risonanti, tali da destabilizzarne il momento.
Allo stesso tempo siamo in una di quelle situazioni in cui si va profilando una generale assenza di "fenomeni" dominanti, sia per le anomalie termiche oceaniche SSTA (anche sel la Nina si sta rafforzando) che per altri fattori di influenza.
Un mix di indici ed indicatori che non forniscono esplicitamente una direzione da seguire.
Ad esempio siamo anche in fase QBO positiva, ma durante una fase di massimo solare atipica, perché si tratta del massimo solare più debole mai osservato in epoca moderna, quindi anche in questo caso non abbiamo precedenti a cui riferirci.

Come avvenuto anche negli anni scorsi, abbiamo avuto un innevamento precoce delle grandi fasce continentali artiche e subartiche, già ad ottobre, che sia statisticamente (SAI - snow advance index, fortemente correlato all'AO) che intuitivamente, fa pensare a buone possibilità di avere un AO- a Gennaio e Febbraio, quindi un indebolimento importante del Vortice Polare.

Insomma proprio per questa sorta di "vuoto di potere", mai come quest'anno, eventuali input provenienti dalla Stratosfera potrebbero influenzare buona parte della stagione.
Ma sempre statisticamente le condizioni al contorno sono tali da non rendere probabili eventuali SSW (Sudden Strat Warming) nella prima fase dell'inverno.
Quindi non dovremmo assistere a grandi stravolgimenti al VP prima di gennaio... sempre in teoria.
Se, poi, dovessimo stare a guardare l'insieme dei fattori sopra elencati verrebbe da pensare che anche gennaio potrebbe essere in parte "compromesso", intendendo con la parola compromesso, non certo un dominio incontrastato degli anticicloni, ma la possibilità di flussi zonali con meridianità non esagerata (e qui siamo già in piena fantascienza).
Le speranze sarebbero tutte riposte nella possibilità di possibili SCAND++ (tutta da verificare).
Ma in tutto questo restano da tenere sotto osservazione almeno 3 figure che potrebbero rimescolare le carte.
1) lo sviluppo di un anticiclone termico siberiano (sempre che l'inclinazione dell'asse principale del VP lo permetta).
2) l'eventualità che l'HP aleutinico possa tornare a spingere (sst permettendo)
3) l'eccezione alla regola che non vorrebbe lo sviluppo di warming importanti (e non di fine inverno) nel VPS in queste condizioni di QBO+ e di ciclo solare.
A mio avviso le eventuali avvisaglie che uno (o più) di questi fattori possano seguire una strada alternativa, potremmo verificarle già nella terza decade di questo mese.
E adesso un rapido escursus della situazione ed evoluzione prevista in stratosfera:

Animazione Temp. a 30 Hpa


Prev a 10 gg.
A 10 Hpa

A 30 HPa

A 100 Hpa

Come già detto è molto probabile che, in questa fase, la troposfera tenda a seguire la morfologia delle configurazioni stratosferiche.
Sarà la realizzazione, o meno, di questa eventualità a farci capire cosa aspettarci a gennaio.
