Buongiorno a tutti, visto che fino al 20 del mese (minimo) non avremo di che parlare, riprovo a sollevare la questione cruciale, nella speranza di alimentare un dibattito fra gli esperti (che io leggerò con avidità).
La domanda è semplice: perché l'HP delle Azzorre non riesce più ad elevarsi verso latitudini settentrionali?
Si, perché TUTTI i nostri problemi nascono da li. Lo dico e lo ripeto fino allo sfinimento, non sono i +0,6° ad aver rovinato i nostri inverni. Se, in linea del tutto teorica, prendessimo un inverno "medio" pre 1988 e mettessimo 0,6° in più, saremmo tutti qui a spellarci le mani di applausi.
Il freddo fisiologicamente presente a est è per noi ampiamente sufficiente per darci soddisfazioni, e non importa che sia sulla Croazia o sull'Ucraina. Può arrivarci addosso in 48 ore in qualsiasi momento, con temperature comunque ragguardevoli. E ovviamente non importa se 30 anni fa sarebbe arrivata la -12 e oggi arriva la -11.
Lo schema barico mutato fa si che degli 0,6° di aumento complessivi mondiali, probabilmente ben 2 sono concentrati sul bacino del mediterraneo e, ahimè, in inverno. Un piano ben congegnato, senza dubbio.
Ora, dal mio piccolissimo, inizierei a scartare qualche ipotesi, in primis quella geografica. Ho sentito più volte dire che in Asia e USA le colate avvengono comunque perché non ci sono ostacoli orografici. Ecco, io credo che questa sia una chiacchiera. Le colate sono pilotate da HP poste in posizione consona, legate alle wave 1 e 2, che sono oceaniche. L'ostacolo orografico viene DOPO. Quindi si, potrei veder partire una colata sontuosa dalla Scandinavia e poi vederla deviare (in parte) dalle Alpi. Ma il problema è che la colata non parte proprio.
Poi, in ordine sparso, se il freddo è diminuito, qualcuno mi spiega la superpotenza del VP?
Se i mari sono più caldi, qualcuno mi spiega l'ignavia dell'azzorriano?
Facciamo una bella chiacchierata solo ed esclusivamente sulla domanda che apre il post?
Ciao!