....secondo me, comunque, Clòoover non ha voluto scrivere nulla d'insensato. Mi spiego, rileggendo il suo post, lui ha scritto solo che il
VP è intenso e ciò produce un raffreddamento dell'Artico e che questo freddo, più avanti, non è escluso ci possa tornar comodo. Poi dopo la storia dello "stratcooling" è venuta fuori nelle ultime settimane non da lui.
Ciao 8))
Nulla di insensato?
Le temperature basse stratosferiche, soprattutto a quella quota (1HPa-10HPa...fino a 70 HPa almeno) non hanno nessunissima influenza su di noi!
Solo i riscaldamenti improvvisi di vaste zone della stratosfera riescono a produrre effetti più in basso (e non sempre).
Tu dimmi che effetti dovrebbe produrre un'anomalia di -10 o - 20 gradi ad 80 km di quota?
Quando poi sono almeno 15 anni che siamo sempre in un'anomalia negativa di questo tipo... che tra poco, vedrai, diverrà la nuova media.
Insomma, non significa niente, tantomeno significa che il
VP è più freddo... anche perchè "l'aria" fredda stratosferica (se vogliamo chiamarla aria, dato che a 1HPa ha anche una composizione diversa oltre ad essere moooolto rarefatta) non scende verso il basso... e normalmente è fredda proprio perchè più rarefatta.
Insomma, se ci si vuole spingere ad osservare il
VPS per capire la circolazione atmosferica generale, ha un senso guardare le cpc, ma da un punto di vista termico ha senso solo per cercare di individuare la formazione di forti riscaldamenti in grado di produrre
HP dinamici imponenti che possano sconvolgere le dinamiche del
VPS e che poi possano sfondare in tropopausa ...portando allo splitting del
VP troposferico.
Il resto sono solo chiacchere.
Ciao ciao