Ammazza che caldo che fa a Gualdo, oh! Non pensavo, davvero...
Be', è un clima particolare. Ci cadono, come tu sai bene , metri di neve, ma tu non immagini che pianta tropicale cresce in pieno cento storico, tra l'altro in una delle vie più battute dal vento, con l'unica protezione di un muro di cinta... (a quota 552 metri s.l.m.)
Dài, indovina... Non ci crederai mai!
Ammazza che caldo che fa a Gualdo, oh! Non pensavo, davvero...
Be', è un clima particolare. Ci cadono, come tu sai bene , metri di neve, ma tu non immagini che pianta tropicale cresce in pieno cento storico, tra l'altro in una delle vie più battute dal vento, con l'unica protezione di un muro di cinta... (a quota 552 metri s.l.m.)
Dài, indovina... Non ci crederai mai!
Un'agave ferox! (ne parlo come se ne sapessi qualcosa)
Ammazza che caldo che fa a Gualdo, oh! Non pensavo, davvero...
Be', è un clima particolare. Ci cadono, come tu sai bene , metri di neve, ma tu non immagini che pianta tropicale cresce in pieno cento storico, tra l'altro in una delle vie più battute dal vento, con l'unica protezione di un muro di cinta... (a quota 552 metri s.l.m.)
Dài, indovina... Non ci crederai mai!
Un'agave ferox! (ne parlo come se ne sapessi qualcosa)
Che scienziati c'abbiamo qui, oh! Mo' tirate fuori tutti 'sti paroloni.... e magari queste agavi (il plurale di agave, no? ) manco l'avrete viste mai.....
Ammazza che caldo che fa a Gualdo, oh! Non pensavo, davvero...
Be', è un clima particolare. Ci cadono, come tu sai bene , metri di neve, ma tu non immagini che pianta tropicale cresce in pieno cento storico, tra l'altro in una delle vie più battute dal vento, con l'unica protezione di un muro di cinta... (a quota 552 metri s.l.m.)
Dài, indovina... Non ci crederai mai!
Un'agave ferox! (ne parlo come se ne sapessi qualcosa)
Che scienziati c'abbiamo qui, oh! Mo' tirate fuori tutti 'sti paroloni.... e magari queste agavi (il plurale di agave, no? ) manco l'avrete viste mai.....
L'unico a saperne davvero tanto su questo argomento è Zerogradi, ve lo assicuro, me ne parla da anni (un po' come Bubba parlava di Gamberetti a Forrest Gump ), è un botanico appassionato di Agavi!
L'unico a saperne davvero tanto su questo argomento è Zerogradi, ve lo assicuro, me ne parla da anni (un po' come Bubba parlava di Gamberetti a Forrest Gump ), è un botanico appassionato di Agavi!
Ammazza che caldo che fa a Gualdo, oh! Non pensavo, davvero...
Be', è un clima particolare. Ci cadono, come tu sai bene , metri di neve, ma tu non immagini che pianta tropicale cresce in pieno cento storico, tra l'altro in una delle vie più battute dal vento, con l'unica protezione di un muro di cinta... (a quota 552 metri s.l.m.)
Dài, indovina... Non ci crederai mai!
Un'agave ferox! (ne parlo come se ne sapessi qualcosa)
No, una palma! Non è che goda di grande floridezza, però sopravvive...
Se, quando abitavo non lontano dall'Adriatico, mi avessero raccontato che a Gualdo Tadino crescevano le palme, io mi sarei messo a ridere...
Ammazza che caldo che fa a Gualdo, oh! Non pensavo, davvero...
Be', è un clima particolare. Ci cadono, come tu sai bene , metri di neve, ma tu non immagini che pianta tropicale cresce in pieno cento storico, tra l'altro in una delle vie più battute dal vento, con l'unica protezione di un muro di cinta... (a quota 552 metri s.l.m.)
Dài, indovina... Non ci crederai mai!
Un'agave ferox! (ne parlo come se ne sapessi qualcosa)
No, una palma! Non è che goda di grande floridezza, però sopravvive...
Se, quando abitavo non lontano dall'Adriatico, mi avessero raccontato che a Gualdo Tadino crescevano le palme, io mi sarei messo a ridere...
Che palma è? Questa per caso?
Si chiama Trachycarpus Fortunei (aka Palma del Giappone) ed è in assoluto la palma più resistente al freddo. Resiste fino a -18°C. Io le ho viste anche in Germania, seppur vicino alla costa.
____________ I can resist everything except temptation - Oscar Wilde
Ammazza che caldo che fa a Gualdo, oh! Non pensavo, davvero...
Be', è un clima particolare. Ci cadono, come tu sai bene , metri di neve, ma tu non immagini che pianta tropicale cresce in pieno cento storico, tra l'altro in una delle vie più battute dal vento, con l'unica protezione di un muro di cinta... (a quota 552 metri s.l.m.)
Dài, indovina... Non ci crederai mai!
Un'agave ferox! (ne parlo come se ne sapessi qualcosa)
No, una palma! Non è che goda di grande floridezza, però sopravvive...
Se, quando abitavo non lontano dall'Adriatico, mi avessero raccontato che a Gualdo Tadino crescevano le palme, io mi sarei messo a ridere...
Che palma è? Questa per caso?
Si chiama Trachycarpus Fortunei (aka Palma del Giappone) ed è in assoluto la palma più resistente al freddo. Resiste fino a -18°C. Io le ho viste anche in Germania, seppur vicino alla costa.
Che dire? Le assomiglia, ma non sono un eseprto in botanica. al massimo, un giorno che capito là, la fotografo!
Ammazza che caldo che fa a Gualdo, oh! Non pensavo, davvero...
Be', è un clima particolare. Ci cadono, come tu sai bene , metri di neve, ma tu non immagini che pianta tropicale cresce in pieno cento storico, tra l'altro in una delle vie più battute dal vento, con l'unica protezione di un muro di cinta... (a quota 552 metri s.l.m.)
Dài, indovina... Non ci crederai mai!
Un'agave ferox! (ne parlo come se ne sapessi qualcosa)
No, una palma! Non è che goda di grande floridezza, però sopravvive...
Se, quando abitavo non lontano dall'Adriatico, mi avessero raccontato che a Gualdo Tadino crescevano le palme, io mi sarei messo a ridere...
Che palma è? Questa per caso?
Si chiama Trachycarpus Fortunei (aka Palma del Giappone) ed è in assoluto la palma più resistente al freddo. Resiste fino a -18°C. Io le ho viste anche in Germania, seppur vicino alla costa.
Ahhh, queste si, ce ne sono 3 davanti a un benzinaio a Spoleto, spelacchiate, ma campano da 'na vita!!! Almeno gli somigliano molto...
E le famose palme di San Benedetto del Tronto? Che specie sono?
Ammazza che caldo che fa a Gualdo, oh! Non pensavo, davvero...
Be', è un clima particolare. Ci cadono, come tu sai bene , metri di neve, ma tu non immagini che pianta tropicale cresce in pieno cento storico, tra l'altro in una delle vie più battute dal vento, con l'unica protezione di un muro di cinta... (a quota 552 metri s.l.m.)
Dài, indovina... Non ci crederai mai!
Un'agave ferox! (ne parlo come se ne sapessi qualcosa)
No, una palma! Non è che goda di grande floridezza, però sopravvive...
Se, quando abitavo non lontano dall'Adriatico, mi avessero raccontato che a Gualdo Tadino crescevano le palme, io mi sarei messo a ridere...
Che palma è? Questa per caso?
Si chiama Trachycarpus Fortunei (aka Palma del Giappone) ed è in assoluto la palma più resistente al freddo. Resiste fino a -18°C. Io le ho viste anche in Germania, seppur vicino alla costa.
Ahhh, queste si, ce ne sono 3 davanti a un benzinaio a Spoleto, spelacchiate, ma campano da 'na vita!!! Almeno gli somigliano molto...
E le famose palme di San Benedetto del Tronto? Che specie sono?
Le palme di San Benedetto del Tronto sono per la stragrande maggiornaza della specie Phoenix Canariensis, detta anche palma delle Canarie. E' la palma-simbolo del Mediterraneo, diffusissima sin dal medioevo. E' imparentata con la palma da datteri (Phoenix Dactilifera) che è molto simile, ma con la chioma più rada. La Canariensis è un albero splendido (a me piace moltissimo) anche se molto lento a crescere. Purtroppo, da qualche anno, un coleottero originario della Papua Nuova Guinea (punteruolo rosso) le sta decimando. Non c'è cura, l'unica cosa che può arrestare l'avanzata dell'insetto è tagliare le piante malate. La "colpa" dell'epidemia è degli spagnoli che, a metà degli anni 90, non comunicarono alla UE la presenza del coleottero. In Italia il parassita è arrivato grazie ad un vivaista pistoiese senza scrupoli. Sono delle Canariensis anche le famosissime palme di Piazza di Spagna a Roma.
In Umbria ce ne sono parecchie a Terni, a Foligno e intorno al lago Trasimeno (ma staranno pure da altre parti), anche se nessuna ha più di 20 anni (la "moda" è arrivata tardi...). Per i folignati: le palme di Piazza San Domenico sono delle Canariensis. A casa ne ho una, anche se è ancora piccolina e sta in vaso. Devo scegliere dove metterla: sembra facile, ma il fatto che da adulta raggiunga dimensioni notevoli impone una scelta ponderata della location...
E' una palma piuttosto resistente al freddo (sopporta picchi fino a -8°C, anche se per periodi non molto prolungati).
Altre palme "famose" sono la palma nana del mediterraneo (l'unica che nasce spontanea in Europa): a FOligno ce ne sono molte al Parco dei Canapè e la Washingtonia Filifera (detta palma della California). Diffusa pure la Washingtonia Robusta, che è la tipica palma che si vede nei film ambientati a Los Angeles. Entrambe le "Washingtonie" sono abbastanza resistenti al freddo (fino a -8°C) poiché originarie del deserto dell'Arizona. A FOligno ce un esemplare di Washingtonia Filifera di almeno 80 anni vicino al nuovo parcheggio della stazione (ex Centro Fiera).
Come avrete capito la botanica mi piace...
____________ I can resist everything except temptation - Oscar Wilde
Le palme di San Benedetto del Tronto sono per la stragrande maggiornaza della specie Phoenix Canariensis, detta anche palma delle Canarie. E' la palma-simbolo del Mediterraneo, diffusissima sin dal medioevo. E' imparentata con la palma da datteri (Phoenix Dactilifera) che è molto simile, ma con la chioma più rada. La Canariensis è un albero splendido (a me piace moltissimo) anche se molto lento a crescere. Purtroppo, da qualche anno, un coleottero originario della Papua Nuova Guinea (punteruolo rosso) le sta decimando. Non c'è cura, l'unica cosa che può arrestare l'avanzata dell'insetto è tagliare le piante malate. La "colpa" dell'epidemia è degli spagnoli che, a metà degli anni 90, non comunicarono alla UE la presenza del coleottero. In Italia il parassita è arrivato grazie ad un vivaista pistoiese senza scrupoli. Sono delle Canariensis anche le famosissime palme di Piazza di Spagna a Roma.
In Umbria ce ne sono parecchie a Terni, a Foligno e intorno al lago Trasimeno (ma staranno pure da altre parti), anche se nessuna ha più di 20 anni (la "moda" è arrivata tardi...). Per i folignati: le palme di Piazza San Domenico sono delle Canariensis. A casa ne ho una, anche se è ancora piccolina e sta in vaso. Devo scegliere dove metterla: sembra facile, ma il fatto che da adulta raggiunga dimensioni notevoli impone una scelta ponderata della location...
E' una palma piuttosto resistente al freddo (sopporta picchi fino a -8°C, anche se per periodi non molto prolungati).
Altre palme "famose" sono la palma nana del mediterraneo (l'unica che nasce spontanea in Europa): a FOligno ce ne sono molte al Parco dei Canapè e la Washingtonia Filifera (detta palma della California). Diffusa pure la Washingtonia Robusta, che è la tipica palma che si vede nei film ambientati a Los Angeles. Entrambe le "Washingtonie" sono abbastanza resistenti al freddo (fino a -8°C) poiché originarie del deserto dell'Arizona. A FOligno ce un esemplare di Washingtonia Filifera di almeno 80 anni vicino al nuovo parcheggio della stazione (ex Centro Fiera).
Come avrete capito la botanica mi piace...
____________ "La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre" - Albert Einstein
Altre palme "famose" sono la palma nana del mediterraneo (l'unica che nasce spontanea in Europa): a FOligno ce ne sono molte al Parco dei Canapè e la Washingtonia Filifera (detta palma della California). Diffusa pure la Washingtonia Robusta, che è la tipica palma che si vede nei film ambientati a Los Angeles. Entrambe le "Washingtonie" sono abbastanza resistenti al freddo (fino a -8°C) poiché originarie del deserto dell'Arizona. A FOligno ce un esemplare di Washingtonia Filifera di almeno 80 anni vicino al nuovo parcheggio della stazione (ex Centro Fiera).
Come avrete capito la botanica mi piace...
A parte che sei un mostro di scienza, ti faccio una domanda. Se mi dici che la Washingtonia resiste fino a -8° e che l'esemplare di Foligno è li da 80 anni, vorrebbe dire che negli ultimi 80 anni a Foligno non si è andati sotto i -8°?
Impossibile, credo che solo l'85 e il '56 i -8° li abbiano polverizzati, quindi? La Washingtonia in realtà resiste anche a temperature inferiori...?
Mentre le palme del Giappone, fino a -18°, dalle nostre parti campano tranquille per almeno 50 anni.... quelle si... mi sta bene
Quando nei libri di botanica si leggono le temperature minime di sopportazione di una specie vegetale, molto spesso viene indicata la minima temperatura per cui la pianta non subisce danni. Altri libri invece riportano la temperatura minima in cui la pianta muore.
Ma ci sono moltissime variabili, la più importante delle quali è senza dubbio il tyasso di umidità.
Una pianta tropicale, o comunque non autoctona, soffre tremendamente in condizioni di alta UR e basse temperature, cosa che qui da noi accade di rado.
Infatti le forti gelate si hanno sempre in condizioni di bassa umidità relativa.
Le piante grasse, per dire, soffrono molto di più un -5° col 60% di UR che un -10° con il 20% di UR.
Cmq è chiaro che qui da noi le palme che si vedono negli autogrill o nei distributori di benzina (non so la specie, la ignoro) non andrebbero piantate...mi fanno pena con quei moncherini al posto delle foglie...ne ho due nella piazzetta davanti casa...una tristezza assoluta.
Invece le agavi americane prosperano e vivono benissimo, tanto da fiorire (come ha evidenziato nella foto Melelao), segno di ottima salute della pianta.
Dire che un tempo queste piante da noi non c'erano per il clima più freddo è un errore. Un tempo non c'erano semplicemente perchè non ce le portavano e non si trovavano nei vivai...
Una piccola nota: oggi a Spoleto si trova forse uno degli unici esempi di Sequoia dell'Umbria, donato da uno studioso americano e piantato nei giardinetti della passeggiata. In 20 anni ha superato in altezza i pini di 80 anni dei giardini, è immensa e bellissima.
Altre palme "famose" sono la palma nana del mediterraneo (l'unica che nasce spontanea in Europa): a FOligno ce ne sono molte al Parco dei Canapè e la Washingtonia Filifera (detta palma della California). Diffusa pure la Washingtonia Robusta, che è la tipica palma che si vede nei film ambientati a Los Angeles. Entrambe le "Washingtonie" sono abbastanza resistenti al freddo (fino a -8°C) poiché originarie del deserto dell'Arizona. A FOligno ce un esemplare di Washingtonia Filifera di almeno 80 anni vicino al nuovo parcheggio della stazione (ex Centro Fiera).
Come avrete capito la botanica mi piace...
A parte che sei un mostro di scienza, ti faccio una domanda. Se mi dici che la Washingtonia resiste fino a -8° e che l'esemplare di Foligno è li da 80 anni, vorrebbe dire che negli ultimi 80 anni a Foligno non si è andati sotto i -8°?
Impossibile, credo che solo l'85 e il '56 i -8° li abbiano polverizzati, quindi? La Washingtonia in realtà resiste anche a temperature inferiori...?
Mentre le palme del Giappone, fino a -18°, dalle nostre parti campano tranquille per almeno 50 anni.... quelle si... mi sta bene
Zerogradi ti ha già risposto. Le piante tropicali come le palme soffrono moltissimo il freddo umido (come l'ulivo) e riescono a sopportare meglio le basse temperature in condizioni "asciutte". Sui libri poi trovi delle temperature indicative, poi ogni pianta, come le persone, ha delle sue particoli caratteristiche, alcune resitono di più e altre di meno. A Venezia per esempio c'è una Canariensis di quasi 150 anni. Ha passato indenne inverni molto più freddi dei nostri. La sua "gemella" (erano due) è morta però nel 1985.
Lo stesso discorso vale per gli ulivi, nonostante una volta ogni 30/50 anni possa avvenire un inverno molto freddo, in Umbria ci sono ancora moltissimi ulivi plurisecolari (quello di Sant'Emiliano a Trevi ha quasi 2000 anni e quello di Giano dell'Umbria almeno 1500)!
Un'altro fattore molto importante è la durata del freddo. Se la temperatura scende solo per poche ore poniamo, a -10°C, la pianta probabilmente non subirà danni. Se invece, ci sono -5°C per 7 giorni di seguito la pianta muore!
Visto che da noi la temperaura scende sottozero (nel 99% dei casi) solo quando si verificano contemporaneamente queste due condizioni:
a)cielo sereno
b)assenza di vento
ne consegue che estremamente di rado la temp si mantiene sottozero per più di poche ore. Infatti appena esce il sole si scalda subito.
Palme come la Canariensis e le Washingtonie si trovano abbastanza bene dalle nostre parti (perlomeno a Foligno). Io le vedo fiorire e produrre frutti (quelli della Canariensis sono pure commestibili, tipo datteri, anche se non hanno sapore). N.B: sono piante dioiche (cioè c'è il maschio e la femmina!)
Prova ne è il fatto che l'anno scorso ho regalato a mia nonna (che ha l'ossessione delle piante, una cosa incredible, casa sua è tipo orto botanico) dei semi di Canariensis e Washingtonia presi in giro per Foligno.
Le palme nei distributori di benzina le vedete spelacchiate per 2 motivi:
1) stanno molto spesso sotto le tettoie dove non piove mai (vabbè che resitono alla siccità però a tutto c'è un limite)
2) molto spesso le tengono in vaso.
Un curiosità. Le palme del tipo Canariensis possono essere usate per individuare gli inverni del passato che sono stati molto freddi. Se la temperatura di un certo inverno è molto bassa (ma non troppo da ammazzarla), la pianta (che non va mai in riposo vegetativo) reagisce riducendo l'accrescimento. Il risultato è che sullo stipite (le palme hanno lo stipite, non il tronco) compaiono delle "strozzature", indice che in quell'anno la piante è cresciuta meno. Se andate a Roma, dove ci sono palme molto vecchie, di strozzature ne vedrete molto spesso 2:
Una in basso: 1929
Una a metà tronco: 1956
Vi posto una foto della Washigtonia di Foligno, le cui infiorescenze sono belissime perchè sono gialle, lunghe e ricadenti sul tronco, purtroppo però la foto la feci a gennaio (spero il padrone della pianta non si arrabbi se la posto ):
____________ I can resist everything except temptation - Oscar Wilde
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