marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Magari ne parliamo meglio in ufficio, visto che giustamente Luisito ha riportato la discussione più sulle vicende di casa nostra ... comunque tanto per chiarire, se vogliamo credere a ciò che sostengono i paleoclimatologi, l'ultima volta che il polo nord o il Mar Glaciale Artico ha perso fino all'ultimo dei suoi cristalli di ghiaccio, il calanderio datava 50 milioni di anni fa, l'atmosfera era irrespirabile e l'Italia era ancora sott'acqua (che buffo, parlare di siccità in quel periodo proprio non era il caso!), tanto per dare una dimensione alle cose.
Poi chissà quanti altri cicli di riduzione/estensione avrà avuto.
Della colonizzazione delle terre verdi della Groenlandia intorno all'anno mille, ovviamente possibile grazie a condizioni climatiche differente da quelle attuali, stiamo comunque parlando delle coste meridionali groenlandesi e non sappiamo realmente l'estensione della calotta glaciale in quel periodo.
Nel 2002 gli scenziati osservarono una riduzione dello spessore medio dei ghiacci artici da 7 a 3 metri nel mese di dicembre, una riduzione dell'estensione della calotta glaciale del 9% ogni decennio (calcolata dal 1978, anno in cui la NASA avviò un programma di studi e ricerche sul Polo Nord con osservazioni satellitari e dati meteorologici), secondo i loro calcoli (del 2002) entro la fine di questo secolo il mar glaciale artico sarà solamente acqua!
Prendiamo le distanza da tali proclami catastrofici, rimane però il fatto che nel 2005 è stato raggiunto il minimo storico di estensione dei ghiacci (nel periodo caldo), record battuto proprio in questi giorni con 1,2 milioni di kmq in meno.
Ribadiamo il concetto che il clima è per definizione mutevole, e che quindi ciclicità, feedback e variazioni sono parte integrante del sistema Terra, ma non ignoriamo i segnali che ci invia il nostro pianeta. Diffidiamo, se vogliamo, del mezzo grado di temperatura in più o meno, dove incide sicuramente l'errore strumentale; ignoriamo un anno senza inverno e un'estate torrida, ma non possiamo non rimanere indifferenti ai segnali della Terra!
E non toccatemi Babbo Natale, l'ho conosciuto personalmente in Lapponia quest'inverno (lì cade ancora la neve nel semestre freddo) e ha promesso che mi viene a trovare, speriamo non muoia di caldo!