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Messaggio Vertice di Copenhagen

#1  marvel Lun 07 Dic, 2009 22:45

Come tutti di certo saprete oggi è stato dato il via ai lavori del Vertice di Copenhagen che, come nelle attese, è iniziato all'insegna del catastrofismo:


YouTube Link


Credo che questo film abbia un significato importante:
a forza di terrorizzare il mondo, con scenari impossibili, disinformazione e puro catastrofismo, i nostri figli cresceranno con più incubi!
Grazie, ne sentivamo proprio il bisogno!

(l’orsacchiotto bianco è la firma di Gore)  
 




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Messaggio Re: Vertice Di Copenhagen

#2  Fede Mar 08 Dic, 2009 22:01

Non c'è un servizio (UNO) nè un documentario (in questi giorni Discovery Channel e NG Channel li mandano a ripetizione) che faccia riferimento alla remota possibilità che la CO2 non sia responsabile del GW. Sono tutti concordi in quella direzione e tutto il vertice di Copenhagen parte da quel presupposto ed arriva a quella conclusione.
Catastrofismo o no chi la pensa diversamente ha una pessima politica di marketing o per essere più rigorosi non è riuscito ad arrivare alla gente in alcun modo. Sarà di certo per il monopolio dei dati, dei mass media, del mondo politico che è detenuto dai "serristi" ma dello scandalo recente nemmeno una parola così come delle teorie per cui la CO2 c'entra poco e niente con il riscaldamento globale.......

Se non frequentassi questo forum non avrei il minimo dubbio in proposito.......  
 




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Messaggio Re: Vertice di Copenhagen

#3  burjan Mar 08 Dic, 2009 22:05

Senza fare polemiche, cerco intanto di informare su come vanno le cose.

da "Repubblica.it":

Al via i tavoli tecnici. Dopo il via ufficiale ieri della conferenza Onu sui cambiamenti climatici, a Copenaghen oggi si entra nel vivo delle consultazioni tecniche. Il nodo resta quello degli impegni sulla riduzione dei gas serra. L'obiettivo: limitare ai 2 gradi l'aumento della temperatura. E tutti guardano ai Paesi a economie emergenti, India e Cina.

La svolta "verde" degli Usa. Il presidente americano Barack Obama, stimolato dal Nobel Al Gore che lo ha incitato a fare di più per l'ambiente, conferma la sua svolta "verde". Per la prima volta, il Paese che assieme alla Cina occupa il vertice della classifica dell'inquinamento, ammette ufficialmente che i gas serra sono un pericolo per gli esseri umani e che la loro produzione deve essere regolata.

Obama atteso a Hopenaghen. Ma a Copenaghen, ribattezzata ieri Hopenaghen (Speranzopoli) dal premier danese Anders Fogh Rasmussen, la ripartizione degli sforzi da compiere è tutt'altro che decisa. Senza un accordo vincolante per tutti i Paesi, anche la promessa cinese di ridurre le emissioni del 40% entro il 2020 si traduce in poca cosa. Così, dopo l'inagurazione di ieri e gli accorati appelli a fare la propria parte per salvare il pianeta, il summit entra nella fase meno spettacolare, ma molto più complicata, dei negoziati. Lo sprint finale sarà negli ultimi giorni, dopo il 15 dicembre, quando a Copenaghen convergeranno molti leader internazionali, Obama incluso.
 




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Messaggio Re: Vertice di Copenhagen

#4  marvel Mer 09 Dic, 2009 17:29

E' vergognoso come si stia portando avanti questa cosa!!!    


Il pensiero unico a Copenaghen e l’altra verità
Un editoriale catastrofista per 56 giornali.

La Conferenza sul clima di Copenaghen è fallita prima ancora di cominciare. Nelle intenzioni di tutti, da Obama a Lula, ha assunto caratteri grotteschi ieri mattina, quando sulle prime pagine di 56 quotidiani di tutto il mondo (Repubblica in Italia) è apparso lo stesso editoriale. La verità non ha bisogno del Grande Fratello, nasce dalla critica e dalle differenze; invece, come in un incubo orwelliano, l’ufficio per la propaganda sul riscaldamento globale ha dettato al giornalista mai così collettivo lo stesso allarme: “Ci resta poco tempo. Se non ci uniamo per intraprendere delle azioni decisive il cambiamento climatico devasterà il nostro pianeta”. E’ il trionfo del pensiero uniforme in salsa apocalittica, sancito da quotidiani che hanno deciso di fare questo “passo senza precedenti” perché “l’umanità si trova ad affrontare una grave emergenza”.

Muore così la scienza come congettura e confutazione, va in stampa l’apoteosi della pratica scientifica coatta: “La domanda non è più se la causa [del riscaldamento globale] sia imputabile agli esseri umani, ma quanto è breve il tempo che abbiamo a disposizione per contenere i danni”. E ancora: “Le possibilità che abbiamo di controllare [il clima] saranno determinate dai prossimi giorni”. Discorso chiuso, non c’è niente da verificare. C’è fretta.
La propaganda funzionicchia: tutti abbiamo ormai imparato le parole d’ordine, subìto la lobotomia catastrofista: i mari si alzano, i Poli si sciolgono, Londra verrà sommersa, i bambini moriranno di fame. La colpa è dell’uomo che produce CO2 (che nell’immaginario è passata dall’essere un mattone fondamentale per la vita a “pericoloso inquinante”). Chi non ripete come un mantra questi concetti è uno scettico o addirittura un “negazionista”.

A Copenaghen si deciderà poco, ma l’ambientalista collettivo continuerà a cercare di manipolare un pensiero (questo sì globale) in cui l’amore per il mondo – per il “creato”, come ha detto all’Angelus Benedetto XVI, prima di essere a forza arruolato da Repubblica come “il Papa verde ed ecologista” – è andato dimenticato, confuso con una “lotta ai cambiamenti climatici” che ha da tempo assunto i crismi di una religione che fa a pugni con la realtà (mai così pochi uragani come quest’anno, temperature che non salgono dal 1998 e ghiaccio in Antartide che aumenta, ad esempio) e i dubbi scientifici che ancora orbitano intorno alle teorie care ai delegati del summit danese.

La poca rilevanza mediatica che – almeno in Italia – hanno avuto le e-mail fuoriuscite dal Centro di ricerca sul clima dell’Università dell’East Anglia, in cui alcuni tra i più noti climatologi del mondo si accordavano su come truccare i dati delle temperature globali, è un’altra pietra sulla tomba dello spirito critico e vigilante, che invece, soprattutto sul Web, sta tendando una ribellione abbastanza simile a una umanissima ricerca della verità. Il Foglio è stato il primo giornale in Italia e uno dei pochi nel mondo a parlare delle e-mail rubate la cui storia (il “Climategate”) ieri occupava l’apertura del New York Times. L’ha fatto non per cercare di costruire una controteoria negazionista dei teoremi catastrofisti, ma per spiegare che sull’argomento non si sanno ancora troppe cose per potere prendere con sicumera decisioni politiche ed economiche costose e magari non risolutive (come da tempo dice uno dei geofisici più seri, Franco Prodi). Con dati documentali, sono ormai in molti e autorevoli a rifiutarsi di cedere al richiamo ideo-politico dei guru e dei demagoghi politici alla Al Gore.
 




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Messaggio Re: Vertice Di Copenhagen

#5  giulys Mer 09 Dic, 2009 18:11

Sarebbe molto ma molto bello se si realizzasse questa, con una bella -18° su Copenhagen

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Messaggio Re: Vertice di Copenhagen

#6  marvel Mer 09 Dic, 2009 19:51

I numeri di Copenhagen: i delegati emettono 2 tonnellate di CO2 a testa in 11 giorni, come un cinese in sei mesi
Si mette in moto la macchina per salvare il mondo e, di certo, qui non si risparmia. Nè sulle spese, né sull’ambiente

CARLO STAGNARO - CHICAGO-BLOG.it - 07/12/2009

 
1200 auto con autista, 140 jet privati, un carcere temporaneo per ospitare, all’occorrenza, 4.000 detenuti. Si mette in moto la macchina per salvare il mondo e, di certo, qui non si risparmia. Nè sulle spese, né sull’ambiente. Lo racconta, con dovizia di particolari e pettegolezzi, Andrew Gilligan sul Times, che insiste – giustamente – sui lussi e gli sprechi che si concederanno i 15.000 delegati, 5.000 giornalisti e 98 leader politici, a cui si aggiunge un imprecisato numero di curiosi, ong, manifestanti, fancazzisti e casinari. Secondo gli organizzatori, lo svolgimento dei lavori determinerà il rilascio in atmosfera di 41.000 tonnellate equivalenti di CO2. Tanto quanto ne consuma in un anno una città di 150 mila abitanti.

I numeri di Copenhagen: i delegati emettono 2 tonnellate di CO2 a testa in 11 giorni, come un cinese in sei mesi


Chiamatela necessità, se volete, ma questi virtuosi che si vedono una volta all’anno negli alberghi superfighi per redimerci dai nostri peccati emetteranno, negli undici giorni undici della conferenza, in media 2,05 tonnellate di CO2 pro capite, cioè 0,19 tonnellate al giorno, cioè - su base annua – 68 tonnellate di CO2. Tra le tre e le quattro volte un cittadino americano, forse solo Al Gore e pochi altri emettono così tanto nel mondo reale.

Non di sole emissioni vivono i summit sul clima, naturalmente. Anche di soldi, soldi, soldi, tanti soldi. I conti li ha fatti Matthew Sinclair della TaxPayers’ Alliance, che ha calcolato una spesa – per gli undici giorni del meeting – di 143 milioni di euro. E’ una cifra enorme, specie se si considera che razza di anno stiamo vivendo, e quanti miracoli potrebbe fare un’impresa se ricevesse una cifra simile in dono dai governi del mondo. O, se preferite, se proprio bisogna spenderli in roba verde, con 143 milioni di euro potete installare una capacità eolica pari a 110 MW, secondo stime ottimistiche (1.300 euro al kW), da cui trarre 220.000 MWh di produzione elettrica all’anno (suppongo 2.000 ore di funzionamento / anno) e risparmiare emissioni per 176.000 tonnellate all’anno (il parco termoelettrico europeo ha un’intensità carbonica media pari a 0,8 ton CO2 / MWh).

Ma, dimenticavo. Costerà un mare di soldi, produrrà un oceano di emissioni, ma senza questo vertice, come faceva Greenpeace ad avere tanta risonanza coi suoi manifesti?

Carlo Stagnaro
 




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Messaggio Re: Vertice di Copenhagen

#7  marvel Mer 09 Dic, 2009 20:07

sui tg non manca il ctastrofismo collettivo (guarda caso riportano sempre tutti le stesse notizie con gli stessi testi!!!)
Ora è la volta degli orsi bianchi che si spingerebbero nei villaggi siberiani a causa del riscaldamento!!

1) Gli orsi polari sono in aumento (25.000, 50-60 anni fa erano 5.000)

2) il mito del'orso polare che affoga perchè gli si scioglie sotto il ghiaccio è una favoletta da bambini e come tale ci viene proposta!

In realtà l'prso polare sa quando spingersi sui ghiacci e quando no. Sa nuotare benissimo e non teme l'acqua fredda... può fare fino a 160 km a nuoto in acqua gelida!  
Sarà mica che, invece, pescatori e villaggi stanno rompendogli le scatole???

Interessante questo articolo.
Orso Polare

Penso sempre di più che questa della lotta alla CO2 sia solo una "bella" scorciatoia per scaricare tutto sul cambiamento climatico, fregandosene dell'infinità di problemi ambientali di altro genere...quelli che stanno veramente sterminando flora e fauna e che stanno uccidendo milioni di persone all'anno!!
Altro che le poche vittime degli uragani!!!      
 




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Messaggio Re: Vertice di Copenhagen

#8  burjan Mer 09 Dic, 2009 22:16

Da "Repubblica.it", il resoconto della giornata odierna.

Marvel, capisco i tuoi furori, ma davvero, non si può imprecare contro il miglioramento dell'efficienza energetica del sistema-mondo. Come la rigiri la rigiri, è sempre una cosa positiva.

BRUXELLES - A differenza di quanto era emerso poche settimane fa, alla conferenza di Copenaghen la Cina si schiera dalla parte dei Paesi che premono per un accordo più stringente sui tagli delle emissioni inquinanti, facendo pressione sugli Stati Uniti perché a propria volta mostri maggiore disponibilità al negoziato. Il capo negoziatore della delegazione cinese al vertice sul clima dell'Onu, Xie Zhenhua, ha assicurato infatti che Pechino vuole giocare un ruolo costruttivo nel summit, il cui successo dipende in larga parte dall'accordo con Washington (considerato che i due Paesi emettono insieme il 40 per cento dei gas serra).

"Spero davvero che il presidente Obama possa portare un contributo concreto a Copenaghen", ha detto Xie. Secondo la Cina, i Paesi ricchi devono tagliare i gas serra di almeno il 25-40 per cento entro il 2020. Una decisione rispetto alla quale l'Unione Europea potrebbe giocare un ruolo fondamentale, ma Bruxelles oscilla ancora tra i Paesi che vogliono mantenere l'attuale decisione di un taglio del 20 per cento, e quelli che invece premono perché si arrivi al 30. Pechino ha fatto sapere che "valuterà" l'obiettivo globale di dimezzare le emissioni entro il 2050.

La posizione della Cina potrebbe anche pesare sullo stanziamento del contributo da destinare ai paesi più poveri per aggiornare le proprie tecnologie. Secondo Xie non bastano 10 miliardi all'anno per il triennio fino al 2012. Xie ha spiegato che la Cina potrebbe accettare un obiettivo di dimezzare le emissioni globali entro il 2050 se le nazioni sviluppate aumenteranno i target di taglio alle emissioni entro il 2020; e ha anche dato la disponibilità della Cina ad aiutare finanziariamente le nazioni in via di sviluppo perchè possano contribuire con tecnologie pulite a frenare il surriscaldamento climatico.

Sul fronte dei finanziamenti ai Paesi in via di sviluppo perché riducano le emissioni inquinanti potrebbe emergere dal vertice di domani e venerdì a Bruxelles una posizione netta anche dell'Unione Europea. Fondi Ue assicuravano infatti stamane che Bruxelles concederà aiuti immediati ai Paesi in via di sviluppo per fronteggiare i mutamenti climatici: i capi di Stato e di governo dell'Ue si dovrebbero accordare per destinare a questo scopo due miliardi per anno dal 2010 al 2012.

Ma, segnalano le stesse fonti, le divergenze non mancano: non tutti intendono infatti dare un cospicuo contributo economico. Si tratta di una questione sulla quale l'Europa mette in gioco la propria credibilità, visto che la mediazione Ue potrebbe contribuire a rasserenare l'atmosfera alla conferenza di Copenaghen, dove in questo momento è forte lo scontro tra Paesi industrializzati e Paesi in via di sviluppo. Secondo questi ultimi la bozza danese li avrebbe letteramente scavalcati.


Francia, Germania, Italia e Polonia avevano fatto capire già a ottobre che non intendevano impegnarsi su una cifra da stanziare, almeno prima di conoscere con precisione le intenzioni degli altri Paesi industrializzati. "Nessuno vuole spendere per Copenaghen", aveva detto senza mezzi termini il ministro polacco degli Affari Europei Mikolaj Dowgielezicz, e i fatti gli hanno dato ragione. La conferenza dell'Onu si è infatti aperta lunedì senza che nessuno mettesse danaro sul tavolo, e gli impegni presi dai Paesi industrializzati per ridurre le loro emissioni sono valutati come deludenti dalla Commissione Europea.

E quindi i leader europei vorrebbero tentare di rilanciare, cercando di strappare a tutti una promessa di aiuti immediati ai Paesi poveri, almeno per il periodo 2010-2012. "La presidenza svedese dell'Unione Europea chiede una cifra precisa, nell'ordine di 2 miliardi di euro l'anno", per quanto riguarda la parte a carico dei Paesi europei, dice una fonte Ue.

Un appello al quale finora ha risposto solo la Gran Bretagna, che ha messo a disposizione 800 milioni di sterline (corrispondenti a circa 884 milioni di euro) da ripartire nei tre anni considerati. "La Francia sarà generosa", ha assicurato un portavoce di Parigi, senza tuttavia indicare alcuna cifra. Medesima reticenza per quanto riguarda la Germania. "Non si può dare un assegno in bianco lasciando che gli altri sfuggano alle loro responsabilità", ha detto il ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle. "L'Italia deciderà quello che deciderà l'Unione Europea", ha assicurato il suo omologo italiano Franco Frattini.

Dalla Polonia e da altri Paesi dell'Unione è arrivato un no deciso, anche alla proposta di sostenere l'obiettivo della riduzione delle emissioni Ue dal 20% al 30%. Eppure studi sul clima sostengono che per limitare il riscaldamento climatico a 2°, i Paesi industrializzati dovrebbero ridurre entro il 2020 le loro emissioni di gas che producono l'effetto serra dal 25 al 40%, in riferimento ai livelli del 1990.

A margine delle assise Onu, giunte alla terza giornata di lavori, si moltiplicano intanto le manifestazioni di piazza. Davanti all'entrata della Cop15 stamane erano tre i gruppi di dimostranti. Da una parte gli attivisti di Actionaid Copenaghen tutti vestiti di rosso con il cappello nero, in stile Michael Jackson, sistemati come un coro con un grande manifesto che recitava: "I Paesi ricchi paghino il loro debito". Di fronte un gruppo misto di Paesi in via di sviluppo, tra Africa e Sudamerica, che chiedevano "giustizia climatica". Infine un grande cartellone con tante storie di chi ha vissuto sulla propria pelle i disastri climatici.
 




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Messaggio Re: Vertice di Copenhagen

#9  marvel Mer 09 Dic, 2009 22:24

burjan ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Marvel, capisco i tuoi furori, ma davvero, non si può imprecare contro il miglioramento dell'efficienza energetica del sistema-mondo. Come la rigiri la rigiri, è sempre una cosa positiva.


Il miglioramento dell'efficienza energetica sarebbe una buona cosa, questo carrozzone messo in piedi per fini "ignoti" e tutto tranne che nobili, è tutt'altra cosa!
La cosa triste è che la gente pensa e crede che lassù a Copenhagen si stiano facendo gli interessi dei più deboli...  
 




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Messaggio Re: Vertice di Copenhagen

#10  andrea75 Mer 09 Dic, 2009 22:35

Su questo sono daccordo con Luisito... al di là dei reali intenti e dei modi in cui il problema viene posto, possibile che in tutto il calderone non ci sia un 1% di positivo?
Tanto il discorso torna sempre lì e la domanda resta sempre quella: posto che la CO2 non sia affatto responsabile di nulla e che i costi che i paesi si sobbarcheranno per abbatterne le emissioni (probabilmente senza arrivare allo scopo), quel poco che riusciremo a fare, in particolare dal punto di vista energetico, non servirà davvero a nulla? Nulla nulla?
 




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Messaggio Re: Vertice di Copenhagen

#11  marvel Mer 09 Dic, 2009 23:08

andrea75 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Su questo sono daccordo con Luisito... al di là dei reali intenti e dei modi in cui il problema viene posto, possibile che in tutto il calderone non ci sia un 1% di positivo?
Tanto il discorso torna sempre lì e la domanda resta sempre quella: posto che la CO2 non sia affatto responsabile di nulla e che i costi che i paesi si sobbarcheranno per abbatterne le emissioni (probabilmente senza arrivare allo scopo), quel poco che riusciremo a fare, in particolare dal punto di vista energetico, non servirà davvero a nulla? Nulla nulla?


Ridurre la CO2 costrà il 3% del PIL mondiale, una cifra in grado di bloccare i paesi in via di sviluppo o di impoverirli ulteriormente, e di non far più crescere i paesi sviluppati.
Poi spendere trilioni di trilioni per ridurre la CO2 non significa direttamente avere un sistema energetico più efficiente... si attiveranno politiche che avranno riflessi enormi su tutto il pianeta e non solo positivi... ricordiamoci come funziona il mercato libero... concorrenza... e nella concorrenza i più deboli soccombono... bello!

La questione delle proprietà (tantissime in Africa) svendute ai potenti per la produzione dei biofuel... mica me la sono inventata io! E questa è solo la punta dell'iceberg... ma anche questo sicuramente sarà destinato a sciogliersi sotto i calorosi applausi degli investitori di tutto il mondo che vogliono guadagnare su questo mega-affare!
Vorrei tanto sbagliarmi... vorrei...  
 




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Ultima modifica di marvel il Gio 10 Dic, 2009 00:05, modificato 1 volta in totale 
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Messaggio Re: Vertice Di Copenhagen

#12  and1966 Mer 09 Dic, 2009 23:29

marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]
sui tg non manca il ctastrofismo collettivo (guarda caso riportano sempre tutti le stesse notizie con gli stessi testi!!!)
Ora è la volta degli orsi bianchi che si spingerebbero nei villaggi siberiani a causa del riscaldamento!!

1) Gli orsi polari sono in aumento (25.000, 50-60 anni fa erano 5.000)

2) il mito del'orso polare che affoga perchè gli si scioglie sotto il ghiaccio è una favoletta da bambini e come tale ci viene proposta!

In realtà l'prso polare sa quando spingersi sui ghiacci e quando no. Sa nuotare benissimo e non teme l'acqua fredda... può fare fino a 160 km a nuoto in acqua gelida!  
Sarà mica che, invece, pescatori e villaggi stanno rompendogli le scatole???

Interessante questo articolo.
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Penso sempre di più che questa della lotta alla CO2 sia solo una "bella" scorciatoia per scaricare tutto sul cambiamento climatico, fregandosene dell'infinità di problemi ambientali di altro genere...quelli che stanno veramente sterminando flora e fauna e che stanno uccidendo milioni di persone all'anno!!
Altro che le poche vittime degli uragani!!!      


Massimilià, perdonami la battutaccia, ma stempero un pochino....  

se passasse questa sotto, gli orsi polari se li ritrovano direttamente al vertice.....  


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Messaggio Re: Vertice di Copenhagen

#13  andrea75 Mer 09 Dic, 2009 23:44

marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Ridurre la CO2 costrà il 3% del PIL mondiale, una cifra in grado di bloccare i paesi in via di svilupo o di impoverirli ulteriormente, e di non far più crescere i paesi sviluppati.
Poi spendere trilioni di trilioni per ridurre la CO2 non significa direttamente avere un sistema energetico più efficiente... si attiveranno politiche che avranno riflessi enormi su tutto il pianeta e non solo positivi... ricordiamoci come funziona il mercato libero... concorrenza... e nella concorrenza i più dbolo soccobono... bello!

La questione delle proprietà (tantissime in Africa) svendute ai potenti per la produzione dei biofuel... mica me la sono inventata io! E questa è solola punta dell'iceberg... ma anche questo sicuramente sarà destinato a sciogliersi sotto i calorosi applausi degli investitori di tutto il mondo che vogliono guadagnare su questo mega-affare!
Vorrei tanto sbagliarmi... vorrei...  


Intendi, la mia era una banalissima domanda, fin troppo magari, che potrebbe venire dalla bocca di tutti coloro che leggono e non sanno tante cose che magari tu, io ed altri diamo per scontate.

Cmq ho messo insieme CO2 e risparmio energetico non perché quest'ultimo dipenda dalla prima, ma solo perché si parlava di entrambe le cose.

 
 




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Messaggio Re: Vertice di Copenhagen

#14  burjan Gio 10 Dic, 2009 12:01

[quote user="andrea75" post="140498"]
marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]


Cmq ho messo insieme CO2 e risparmio energetico non perché quest'ultimo dipenda dalla prima, ma solo perché si parlava di entrambe le cose.

 


Mah... a me sembrano due aspetti mostruosamente collegati, dato l'attuale sistema mondiale di produzione dell'energia.

Per quanto riguarda i paesi del Terzo Mondo, non credo siano obbligati a percorrere le stesse strade scellerate del nostro passato.

Infine, mi rifiuto di considerare il PIL quale indice di benessere o prosperità. E' un falso idolo, come dicono gli economisti, ed andrebbe abolito. Ci sono ben altri, più sofisticati, sistemi di misurazione della prosperità e del benessere delle nazioni. Se ci riesco, apro un topic informativo apposito. Scommettiamo che lo scenario cambierebbe?
 




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Messaggio Re: Vertice Di Copenhagen

#15  melelao Gio 10 Dic, 2009 12:25

[quote user="burjan" post="140556"]
andrea75 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]


Cmq ho messo insieme CO2 e risparmio energetico non perché quest'ultimo dipenda dalla prima, ma solo perché si parlava di entrambe le cose.

 


Mah... a me sembrano due aspetti mostruosamente collegati, dato l'attuale sistema mondiale di produzione dell'energia.

Per quanto riguarda i paesi del Terzo Mondo, non credo siano obbligati a percorrere le stesse strade scellerate del nostro passato.

Infine, mi rifiuto di considerare il PIL quale indice di benessere o prosperità. E' un falso idolo, come dicono gli economisti, ed andrebbe abolito. Ci sono ben altri, più sofisticati, sistemi di misurazione della prosperità e del benessere delle nazioni. Se ci riesco, apro un topic informativo apposito. Scommettiamo che lo scenario cambierebbe?


Non ho certezze assolute, ma a me sembra molto strano che tutti i paesi del mondo, tutti i governanti, tutti i giornalisti, gran parte dell'accademia stiano in combutta per nascondere al mondo che la CO2 non c'entra nulla con il cambiamento del clima. Io dico che molti paesi sarebbero ben felici di poterlo dimostrare, perchè non lo fanno?

I paesi del terzo mondo stavolta hanno più potere che in passato. Cina, Brasile, India e ZA non credo che si facciano camminare in testa troppo facilmente. Tra l'altro i G-77 hanno il potere di mandare il vertice in malora, "rovinando" la festa a US e UE.

Il PIL come misuratore della richezza è una buffonata. Se io taglio 5 milioni di ettari di bosco e vendo la legna, il PIL sale, ma non tiene conto dell'enorme danno arrecato alla collettività... Stesso discorso per le bolle edilizie. La Spagna ha fondato il suo sviluppo economico sul cemento: adesso hanno diversi km di costa cementificati e il 20% di disoccupazione.
Senza voler fare polemiche politiche (ma è un fatto) il governo attuale ha deciso di incentivare il settore edilizio per dare una spinta all'economia. Il danno paesaggistico non viene tenuto in considerazione... Nel suo piccolo anche il comune di Foligno ha fatto scelte (a mio avviso) poco lungimiranti: tipo autorizzare un piano regolatore per più di 100.000 abitanti!!! Quando una delle poche ricchezze dell'Umbria è il paesaggio...
 




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