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Messaggio I numeri dell'esclusione digitale

#1  burjan Mer 16 Gen, 2008 23:37

Da "Repubblica.it":

ROMA - I beni tecnologici più diffusi in Italia rimangono la televisione e il cellulare, ma nelle famiglie italiane nel 2007 è cresciuto molto anche l'uso del personal computer e di internet, oltre che dell'antenna parabolica e della banda larga (mentre è diminuita la quota di connessioni a banda stretta). Nonostante i progressi, per diffusione di internet tra le famiglie l'Italia rimane al diciottesimo posto nella Ue (con un tasso di penetrazione del 43% rispetto alla media europea del 54%), vicina alla Polonia (41%) e alla Lituania (44%) ma lontanissima da Paesi come Olanda e Svezia che registrano un tasso di penetrazione quasi doppio.

I principali utilizzatori delle tecnologie avanzate risultano i giovani e le persone che esercitano professioni intellettuali. Tra i nuclei con capofamiglia operaio e quelli nelle quali il capofamiglia è dirigente, imprenditore o libero professionista c'è una differenza di oltre 32 punti percentuali nel possesso di un computer e di 37,7 punti nell'accesso a internet da casa. In forte svantaggio anche il Sud rispetto alle altre aree del Paese: il divario nel 2007 è anzi aumentato rispetto alla diffusione del pc e della banda larga. La distanza decresce solo per la diffusione di cellulari e consolle per i videogiochi.

La classifica: la Tv rimane in testa. In Italia i beni tecnologici più diffusi sono la televisione, presente nel 95,9% delle famiglie, e il cellulare (85,5%). Se tuttavia la televisione ha mantenuto lo stesso livello di diffusione del 2006 (95,8%) il cellulare è passato dall'82,3% del 2006 all'85,5%. Seguono il videoregistratore (che arretra al 62% dal 64,3% del 2006), il lettore DVD (che in compenso sale al 56,7% dal 51,7 del 2006), il personal computer (che sale dal 46,1 al 47,8%) e l'accesso a internet (che passa al 38,8% dal 35,6% del 2006). Tra i beni tecnologici presenti nelle famiglie hanno un certo rilievo anche l'antenna parabolica (28,6%), la videocamera (26,1%), il decoder digitale terrestre (19,3%) e la consolle per videogiochi (17,5%), la cui diffusione è in aumento rispetto all'anno precedente. Arretra l'uso della connessione a banda stretta, che passa dal 18,7% del 2006 al 14,7%.

I minorenni più "tecnologici". L'uso delle tecnologie è prevalentemente riservato ai giovani. Le famiglie con almeno un minorenne possiedono il personal computer e l'accesso a internet rispettivamente nel 71,2 e nel 55,7% dei casi e sono connesse alla banda larga nel 34%. Mentre tra le famiglie costituite da persone di 65 anni e più solo il 6,5% possiede un pc e solo il 4,8% ha l'accesso a internet, con una percentuale del 2,2% per la connessione alla banda larga. Il picco di utilizzo del pc si ha tra i 15 e i 19 anni (oltre il 77%) per poi diminuire rapidamente con l'aumentare dell'età.

Marcate le differenze sociali. Ma ci sono anche forti differenze sociali nell'uso e nella diffusione delle nuove tecnologie. Nelle famiglie con capofamiglia dirigente, imprenditore o libero professionista il possesso del cellulare (97,2%) ha superato quello della televisione (94,7%). Molto diffusi anche personal computer (82,3%), accesso a internet (71,7%) e i beni tecnologici legati al televisore come l'antenna parabolica (46,9%), il decoder digitale terrestre (29,4%) e il lettore di DVD (82,3%).

Delle differenze tra queste famiglie e quelle con capofamiglia operaio riguardo al possesso di pc e accesso al web si è già detto. Il divario è molto più contenuto considerando tecnologie relativamente poco costose come il lettore DVD (circa 8,8 punti) e il decoder digitale terrestre (5,8 punti), ma addirittura si annullano nel caso del cellulare (appena 0,5 punti).

Usano di più il personal computer e internet gli studenti (rispettivamente 85% e 80,6%), seguiti dagli occupati (58,6% e 54,1%); all'ultimo posto si collocano le casalinghe (10,9% e 8%) e chi si è ritirato dal lavoro (9,7% e 7,8%). Direttivi, quadri e impiegati sono al 79,6%, mentre tra gli operai e apprendisti la quota di chi utilizza il pc scende al 35,2%.

E quelle territoriali. Nel 2007 si è ampliato il divario tra Nord e Sud nell'uso dell'IDC, dal momento che nel Settentrione si sono registrati gli incrementi maggiori. La distanza nel possesso del computer tra Nord e Sud è di 7,6 punti percentuali (era di 6,9 punti nel 2006) e di 9 punti quella relativa all'accesso a internet (9 punti anche nel 2006). Aumenta il divario rispetto al possesso della banda larga (da 4,2 punti a 6,8 punti), in quanto gli incrementi maggiori si sono registrati nel Nord del Paese. Gli unici beni per i quali si verifica una diminuzione della distanza sono il cellulare e la consolle per videogiochi.

Su Internet prevale uso email. Gli utenti della Rete si collegano soprattutto per mandare o ricevere email (77,3%), per cercare informazioni su merci e servizi (64,8), per apprendere (54,7%), per usare servizi relativi a viaggi e soggiorni (43,4%) e per scaricare o leggere giornali (43,1%). Il 38,3% degli utenti di internet usa inoltre il web per ottenere informazioni dalla Pubblica Amministrazione. Il 22,7% inoltre ha acquistato nel 2007 beni e servizi on line (l'e-commerce è più diffuso tra i maschi, e al Centro-Nord).
 




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Messaggio Re: I numeri dell'esclusione digitale

#2  Poranese457 Gio 17 Gen, 2008 10:06

Interessantissimo l'articolo e i dati.
Tra l'altro tutti in media con quanto mi aspettavo e con l'immagine che abbiamo del nostro paese.
Rimane decisamente sconcertante invece la percentuale di popolazione non servita dalla banda larga, un servizio ormai indispensabile come la copertura di rete dei cellulari.
Lo dico per esperienza personale, internet è diventato assolutamente non-navigabile senza ADSL o chi per lei.
Con il diffondersi dei servizi del Web 2.0 il problema non fa altro che ingigantirsi poi... speriamo proprio che ivnece di costruire obelischi i nostri "capi" si mettano in testa di allargare a tutti le possibilità immense che il web offre!
 




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