[LUNGO TERMINE] Seconda decade di febbraio: palude barica italiana, fino a quando?


Titolo: Re: Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
Speriamo, solo che.....saremo quasi a MARZO :urted:

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Titolo: Re: [MEDIO TERMINE] Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
Sì, ma anche se fosse marzo... chi se lo ricorda il 6 marzo 1971 ?
Io C'ERO!!! :D

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Titolo: Re: [MEDIO TERMINE] Seconda decade di febbraio: palude barica italiana, fino a quando?
parliamo davvero del nulla... al posto di quell'elevazione HP tra 6 ore potrebbe benissimo esserci una LP da 900hPa :lol:

sono convinto che fino al 10/12 Febbraio non vedremo nulla nei modelli, se sarà, le dinamiche compariranno sotto le 280 ore... :wink:

Titolo: Re: Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
In tutto questo marasma di buio completo, vedere l'Islanda che passa dai 940hpa ai 1040-1050hpa è il primo obiettivo.. la dislocazione dei massimi pressori in quell'area è un fattore da tener conto, più sono alti e meglio lo è per noi e l'Europa in generale

Ultima modifica di Adriatic92 il Mar 06 Feb, 2018 13:27, modificato 1 volta in totale
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Titolo: Re: [MEDIO TERMINE] Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
Fili ha scritto: [Visualizza Messaggio]

sono convinto che fino al 10/12 Febbraio non vedremo nulla nei modelli, se sarà, le dinamiche compariranno sotto le 280 ore... :wink:


Molto probabile. Possibile che qualche segnale compaia anche un po' prima, ma con forti sbalzi e ritrattamenti.

Titolo: Re: Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
Per gli amanti del genere...il serbatoio freddo europeo si è creato davvero per bene e lì starà per un bel pezzo dalle carte...Ora servirebbe il famoso serbatoio freddo nord africano per essere sicuri :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Tornando a quanto successo pochi gg fa, bastavano pochi km a quell'HP per far arrivare più freddo nel Mediterraneo senza scomodare Stratwarming :evil:

Comunque visto che bisogna aspettare...ci sono state in passato situazioni simili con tale SPLIT nel lato stratosfera (che mi sembra di capire in questi modi molto RARO) e come è andata poi nei bassi strati? Ho cercato un po' ma non ho trovato granchè... (non mi sono impegnato molto in realtà :oops: )
Gli appassionati si facciano vivi...

Ultima modifica di giantod il Mar 06 Feb, 2018 15:33, modificato 2 volte in totale
Titolo: Re: Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
Long 12 orso.... :mrgreen:

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Titolo: Re: Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
Ricca Gubbio ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Long 12 orso.... :mrgreen:


no, niente orso, semplice HP azzorriana (dinamica quindi) che si spinge verso NE e fa ponte con un'altra area di HP dinamica presente sulla russia ;) non si parla di HP termica... temperature infatti del tutto "contenute" :bye:

Titolo: Re: Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
Fili ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Ricca Gubbio ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Long 12 orso.... :mrgreen:


no, niente orso, semplice HP azzorriana (dinamica quindi) che si spinge verso NE e fa ponte con un'altra area di HP dinamica presente sulla russia ;) non si parla di HP termica... temperature infatti del tutto "contenute" :bye:


Me scusi.... :mrgreen: comunque me piace uguale.. :mrgreen:

Ultima modifica di Ricca Gubbio il Mar 06 Feb, 2018 18:29, modificato 1 volta in totale
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Titolo: Re: Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
Comunque sia, secondo run buono. Daje che te ridaje...

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Titolo: Re: Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
http://www.lamma.rete.toscana.it/ne...nze-sullinverno

Qualche caso simile abbastanza recente...

Titolo: Re: Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
Mat ha scritto: [Visualizza Messaggio]
http://www.lamma.rete.toscana.it/news/probabile-stratwarming-quali-conseguenze-sullinverno

Qualche caso simile abbastanza recente...


Conferma il fatto che il NAM alto a fine dicembre ha comunque condizionato (pur se parzialmente) gennaio, rendendolo il più schifoso mai visto da queste parti. ;-)

Non risponde invece alla tua domanda in senso stretto, cioè se ci sono stati stratwarming molto simili (non solo per il periodo, ma anche per "conformazione" se così si può dire, a questo. In altri lidi hanno provato a trovare risposte ma in generale si sono solo trovati a battibeccare se assomigliasse di più a quello del febbraio 1989 (con effetti nulli, a causa del NAM altissimo precedente, fuoriscala, e della Nina strong di quell'anno) o a i vari 1985 e compagnia bella. Sinceramente sarebbe molto interessante vedere a quale può assomigliare di più, ma ci vorrebbe tempo e documentazione a portata di mano, il che richiede ancora più tempo. ;-)

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Titolo: Re: Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
Fili ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Ricca Gubbio ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Long 12 orso.... :mrgreen:


no, niente orso, semplice HP azzorriana (dinamica quindi) che si spinge verso NE e fa ponte con un'altra area di HP dinamica presente sulla russia ;) non si parla di HP termica... temperature infatti del tutto "contenute" :bye:

Proprio cosi,voi credete veramente che il canadese smette di spingere?al momento proprio non sembra.

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Titolo: Re: Seconda Decade Di Febbraio: Palude Barica Italiana, Fino A Quando?
fiocco_di _neve ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Fili ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Ricca Gubbio ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Long 12 orso.... :mrgreen:


no, niente orso, semplice HP azzorriana (dinamica quindi) che si spinge verso NE e fa ponte con un'altra area di HP dinamica presente sulla russia ;) non si parla di HP termica... temperature infatti del tutto "contenute" :bye:

Proprio cosi,voi credete veramente che il canadese smette di spingere?al momento proprio non sembra.


......per forza non smette di spingere, lo mandate sempre a ca..re !!!!

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Titolo: Re: Seconda decade di febbraio: palude barica italiana, fino a quando?
E ecco qua: http://www.climatemonitor.it/?p=47356

Naturalmente sono in linea con il pensiero di Guido, però però in queste dinamiche non si può mai dire, magari potremmo essere coinvolti anche in una prima fase... chissà. :roll:

Follow up in Stratosfera: Un evento eccezionale per un inverno… normale!
Posted By Guido Guidi on Feb 6, 2018 in Attualità | 0 comments

Odio i disclaimer, ma sembra che a volte sia davvero difficile spiegarsi, quindi meglio farlo a quadretti. Ecco qua.

Disclaimer #1: L’Italia è alle medie latitudini dell’emisfero nord, non c’è affatto bisogno di situazioni particolari perché faccia freddo d’inverno e, soprattutto, non c’è bisogno di un accoppiamento stratosfera-troposfera perché questo accada. Inoltre l’Italia non è l’Islanda e Roma non è Reykjavik, quindi aspettarsi sfracelli e orsi polari che bussano alla porta di casa ogni santo inverno espone quanto meno a facili delusioni.

Disclaimer #2: Come specificato già oltre 10 anni fa quando nacquero queste pagine, la previsione in senso stretto non era, non è e non sarà mai oggetto di trattazione da parte del sottoscritto. L’unica rubrica che affronta un po’ questi argomenti e che tra l’altro a breve cambierà linea editoriale, è a cura di alcuni (soprattutto uno) volenterosi amici di CM che hanno accettato di occuparsene con l’editore in colpevole contumacia. Ergo, quanto segue non è una previsione né di freddo né di caldo, semplicemente… non è.

Ora veniamo a noi ad al follow up in stratosfera, ovvero al seguito di quanto scritto domenica scorsa.

Gli eventi di Stratospheric Sudden Warming (SSW) di tipo major, in cui si realizza lo split del Vortice Polare Stratosferico, sono piuttosto rari, quindi eccedono la norma – che comunque vede un SSW di tipo minor più o meno ogni anno. Quando sono così perfettamente strutturati, con tutti gli elementi che si mettono in fila diligentemente, si può dire che siano eccezionali, se non altro per un mero calcolo di frequenza di occorrenza.

Man mano che ci si avvicina all’evento, ormai nel range di solida attendibilità dei modelli previsionali, si cominciano a chiarire anche gli aspetti in cui nei giorni scorsi sussistevano ancora dei dubbi. Primo tra tutti, ricordando che si tratta di un TST (Tropospheric – Stratospheric – Tropospheric) event, una volta consolidate le prime due fasi, cioè l’innesco dal basso e la dinamica in alto, restava da capire se l’evento sarebbe poi stato di tipo propagativo, ossia se lo split si sarebbe propagato ai piani inferiori della stratosfera abbattendo di fatto le velocità zonali alle alte latitudini in troposfera, ricordando che nei moti anticiclonici quale quello che si realizzerà sulla verticale del Polo nei prossimi giorni l’energia si propaga dall’alto verso il basso…

Da questo punto di vista alea iacta est, l’aria fredda e le vorticità negative saranno spodestate dal Polo a tutte le quote, imprimendo a tutta la colonna una rotazione oraria e trascinando come da manuale i due lobi rimasti del Vortice Polare il primo dal Nord America all’area del Pacifico e il secondo dalla Siberia all’Europa. E qui sta il busillis, perché, con buona approssimazione, il flusso anti-zonale (est – ovest) che riguarderà l’Europa resterà un po’ alto di latitudine, coinvolgendo più che altro la parte centro-settentrionale del continente, fin verso le Isole Britanniche. Più a sud, specialmente ad evento conclamato, resisterà un flusso più zonale abbastanza basso di latitudine che potrebbe al contempo mitigare gli effetti in termini di temperatura e favorire un’accentuata piovosità sull’area del Mediterraneo occidentale. In sostanza, a valle di un evento eccezionale, per le nostre latitudini accadrebbe molto poco di anormale, considerato che siamo a febbraio. Cosa questa anche alquanto soddisfacente per diverse ragioni, stagione sciistica, deficit idrico etc etc).

Tutto questo ai piani bassi dell’atmosfera ancora non si vede, neanche alle scadenze più lunghe. Ma questo non deve stupire per due ragioni: la prima è che non ci siamo ancora con i tempi, la seconda è che perché i modelli, che non bisogna dimenticare che sono per così dire zonal driven ;-), riescano a risolvere moti ed evoluzioni anti-zonali, la questione deve essere conclamata, ovvero l’evento deve essere avviato.

Inoltre, si diceva di febbraio e, fatti due conti per la propagazione temporale dell’evento, anche buona parte di marzo. Ricordiamoci anche che la Natura comunque fa il suo corso e siamo già in una fase della stagione in cui per l’emisfero si sta esaurendo l’inerzia del minimo di energia termica ricevuta e sta iniziando il guadagno. Anche questo fattore non gioca a favore (sfavore?) di eventi memorabili ;-).

Tuttavia, ho iniziato con un disclaimer e finisco con un altro: La latitudine alla quale scorrerà l’aria fredda, dipenderà dall’estensione dell’anticiclone che si formerà alle alte latitudini, e non è escluso che questo in un evento piuttosto lungo non possa essere soggetto a contrazione o espansione, favorendo (sfavorendo?) incursioni di aria più fredda (ma più secca) anche un po’ più a sud. Ma, come si diceva all’inizio, questa non è una previsione, che lascio invece volentieri al tempo che passa, semplicemente, non è.

Stay warm

Ultima modifica di marvel il Mar 06 Feb, 2018 21:37, modificato 1 volta in totale
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