Mentre i primi segnali di coinvolgimento troposferico cominciano a giungerci dai modelli, proprio nei tempi ipotizzati, ccontinuano, intanto ad arrivare conferme su quello che sta accadendo ai piani superiori e su come evolverà il fenomeno nei prossimi giorni.
C'è da ribadire che il fenomeno è di portata storica, almeno per ora a livello stratosferico, ed è ormai confermato dalla realtà delle cose!
Non è più una previsione ma il riscaldamento, di proporzioni imponenti, è ormai un fatto strumentalmente rilevato!
Dagli aggiornamenti ECMWF si nota ancora quella lentezza relativa nella propagazione dell'antizonale in troposfera.
Il cosiddetto coupling (accoppiamento) tra stratosfera e troposfera ci sarà ma, almeno inizialmente non è previsto essere di intensità particolarmente forte.
Se vogliamo andare a tradurre la questione in termini troposferici possiamo infatti notare come, in mancanza di un ponte tra azzorre e aleutine attraverso l'Oceano Artico, non avvenga quella accelerazione antizonale che altrimenti avrebbe fatto piombare verso di noi la Siberia in tempi molto rapidi.
Il compito di pompare aria gelida verso ovest, invece, "verrà affidato" ad un
HP Artico Siberiano che tenderà a scivolare verso l'Europa.
Per fare questo l'aria gelida dovrà percorrere una strada continentale un po' più tortuosa e lunga di quella che avrebbe costruito il ponte altopressorio artico.
Tuttavia il risultato potrebbe essere assai simile.
Ultima, ma non ultima, riflessione:
per esperienza so che i modelli a grandi distanze temporali tendono ad affievolire gli effetti antizonali prodotti dai disturbi stratosferici, quindi non escludo che con l'avvicinarsi dell'evento non si possa assistere all'anticipazione degli effetti in territorio europeo.
Ora uno sguardo alle T stratosferiche:
Buona giornata.
Marvel