From the Russian-Ukrainian project ASTROMETRIA on the Russian segment of the International Space Station
Il progetto Astrometria, utilizza dei sensori posti sulla sezione russa della ISS (International Space Station) per analizzare le variazioni di forma e di diametro del Sole, la radiazione totale e la struttura granulare della superficie e le sue dinamiche (ivi comprese le macchie solari).

Variations of the total solar irradiance over the period from 1978 to 2008

Andamento dell'Attuale Ciclo solare (minimo solare)
L'attuale ciclo "anomalo", o meglio dire "imprevisto" con un minimo eccezzionale, fa scaturire delle previsioni quasi allarmanti per il futuro. Infatti la tendenza reiterata al ribasso del numero di macchie solari attese per il presente e per l'immediato futuro fa sempre più propendere per l'ipotesi che ci si possa trovare davanti all'inizio di un prolungata fase di debolezza dell'attività solare.

Proiezioni del prossimo ciclo solare (n24). Il minimo sta durando oltre qualsiasi previsione e le proiezioni sulla natura del prossimo ciclo vengono continuamente corrette al ribasso per quanto riguarda la sua intensità e dutata - (aprire l'immagine per vedere l'animazione delle correzzioni effettuate man mano che il minimo si prolunga)
consideriamo che al momento attuale non si è sicuri nemmeno che sia stato già raggiunto il minimo solare visto che le poche macchie apparse sono alternativamente appartenenti ora al vecchio ciclo 23, ora al nuovo ciclo 24... mentre normalmente le macchie del nuovo dovrebbero gradualmente prevalere su quelle del vecchio, e soprattutto apparire in altra posizione... ciò non si sta verificando.
Le previsioni degli scienziati russi prevedono che il ciclo di irradianza collegato alla variazione di diametro del sole duri 200 anni circa e che ci condurrà ad un minimo intorno all'anno 2042±11.
Tale minimo potrebbe essere molto simile a quello che si ipotizza sia avvenuto tra il 1645 e il 1715 (Minimo di Maunder) che produsse il periodo più rigido della PEG.

(Solid curves) solar activity variations over the period from 1700 to 2008 and (dashed curves) our predictions for the period from 2009 to 2042: (thin curve) 11-year variations, (thick curve) two secular variations
Come noi sappiamo (ma come i media non dicono) in questo ultimo decennio le T hanno smesso di crescere e in questi ultimi anni hanno invertito il trend. Dopo un picco tra il 1998 e il 2005 la T ha iniziato a scendere timidamente.

Previsione dell'andamento delle T globali in base alla teoria russa.
Il pianeta Terra, infatti, ha comunque una forte inerzia termica e il calore accumulato negli oceani tende a stabilizzare le variazioni climatiche dettate dall'attività solare.
Non a caso in questi ultimi anni le rilevazioni satellitari e delle sonde marine, ci comunicano che gli oceani stanno irradiando più calore di quanto ne ricevano, segno di una diminuzione nella sorgente solare.
Con la diminuzione della T dovrebbero diminuire anche le concentrazioni di vapore acqueo nella alta troposfera dove costituisce il principale "gas serra".
La CO2 continua a salire ma, secondo una teoria ora al vaglio delle commissioni scientifiche, la CO2 in atmosfera non si comporterebbe come nei modelli e negli esperimenti in laboratorio, infatti a differenza delle sperimentazioni su piccola scala (laboratotio), la CO2 sembrerebbe assorbire già da ora tutta la radiazione in uscita che sarebbe in grado di assorbire entro pochi metri dal suolo, ossia dalla sorgente.
Infatti una volta che la radiazione solare ha colpito la superficie terrestre (oceani e terreno) viene convertita e riemessa, in gran parte, sotto forma di radiazione infrarossa (ad onda lunga) che la CO2 è bravissima a catturare... talmente brava che già a pochi metri dal suolo completerebbe il suo lavoro assorbendo tutto quello che può assorbire (ossia in una ben determinata lunghezza d'onda)... con un meccanismo di vibrazione molecolare finora sottovalutato, in pratica gli strati superiori di CO2 sarebbero completamente inutili a tale scopo, e il vapore acqueo completerebbe il lavoro assorbendo la radiazione nello spettro a lui congeniale (diverso da quello della CO2)... la radiazione rimanente (oltre a quella trattenuta dagli altri gas serra minori) è quella ceduta allo spazio. In questo modo sarebbe quasi inutile stare a misurare un eventuale raddoppio della CO2 presente in atmosfera, perchè comunque la capacità di assorbimento della CO2 amenterebbe di poco.
Inoltre tale teoria spiegherebbe perchè l'aspettato aumento delle T in media troposfera non ci sia stato, o sia avvenuto in modo molto contenuto. Spiegherebbe pure il fatto che, come i carotaggi glaciali dimostrano, l'aumento di CO2 sia sempre succeduto all'aumento della T (rilascio di CO2 dagli oceani e dalle torbiere in seguito al riscaldamento, ecc).
Purtroppo però i modelli hanno finora quasi ignorato l'attività solare che invece sembrerebbe essere il principale fattore di influenza del riscaldamento o raffreddamento terrestre (come forse era anche logico aspettarsi).
Pensare che invece, di fronte all'attuale minimone imprevisto, la NASA (NOAA) abbia dichiarato che nei prossimi anni ci sarà da aspettarsi una diminuzione di qualche decimo di grado delle T globali (no, dico, qualche decimo di grado!!! E l'attuale GW consiste in qualche decimo di grado!!!), anche se il ciclo solare dovesse riprendersi...!!!
Ma non sono gli stessi che dicevano che il fattore solare era ininfluente sulla T del pianeta e che quindi veniva inserito nei modelli praticamente come una costante????


Irradianza degli ultimi cicli solari
La ricerca russo-ucraina sta tenendo sotto osservazione anche il pianeta Marte, infatti gli effetti di riscaldamento subiti dalla Terra sono stati osservati, in maniera anche più incisiva, su Marte (dove l'inerzia termica è davvero ridotta vista l'assenza di oceani e l'atmosfera rarefatta). Questo comportamento viene considerato anche una riprova del fatto che il GW sia un fenomeno pilotato dal Sole e che ha interessato l'intero Sistema Solare.
Se è vero che stiamo andando verso un raffreddamento dipendente dal Sole allora c'è da aspettarsi che Marte ne risenta più rapidamente con un rapido raffreddamento e per questo che è e sarà sempre di più un sorvegliato speciale.
Secondo le previsioni dei russi la diminuzione della T sulla Terra sarà graduale ed inizialmente davvero lenta, proprio per l'inerzia dovuta al sistema terrestre, e per 5-8 anni gli oceani perderanno calore rendendo la diminuzione termica quasi impercettibile. Solo dal 2013-2015 la diminuzione potrà essere più chiara, anche se molto lenta e solo qualche decennio più avanti si inizierà ad avvertire una diminuzione più incisiva.
Anche il minimo del 2042 sarà influenzato dall'inerzia termica, quindi gli effetti del minimo saranno espressi completamente solo dopo altri 15-20 anni, intorno al 2055-2060.
Praticamente noi saremo la generazione del breve "Optimum Tecnologicus" (o forse sarebbe meglio "Optimum Industrialis"?

Poco prima del 2040 dovremmo tornare in media (fate i calcoli su quanti anni avrete... e capirete che sarà il caso di dotarsi di una pala meccanica o di un robot tuttofare per spazzare il marciapiede dalla neve... poi sai che dolori i reumatismi con il freddo... e che dire poi del fatto che dovremo ancora andare a lavorare perchè la pensione non la daranno più nemmeno ai centenari... )


Comunque i nostri figli e nipoti potrebbero vivere una nuova PEG... e a dirla tutta mi dispiace per loro, speriamo solo che, se dovesse avvenire, il progresso, la scienza e la tecnologia (e l'etica politica) siano in grado di garantire cibo, acqua ed energia a tutta l'umanità, perchè la storia dimostra che durante le fasi fredde l'umanità è sempre stata decimata da malattie, fame e guerre.


Scenario of the deep cooling of the climate
(Ribadisco che questo è quello che ipotizzano in questo studio)
Vedi anche
http://www.pmodwrc.ch/pmod.php?topic=tsi/composite/SolarConstant
Vedere anche nella discussione:
SOLE-CLIMA: si va verso il freddo? Una nuova PEG?......